Strumento cognitivi e strumenti operativi  


In passato, l'architettura si fondava sui principi della Triade Vitruviana.

UTILITAS: Indicava la funzione che un'opera architettonica doveva svolgere.

FIRMITAS: Si riferiva all'aspetto strutturale e costruttivo dell'opera.

VENUSTAS: Rappresentava la bellezza ed l'eleganza dell'opera.

Nell'epoca moderna, tuttavia, questi tre principi non sono più sufficienti per definire l'architettura. Nel corso dei secoli, infatti, l'architettura è cambiata e si è ampliata nei suoi molteplici aspetti.

Uno degli aspetti cruciali da considerare è il paesaggio e la sua trasformazione nel corso del tempo. Possiamo analizzare il paesaggio secondo due canoni distinti: il dato, ovvero l'ambiente fisico (il mondo), e l'interpretazione del dato, ovvero il paesaggio stesso. Così, possiamo definire il paesaggio come una rappresentazione estetica, condivisa culturalmente e in costante evoluzione, di una parte del mondo.

Partendo da questa definizione, possiamo osservare come la rappresentazione del paesaggio sia cambiata nel corso del tempo. Ad esempio, dai dipinti come "Effetti del Buon Governo in città" (1338-1340), che mostravano una rappresentazione legata al processo di antropizzazione dell'uomo.

Nelle epoche industriale e moderna, invece, assistiamo a un completo stravolgimento del linguaggio rappresentativo, con riferimenti ad artisti moderni come Paul Klee e Piet Mondrian. Queste rappresentazioni paesaggistiche abbracciano una visione più schematica, geometrica ed orizzontale.