Architettura e presenze delle superfici  


Lo studio dell'architettura contemporanea è fortemente influenzato da un'interazione bidirezionale con le arti plastiche, il cinema e le belle arti. Le tendenze del Dadaismo e del Futurismo, nate con riferimento alle "nuove arti plastiche", hanno avuto un impatto significativo. Il mondo dei raster e dei pixel rappresenta una tappa fondamentale nell'informatica, basata sul rendering grafico con schermate bitmap che aprono nuove prospettive visive. Inizialmente, i terminali dell'era DOS avevano schermi lineari e non adottavano il principio "what you see is what you get" su cui si fonda la computer grafica.

Anche nell'architettura contemporanea, la relazione visiva è di fondamentale importanza, specialmente nella facciata, che non è più solo una parete ma partecipa attivamente al mondo rasterizzato. Ad esempio, la torre dell'acqua di Barcellona e la ristrutturazione del mercato di Santa Caterina a Barcellona di Miralles e Tagliabue mostrano facciate simili a schermi pixelati, ispirati ai colori del mercato.

L'elettronica comincia ad essere integrata nelle strutture architettoniche, come nel progetto dello stadio del Bayern Monaco di Herzog & de Meuron, dove luci LED interconnesse formano una "pelle" superficiale interattiva. Materiali come l'Efte, un polimero plastico con eccellenti proprietà termiche ed elastiche, vengono utilizzati per proiezioni.

Un esempio significativo della rasterizzazione delle superfici è la facciata dell'IMA di Parigi di Jean Nouvel, dove gli elementi sono disposti per creare un tema orientale.

Toyo Ito ha giocato un ruolo fondamentale nell'integrazione delle tecnologie informatiche in architettura. Progetti come il Sendai Mediatheque del 2001 dimostrano la sua capacità di ibridare storie specifiche con mezzi tecnologici, segnando un punto di svolta nell'approccio architettonico contemporaneo