Last East Sicily Motoraduno Itinerante
Il programma
Last East Sicily Motoraduno Itinerante
Il programma
Gli orari e le attività previste potranno subire variazioni in funzione di cause di forza maggiore non derivanti dalla volontà e dalla disponibilità dell'organizzazione. Tali eventuali variazioni saranno comunicate in maniera tempestiva ai partecipanti.
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La Stazione Radioastronomica di Noto è una stazione osservativa gestita dall'INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica). Situata a circa 15 Km da Noto(SR), rinomata capitale del Barocco e patrimonio mondiale dell'umanità, essa ospita un radiotelescopio(antenna parabolica) con superficie attiva, da 32 metri di diametro.
Presso i suoi laboratori, un team di astronomi e tecnici si occupa della progettazione e dello sviluppo di tutti gli aspetti riguardanti gli strumenti osservativi. Gli ambiti di ricerca coinvolgono meccanica strutturale, tecnologie a radiofrequenza, sistemi digitali e software di gestione degli strumenti.
Esiste una seconda parabola, identica a quella di Noto, situata a Medicina (BO). Una terza antenna, di 64 metri, presso la località San Basilio (Cagliari) è stata inaugurata nel 2013.
Visita il sito >>> https://www.noto.ira.inaf.it/index.html
Siamo nella campagna a sud di Noto, nella terra calcarea del punto più meridionale della Sicilia, in una zona chiamata Buonivini, e da quattro generazioni ascoltiamo e lavoriamo questa terra. In queste piante, in queste zolle, c'è lo spirito dei nostri antenati, l'amore della nostra famiglia, l'orgoglio ostinato di un legame profondo, la visione di un mondo dignitoso, un antico senso del dovere e della parola data, una profonda gratitudine verso chi ci ha fatto questo dono.
Su questa collina è nata Tenuta La Favola, una realtà che viene da questo mondo, che rispetta la biodiversità, che utilizza energie rinnovabili e che è orgogliosa di avere la certificazione biologica italiana e svizzera fin dalla sua nascita nel 2002.
La parte principale della tenuta si estende per circa 9 ettari. Altri 3 ettari si trovano a circa 300 metri di distanza e altri 3 ettari sono vicini al mare e alle paludi. In totale ci sono circa 19 ettari, di cui 12 di vigneto, 5 di uliveto e il resto di fabbricati agricoli, muretti a secco e aree di compensazione ecologica.
Prima della vendemmia, le uve vengono selezionate sulla pianta. Quando le uve sono mature, vengono prelevati dei campioni per preparare il pied de cuvee. I nostri vini vengono affinati in vasche d'acciaio, vasche di pietra e anfore di grès. Le vasche in pietra (non in cemento) sono state costruite nel 1902. Nel 2005, dopo diversi anni di inutilizzo, le vasche sono state trattate con speciali resine traspiranti e preparate per un nuovo utilizzo. La pietra garantisce un raffreddamento naturale del vino e gli conferisce una piacevole mineralità. Le anfore in grès permettono al vino di invecchiare e maturare, preservando le caratteristiche tipiche del vino senza contaminazioni olfattive.
"Crediamo che l'agricoltura e il vino siano cultura, storia, speranza, pazienza, in una parola, che la vite sia vita."
Visita il sito >>> https://www.tenutalafavola.it
Il cuore pulsante della storia batte in questo piccolo centro della Val di Noto ricostruito dopo il terremoto del 1693 che fece tabula rasa di gran parte della Sicilia orientale. E’ così che questa parte dell’isola, ricostruita nelle esuberanti forme del barocco, è diventata un atlante di architetture talmente prezioso da meritare il titolo Unesco di «Patrimonio dell’Umanità». In più, Ferla ha nel sottosuolo e nelle grotte tutto un rigoglio di pre-esistenze arcaiche e complessi rupestri che vanno dai greci alle prime comunità cristiane, dai bizantini ai longobardi e ai normanni passando forse per gli arabi. Da tale aggrovigliato sistema di abitazioni-grotta, vicoli e stradine, è nato il borgo normanno poi distrutto dal sisma. Oggi, nell’impianto urbanistico a forma di croce della ricostruzione settecentesca, risplendono soprattutto le chiese, una più bella dell’altra, poste su un percorso, la “via sacra”, che è un ininterrotto scenario barocco.
Ferla appartiene al Club ANCI denominato “I borghi più belli d’Italia”
Visita il sito >>> https://www.comune.ferla.sr.it/vivere-il-comune/territorio/storia-e-luoghi/
La Valle dell’Anapo è nota soprattutto per le rilevanti e numerose testimonianze archeologiche ivi esistenti e ricollegabili alla civiltà di Pantalica. Gli storici attestano la nascita di Pantalica in epoche assai remote, precisamente intorno alla prima metà del XIII secolo a.C.. A questo periodo, infatti, risale la prima ondata di fuga dalle coste verso l’interno delle popolazioni della Sicilia Orientale che abbandonarono le località costiere per insediarsi sulle alture più impervie e accidentate, in posizione di difficile accesso, dando vita a pochi grandi centri. Fra questi, Pantalica che è sorto su uno sperone di montagna quasi completamente isolato dagli antistanti altipiani grazie alle profonde gole scavate dalle acque del fiume Anapo e dei torrenti Sperone e Calcinara.
Visita il sito >>> https://www.riserve-vendicari-cavagrande-pantalica.it/riserva-naturale-pantalica-valle-dellanapo-e-torrente-cavagrande/
La grande villa di età romana tardo imperiale, sulla sponda destra del fiume Tellaro nel comune di Noto, scoperta agli inizi degli anni ’70 del secolo scorso a seguito di scavi clan-destini, si estendeva al di sotto di una masseria di età sette-ottocentesca.
Il corpo centrale è organizzato intorno a un peristilio, circondato da vani abitativi, di cui si conservano soltanto quelli dei lati nord e sud.
Tutti gli ambienti erano ornati di mosaici pavimentali, tra i quali si distinguono, per complessità compositiva e valori pittorici, la rappresentazione della scena del riscatto del corpo di Ettore e le scene di caccia, disposte intorno ad una figura femminile seduta, forse la personificazione dell’Africa. I mosaici, datati alla metà circa del IV sec. d.C., trovano i più immediati confronti in quelli di Piazza Armerina e di alcuni centri dell’Africa Proconsolare e sono probabilmente opera di maestranze di gusto artistico africano, con componenti figurative romane.
Visita il sito >>> https://parchiarcheologici.regione.sicilia.it/siracusa-eloro-villa-tellaro-akrai/siti-archeologici/villa-del-tellaro/