I QUARTIERI PENDINO E SAN LORENZO DI NAPOLI. UN ITINERARIO DA PIAZZA MERCATO A VIA DUOMO, 10 COSE DA VEDERE

Borgo Orefici

Pendino e San Lorenzo sono i due quartieri di Napoli dove si addensano cruciali episodi storici della città e i suoi tesori artistici. L’itinerario qui proposto parte da Piazza Mercato per arrivare in Via Duomo che congiunge i due quartieri. Il Quartiere Pendino assieme al porto costituisce il “fronte basso” della città e in epoca greca era compreso nelle mura. Molti degli avvenimenti storici determinanti per le sorti della città passano per questo quartiere. Basti pensare a Piazza Mercato dove avvenne la decapitazione di Corradino di Svevia, la rivolta di Masaniello e l’impiccagione dei rivoluzionari della repubblica napoletana. Lasciando Piazza Mercato e dirigendoci verso la parte bassa di via Duomo troviamo un primo gioiello storico artistico del nostro percorso, la chiesa gotica di Sant’Eligio.

Chiesa di Sant'Eligio

1) La chiesa di Sant’Eligio è la chiesa angioina più antica di Napoli. È stata restaurata laboriosamente dopo numerosi rifacimenti e i danni provocati dai bombardamenti del 1943. Da piazza Mercato la si riconosce facilmente per la presenza dell’arco dell’orologio che in origine congiungeva un ospedale alla chiesa.

2) Poco oltre ci addentriamo nel Borgo Orefici, dove si perpetua una delle attività artigianali distintive del quartiere Pendino: l'oreficeria, rinomata dalle stagioni angioina e aragonese.

Salendo dalla parte bassa di Via Duomo si incrocia Piazza Nicola Amore, dove una volta sorgeva piazza della Sellaria. La piazza ricorda nel nome l’attività delle fucine di fabbri che producevano selle e finimenti per cavalli. Oggi per i lavori della linea 1 della metro, la stessa piazza che fu cancellata dal risanamento, restituisce un altro pezzo di storia: i resti del Gymnasium. La fermata Duomo della linea 1 di prossima apertura si candida per essere una delle stazioni più belle della città. Il percorso all’interno della stazione permetterà di ammirare il tempio dei giochi isolimpici voluti da Augusto. Superata Piazza Nicola Amore si incontra la parte alta di via Duomo, una delle strade più importanti del centro di Napoli e che custodisce innumerevoli tesori.

Museo Filangieri

3) Il Complesso Monumentale di San Severo al Pendino presenta un interno con pianta a croce greca con sole due cappelle, ed è impreziosita delle decorazioni settecentesche che s'innestano alla struttura tardocinquecentesca. La chiesa attualmente viene utilizzata per eventi ed esposizioni temporanee.

4) Subito dopo c’è il quattrocentesco Palazzo Como noto all'epoca come “il palazzo che cammina” per l'arretramento della facciata di 20 metri per consentire l'allargamento di via Duomo. Il Museo civico Filangieri nacque nel 1888 con lo scopo di valorizzare il palazzo e la sua enorme collezione.

Chiostro San Lorenzo Maggiore

Il quartiere San Lorenzo comincia poco dopo, esso si estende per quasi tutto il perimetro della città antica, dal largo delle Pigne (piazza Cavour) a san Biagio dei Librai, al Duomo e Donna Regina fino al Castel Capuano. Prende il nome dal monastero francescano di San Lorenzo Maggiore, dove fino al ‘500, era ubicato il tribunale e, in una sala del complesso, si riuniva il “parlamento” napoletano: i rappresentanti dei Sedili (i seggi nobiliari) e l’Eletto del Popolo, il governo municipale del tempo. Innumerevoli sono le chiese e i palazzi nobiliari all’interno del Quartiere San Lorenzo, ma per brevità e per attenerci al nostro percorso ci soffermeremo intorno all’area del Duomo.

5) la Cattedrale, dedicata alla Madonna Assunta e costruita per volere di Carlo d’Angiò alla fine del XIII secolo, sorge in un’area già occupata dalle più antiche basiliche della Stefania e di Santa Restituta. La stratificazione storica della chiesa abbraccia 8 secoli di storia dell’arte e lega le sue vicende a quelle del suo santo patrono.

6) La Cappella del Tesoro di San Gennaro, custodisce, insieme ai manufatti e agli arredi preziosi del Museo, le reliquie del santo e l’ampolla che rinnova gli auspici del miracolo dello scioglimento del sangue.

Museo Madre

7) Alle spalle della Cattedrale, su via Tribunali, c'è l’edificio/museo e chiesa del Pio Monte della Misericordia, appendice seicentesca dell’omonima istituzione assistenziale e caritatevole. Sull’altare maggiore, al centro di una raccolta di dipinti pregevoli, le "Sette Opere di Misericordia" di Caravaggio.

8) Poco più avanti troviamo Palazzo Ricca che custodisce i documenti dei banchi pubblici napoletani e vanta il primato di essere l'archivio bancario più grande del mondo. All’interno del palazzo è allestito il museo multimediale de “Il Cartastorie” che permette di scoprire tantissime curiosità sulla storia della città.

9) Poco oltre il Duomo, troviamo Largo Donnaregina che prende il nome dalle chiese di Donnaregina Nuova, ora sede Museo Diocesano – oltre trecento testimonianze, tra tele, marmi, oggetti d’arte sacra – e Donnaregina Vecchia, fondata dai sovrani angioini, e sede della scuola di specializzazione in restauro.

10) Concludiamo il nostro percorso in via Settembrini, dove sorge il primo museo di arte contemporanea ubicato in un centro storico cittadino: il Madre. Allestito nell’ottocentesco palazzo Donnaregina, ospita opere di artisti nazionali e internazionali.

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