Assolutamente no!
Il massaggiatore non è un operatore sanitario e pertanto non eroga alcuna prestazione sanitaria. Le tecniche a disposizione di un massaggiatore qualificato sono tante ma volgono tutte al riequilibrio energetico e al raggiungimento del benessere psico-fisico in cui rientrano, tra gli altri, tutti i trattamenti che hanno un risvolto anche dal punto di vista della riduzione degli inestetismi –
Non c’è una regola. Ognuno è libero di fare ciò che lo fa sentire maggiormente a suo agio. Ci sono persone che preferiscono essere completamente nude, altre che indossano lo slip monouso fornito solitamente dal massaggiatore, altre ancora che preferiscono tenere la propria biancheria o indossare un bikini. Uno dei fattori è anche costituito dal tipo di massaggio che si sta per ricevere. Se si tratta di un parziale è sufficiente lasciare scoperta la zona che verrà trattata; se è un massaggio in cui si fa abbondante uso di olio (come ad esempio l’Hawaiano Lomi Lomi Nui) è consigliabile quantomeno utilizzare lo slip monouso; se è un massaggio come, ad esempio, lo shiatsu, allora non c’è alcun bisogno di spogliarsi ma lo si può ricevere con i propri abiti, purché comodi.
Assolutamente sì, soprattutto se non ci si sente a proprio agio a causa della pressione utilizzata nelle manovre, la velocità con cui il massaggiatore le esegue, la temperatura della stanza, il volume della musica, l’illuminazione o comunque qualunque altro fattore che non permetta di rilassarsi.
E’ altrettanto normale sentire l’esigenza di fare domande relative al massaggio che si sta ricevendo o di aggiungere qualcosa che è stato tralasciato nel corso della consultazione iniziale, altrimenti è bene concentrarsi sul respiro e godersi in silenzio il relax.
Inoltre, va considerato che ci sono alcune tipologie di massaggio, come ad esempio il massaggio decontratturante, in cui il dialogo è parte integrante del massaggio stesso.
Capita di frequente che ci si intimidisca a causa di una preoccupazione riguardante una parte del corpo. Le più comuni sono:
– sovrappeso;
– eccessiva crescita dei peli;
– acne sul viso o sulla schiena;
– piedi brutti;
– cicatrici.
La timidezza non dovrebbe mai essere di ostacolo nel ricevere un massaggio. Anzi, più si resta con il pensiero a quella specifica parte del corpo e al disagio che si può provare nel mostrarla, meno si avvertiranno i benefici del massaggio, soprattutto in caso di massaggi rilassanti.
Come sempre, se ci si vergogna di una certa parte del proprio corpo, è bene parlarne con il massaggiatore chiedendo di evitare la zona o di tenerla coperta.
La scelta dell’operatore è importante anche e proprio per questo: è bene scegliere chi ispira fiducia e con il quale ci si sente a proprio agio, affidandosi a lui e sapendo di essere in mani sicure.
Chiunque sia in buona salute può sottoporsi a un massaggio rilassante; tuttavia, è preferibile evitare in caso di specifiche patologie come:
– infezioni cutanee (batteriche, virali o fungine) in corso;
– presenza di ferite aperte, ferite non guarite completamente, ustioni o lesioni cutanee di qualsivoglia tipo;
– febbre e infezioni sistemiche in corso (ad esempio, stati influenzali);
– insufficienza cardiaca con edemi degli arti inferiori e/o presenza di patologie cardiovascolari di qualsiasi tipo;
– presenza di stati infiammatori;
– presenza di fratture;
– in gravidanza (le future madri devono chiedere consiglio al proprio medico prima di sottoporsi a massaggi di qualunque tipo);
– malattie contagiose;
– morbo di Parkinson;
– calcoli.
L’elenco non è esaustivo e si consiglia di fare sempre riferimento al medico in caso di dubbi.
Questa è una scelta del tutto personale; se si è in cerca di un momento di relax occasionale, si ricorrerà al massaggio ogni volta che se ne sente la necessità (anche tutti i giorni nel caso, ad esempio, di massaggio classico Svedese rilassante) ma se si hanno delle problematiche o si sta affrontando un periodo di intenso stress o altra condizione si può valutare un percorso personalizzato con il massaggiatore in modo da svolgere un’azione costante intervallata da giusti spazi con trattamenti più frequenti.
L’effetto riportato dalla maggior parte delle persone è di sentirsi particolarmente rilassati; spesso si avverte un sollievo dai dolori e c’è anche chi riferisce di essersi sentito più energico e con una particolare voglia di fare che dura per diversi giorni.
