Il progetto

MUSEO PER TUTTI

Un progetto per trasformare un piccolo museo in un laboratorio di relazioni tra scuola e patrimonio culturale con il concorso nazionale MIUR

Giovanna Bozzi, Segretaria nazionale ANISA, I.I.S.S. ‘Marzolla Simone Durano’ - Liceo Artistico ‘E. Simone’ di Brindisi

Il mio intervento si propone di illustrare i contenuti e le modalità previste per la realizzazione del progetto “Museo per tutti” sviluppato dal Liceo Artistico “E. Simone” (parte dell’IISS “Marzolla Simone Durano” di Brindisi) e finanziato dal MIUR nell’ambito del Concorso nazionale 'Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale o nelle istituzioni culturali e scientifiche'. Il progetto, approvato nel gennaio del 2016, è finalizzato alla realizzazione di un’area riservata alle attività didattiche e laboratori multimediali per tutti i tipi di pubblico all’interno della Collezione Archeologica Faldetta ospitata nella palazzina del Belvedere sul lungomare di Brindisi. La chiusura del progetto è prevista per la fine del giugno 2016. Sono partner del progetto gli Istituti comprensivi di San Pancrazio Salentino e l’I.C. “Casale” di Brindisi. Contribuiscono all’implementazione l’Università del Salento, l’ANISA e l’Associazione AB2 Luoghi di educazione all’Arte.

Nello specifico la nostra proposta al MIUR è nata da una duplice necessità. Innanzi tutto rafforzare e rendere duraturo il legame tra la scuola e una Collezione di straordinaria rilevanza artistica e storica ma poco nota, custodita in un contesto ambientale affascinante e ricco di storia. La Collezione infatti è esposta nella palazzina del Belvedere sulla Scalinata Virgilio, sul lungomare della città di Brindisi. L'edificio è frutto di una progettazione che nasce agli inizi del XX secolo e giunge a conclusione negli anni Trenta in un progetto per la sistemazione complessiva della scalinata di accesso alle Colonne Romane (simbolo della città) e alla casa in cui morì, nel 19 a.C., il poeta Virgilio. Inoltre, vogliamo intervenire in modo innovativo in un territorio in cui manca, da parte dei musei pubblici e dei centri espositivi, una strategia per la fruizione dei beni culturali, e richiedere agli attori politici locali e regionali una diversa e maggiore attenzione al Patrimonio e al ruolo della scuola per la sua valorizzazione.

I metodi

Il progetto si propone di sviluppare la fruizione consapevole e il senso di appartenenza della comunità cittadina del patrimonio culturale attraverso la partecipazione. I laboratori didattici, con la strumentazione richiesta nel bando e con quanto già in possesso del Museo, saranno la base sia strumentale sia fisica per la realizzazione delle attività. Il metodo adottato, che investe sulla qualità della relazione tra i partecipanti, la pratica del walkscape, la sperimentazione di tecnologie digitali di facile accesso saranno al centro di un processo che consentirà agli studenti, ai docenti e ai diversi pubblici di implementare il laboratorio stesso. Il progetto sviluppa l’attenzione alle esigenze dei diversi tipi di utenza e alla fruibilità dei contenuti. Gli interventi sono infatti destinati alla generazione del nuovo millennio, spesso assente dai luoghi della cultura e dai musei, e in particolare degli studenti delle scuole del primo e del secondo ciclo, alle loro famiglie, alla comunità brindisina.


Obiettivi e finalità

Il nostro obiettivo è realizzare un museo che si trasforma in un luogo accogliente, aperto, fruibile anche senza l’intervento diretto degli operatori museali. Un luogo in cui le istituzioni scolastiche possano programmare attività educative, attività di alternanza scuola lavoro e le famiglie possano trascorrere qualche ora durante il fine settimana e dove gli adolescenti si sentano a casa propria. Un museo che diventi il punto di partenza per l’esplorazione della città in modo attivo, intelligente e partecipato, all’interno del contesto storico che ha generato la Collezione e nel quale è collocato il palazzo che la ospita. Per la posizione nella quali si colloca, il Museo Collezione Faldetta si configura quindi come il luogo ideale per maturare la consapevolezza del presente, nelle sue criticità e opportunità: il Lungomare di Brindisi, recentemente rinnovato con i progetti Rigenerazione Urbana, con le emergenze architettoniche e testimonianze storiche dall’età messapica fino agli insediamenti industriali del XX sec.