DAL MONASTERO ALL'ORTO SCOLASTICO....

A partire da dicembre 2022  la classe 1^E ha iniziato una collaborazione con l'Abbazia di Chiaravalle per conoscere la storia  e la funzione degli orti conclusi nei monasteri medievali: l'attività esperienziale ha sollecitato i ragazzi nel distinguere  le qualità erboristiche delle piante aromatiche e l'uso delle piante tintorie nella realizzazione delle miniature.


Lo scopo principale è  stato quello di approfondire la conoscenza erboristica, in primo luogo scientifica, agronomica e botanica,  ma anche attivando la sfera emozionale e  creativa  di ciascuno nell'ideazione di miti di metamorfosi legati alle piante stesse.


Nel 2023-24 il progetto  ha  avuto un'evoluzione artistica e creativa grazie alla collaborazione con il Liceo Caravaggio Dip.to Arti Figurative e Plastiche e la collega prof.ssa Zingali. 


Nell'ambito del PTCO le studentesse del Liceo hanno seguito in un peer tutoring gli alunni della classe  2 E (e delle classi  1 D, 1E, 1 F) per creare delle forme vegetali, animali, astratte di ceramica da posizionare nell'orto in un percorso di  land art.



Fase 1, Visita all'abbazia di Chiaravalle e laboratori erboristici

Gli orti abbaziali, oltre a essere un importante luogo di recupero e valorizzazione della memoria identitaria, sono luoghi privilegiati per conoscere e sperimentare la varietà e le specie delle piante presenti e luoghi ove si testimonia una protezione della biodiversità ante litteram. 

Il precetto dell’autosufficienza prescritto dalla Regola di San Benedetto elaborava il valore dell’autoproduzione, all’ordine del giorno anche nella nostra contemporaneità. Nei monasteri era sempre presente un orto con molteplici funzioni legate alla vita e agli usi della comunità ivi presente: venivano infatti coltivate piante per l’alimentazione, piante officinali per la cura delle malattie.

I laboratori esperienziali sulle aromatiche e sulle tintorie hanno reso i ragazzi competenti di alcune delle loro proprietà.

Fase 2,  La conoscenza e la gestione del nostro orto scolastico

Il progetto ha posto tra i suoi obiettivi quello di sviluppare momenti in cui si possano non solo vivere esperienze a contatto con l’ambiente che portino al rispetto di sé, dell’altro, alla conoscenza e alla cura del patrimonio ambientale e culturale, ma soprattutto quella di elaborare azioni che portino i ragazzi ad essere protagonisti di un cambiamento possibile negli stili di vita, nella cura e nell’attenzione verso se stessi, gli altri e l’ambiente in cui vivono. 

Conoscere i tempi, i modi  e le necessità del mantenimento dell'orto scolastico è stato il primo passo in questa direzione.


Fase 3, Scoperta delle foglie e dei fiori per il riconoscimento delle piante dell'orto 

Spiegazione sulle caratteristiche e le diverse tipologie delle foglie e dei fiori. In questa fase

la docente di Scienze ha fornito schede che illustravano le forme e varietà che potevano

assumere i fiori e le foglie.

L'osservazione si è spostata dall'aula al cortile e infine nell'orto.


Fase 4,  Catalogazione  delle piante

Attività per gruppi, con catalogazione delle varie specie di piante che si trovano nell’orto usando l'app https://identify.plantnet.org/it


All’interno dei vari gruppi di lavoro, ogni ragazzo ha scelto una pianta e usato sia i dati ricavati dall’app, sia informazioni cercate online, per compilare una scheda che contenesse questi aspetti:




Fase 5, Creazione di un avatar-guida alla scoperta delle piante

Stesura di un breve testo sulla propria pianta, a partire dalle informazioni raccolte.

Con l’uso dell’app online Voki ciascun studente ha creato un proprio personaggio virtuale (avatar), che spiegasse le caratteristiche della pianta che aveva scelto. 

Ad ogni avatar è stato abbinato un codice QR che permettesse di attivarlo.

Questi codici sono stati stampati e appesi alla staccionata per essere visualizzati dai visitatori.

Fase 6, Scrittura creativa ispirata ai miti di metamorfosi ed eziologici

Gli alunni, divisi in gruppi,  hanno scelto due delle piante assegnate su cui inventare dei miti.

- Il primo doveva essere un mito di metamorfosi, che spiegava l’origine della pianta, collegandola ad una trasformazione.

- Il secondo mito invece era eziologico, cioè illustrava la ragione per cui un vegetale aveva una certa caratteristica che appariva particolare, importante o curiosa.


Per il lavoro di scrittura creativa si sono usate le carte di Propp, memory fantastici, carte contesto immaginario.

Per la rappresentazione visuale è stata usata l'app Adobe Spark Video.


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