Se si riceve un massaggio profondo è possibile avvertire un leggero indolenzimento il giorno successivo, come succede dopo un allenamento intenso in palestra, ma è in genere quella sensazione di fastidio che in qualche modo risulta piacevole e appagante.
Dopo aver ricevuto un massaggio, l’ideale sarebbe mantenersi idratati e magari concedersi un bel bagno caldo.
Il bagno con acqua calda è consigliabile qualora vengano utilizzati oli essenziali nell’olio vettore per velocizzare la circolazione degli stessi e amplificare gli effetti benefici e positivi del massaggio.
Questo è uno dei motivi per cui alcuni uomini preferiscono addirittura non ricevere massaggi. Il pensiero di poter avere un’erezione li porta a non essere in grado di rilassarsi come dovrebbero.
Tuttavia, non c’è alcuna ragione per cui si debba provare imbarazzo; un lieve tocco in qualsiasi area del corpo può attivare il sistema nervoso parasimpatico e causare un’erezione parziale o totale, il che la rende una manifestazione del tutto normale e fisiologica. L’operatore (uomo o donna che sia) è un professionista e come tale non dà alcun peso a fenomeni naturali del tutto possibili.
Se il ricevente ha tanti pensieri che affollano la sua mente farà sicuramente più fatica a rilassarsi. In questi casi è utile distogliere il pensiero, provando a concentrarsi sulle mani del massaggiatore, sui movimenti che vengono eseguiti, sugli effetti che si avvertono. Ci si può concentrare anche sul proprio respiro o sulla musica di sottofondo. E’ importante fidarsi del massaggiatore e affidarsi a lui cercando di essere più ricettivi possibili e aperti a vivere l’esperienza del massaggio nella sua totalità.
Può capitare, durante il massaggio, di addormentarsi e, soprattutto se si è a faccia in giù, è facile anche perdere saliva. Anche in questo caso non c’è nulla di cui vergognarsi.
Il massaggio ha i suoi maggiori benefici nel tempo. E’ bene fare uno o più cicli di massaggi e non solo uno casuale.
Infatti, gli effetti del massaggio sono “cumulativi”: più volte una persona riceve un massaggio e meglio si sentirà durante e dopo il trattamento. Con l’abitudine, il corpo impara a rispondere più rapidamente alle manovre del massaggiatore, indipendentemente dalla tecnica utilizzata.
Un esempio emblematico è il caso in cui si ricorre ad un massaggio per risolvere un problema specifico (come una tensione muscolare cronica o il recupero da una lesione dei tessuti molli o il drenaggio di liquidi in eccesso). In questi casi, infatti, è necessaria più di una sessione e sarebbe opportuno programmare fin dall’inizio diverse sessioni periodiche.
Semplicemente parlare apertamente con il massaggiatore. Va ricordato, comunque, che si tratta di un falso mito quello che prevede che il massaggio debba per forza fare male per essere efficace. Una buona regola empirica prevede che, su una scala da 1 a 10 in cui con 1 non si sente dolore e 10 è estremamente doloroso, la pressione deve sempre essere inferiore a 7.
Alcuni uomini non si sentono a proprio agio con un massaggiatore maschio; questo può essere causato degli stereotipi della professione o dalla paura di avere un’erezione durante il massaggio.
Anche alcune donne preferiscono un terapeuta donna perché dicono di sentirsi più a loro agio.
Se sono disponibili vari operatori è possibile chiedere di essere soddisfatti in questa richiesta.
Lo stesso identico discorso vale se si preferisce ricevere il massaggio da un uomo.
Di norma, un massaggio non deve risultare doloroso, a meno che non si stia trattando una contrattura o si stiano effettuando volutamente manovre più profonde. Un massaggio rilassante è normalmente piuttosto leggero e non dovrebbe procurare dolore ma al massimo una piacevole sensazione di pressione in caso di spinte più profonde.
La sensazione di vero dolore potrebbe essere indicazione di una infiammazione muscolare o di una contrattura e va quindi prontamente segnalata al massaggiatore che saprà come regolarsi.
In caso di massaggio rilassante, il dolore impedirebbe di godersi il momento e apprezzare appieno i benefici del massaggio.
In tipologie di massaggio come il decontratturante o la riflessologia plantare il dolore può manifestarsi e non è detto sia un segnale negativo ma occorre sempre avvisare l’operatore in caso di dolore eccessivo.
Va ricordato che il massaggio ha più efficacia se lavora sempre con la risposta naturale del corpo, mai contro di essa.
La maggior parte delle tecniche rilassanti prevede l’uso di oli da massaggio. Vengono solitamente utilizzati oli ipoallergenici ma in caso di pelle particolarmente sensibile o allergie specifiche è opportuno farlo presente al massaggiatore prima di iniziare la sessione.