Regolamento interno
L’oratorio Carlo Acutis, aderisce all’A.N.S.P.I. (Associazione Nazionale San Paolo Italia) perché ne condivide lo spirito e gli scopi espressamente pastorali. L'oratorio è espressione della comunità cristiana. E’ luogo di accoglienza e di incontro gioioso aperto a tutti. Offre spazi e momenti utili per la crescita della personalità cristiana. Requisiti per la partecipazione sono la disponibilità, almeno implicita, ad un cammino di crescita e la volontà di costruire insieme e non soltanto di adoperare in maniera anonima impianti e attrezzature". Per questo motivo ti chiediamo di far tuoi alcuni atteggiamenti e di attuare le seguenti indicazioni. Chi frequenta l'Oratorio si impegna:
1. Ad accogliere ogni persona fraternamente e rispettosamente, a partire da chi è più debole:
vivendo in modo corretto l'amicizia e l'affettività.
assumendo taluni comportamenti, che tengano conto della sensibilità di quanti frequentano l'Oratorio.
usando un linguaggio corretto e appropriato.
2. A rispettare gli ambienti dell'Oratorio:
lasciando in ordine le aule e gli altri ambienti dopo l'uso.
riponendo le carte negli appositi cestini.
parcheggiando con ordine auto, bici e moto, lasciando libere le vie d'accesso.
esponendo eventuali avvisi, comunicazioni esclusivamente negli appositi spazi e dopo aver avvisato la direzione.
3. A rispettare la programmazione e le modalità stabilite per il corretto utilizzo dell'Oratorio, tenendo presente che:
per l'utilizzo delle aule ci si rivolge all'incaricato che provvederà a metterle a disposizione di chi le richiede, rispettando le norme stabilite nell'apposito regolamento.
l'uso delle aule e delle altre attrezzature può essere concesso sempre secondo le indicazioni del Consiglio dell'Oratorio anche a persone, enti o gruppi che ne chiedano la disponibilità saltuaria o periodica, a condizione che le finalità di utilizzo siano compatibili con le finalità istituzionali dell'oratorio.
la sala giochi e i campi da gioco esterni sono utilizzabili durante l'orario di apertura dell'Oratorio, e comunque soltanto quando è presente almeno un animatore.
il bar è aperto nell'orario stabilito e solo se è presente una persona incaricata, alla quale vengono fatte con educazione le ordinazioni.
4. L'orario di apertura verrà stabilito dal Consiglio direttivo e sarà esposto negli appositi spazi.
5. L'inosservanza del presente regolamento farà sì che il Consiglio direttivo prenda, di volta in volta, decisioni in merito alla responsabilità della singola persona e alle forme di risarcimento degli eventuali danni.
6 L’Oratorio non è vincolato da nessun confine parrocchiale, ma si inserisce attraverso l’impegno individuale dei suoi associati nelle strutture ecclesiali e civili esistenti sul territorio.
7 Ogni nuovo componente è degno di estremo rispetto, per cui tutti possono fare proposte di attività e di iniziative che favoriscano gli scopi e gli ideali preposti nello statuto, tali proposte, verranno discusse dal Consiglio direttivo e messe ai voti per la loro attuazione.
8 L’Oratorio si autofinanzia mediante una quota fissa annua il cui valore è stabilito dal Consiglio Direttivo, da finanziamenti, elargizioni e contributi da parte di Enti pubblici e privati, da persone fisiche, o mediante raccolte periodiche e attività promosse dai Soci.
9 La conservazione e l’uso delle cose e dei locali, come il buon andamento dell’Oratorio, sono affidati al senso di responsabilità dei soci che non dovranno servirsene male o abusarne altrimenti ci sarà rivalsa economica su chi volutamente commette degli abusi e dei danni.
10 Per libera scelta, chiunque può diventare “SOCIO”, a condizione che accetti lo statuto e il regolamento dell’ORATORIO.
11 La “SEDE” dell’ORATORIO non deve essere considerata un “RITROVO”, luogo di appuntamenti o parcheggio per pigri e oziosi!!!!!
12 Il “CONSIGLIO DIRETTIVO”, accertata la mancanza del rispetto delle regole sopradescritte, ha il potere di decretare in qualsiasi momento l’esclusione da “SOCIO”.
13 Per tutte le controversie non espressamente indicate nel presente regolamento, fa fede lo statuto e il Codice Civile.
14 Per la modifica dello statuto occorre l’unanimità degli aventi diritto al voto dell’assemblea, per la modifica del regolamento interno occorre la maggioranza più uno degli aventi diritto al voto.