Scuola Media Matematica

Partenariato con l' Università degli Studi di Salerno

Seminario progetto "Medie Matematiche"

Presentazione delle attività laboratoriali

Scuola Secondaria Mancini

L'attività sperimentale laboratoriale presentata, dal titolo «Impariamo a Misurare», è partita con la consegna di un compito ben preciso: “misurare le dimensioni di alcuni oggetti presenti nella classe (banchi, cattedra……) ”, per terminare con la redazione di una breve relazione tecnica. Gli alunni divisi in gruppi eterogenei di 4-5 persone hanno iniziato con la pianificazione del progetto operativo per adempiere al compito assegnato.

Il lavoro svolto in cooperative learning, con successiva condivisione collettiva dei risultati ottenuti, ha favorito il coinvolgimento diretto degli allievi, unici attori del proprio apprendimento, nella costruzione, insieme ai compagni, di un modello adeguato a interpretare e rappresentare la situazione, nell’individuazione dei nodi problematici e nella ricerca di strategie risolutive. In questo modo, la condivisione di idee tra pari, ha permesso lo sviluppo della capacità di organizzare il pensiero seguendo un ragionamento logico e, nel contempo, l’acquisizione della capacità di argomentare nonché lo sviluppo delle competenze sociali.

Le attività hanno mirato al consolidamento di concetti appresi, alla costruzione di apprendimenti significativi, all'attivazione delle conoscenze condizionali, ovvero della capacità di capire quando e perché ha senso utilizzare un concetto, applicare una relazione, una proprietà, un procedimento, favorendo così un rapporto positivo con la matematica.

Ciascun gruppo si è dato un nome, ha spiegato le motivazioni della scelta e ha disegnato anche il proprio logo quale elemento distintivo di riconoscimento. Questa fase che ha generato grande entusiasmo ha costituito motivo di forte aggregazione tra i componenti dei singoli gruppi.

In ogni gruppo un alunno ha interpretato il ruolo di “cliente”, gli altri “i sarti” incaricati di prendere le misure, l’altezza, la larghezza fra un’estremità e l’altra delle braccia aperte (fino alla punta dei medi), la lunghezza del braccio dal gomito alla spalla e riportarle su apposita scheda. Nella fase collettiva di verifica del lavoro svolto sono emerse differenze e approssimazioni, per ogni cliente, infatti, si sono ottenute misure diverse. Nella necessità di stabilire una misura “convenzionale” ed unica per ogni gruppo, i ragazzi spontaneamente e rapidamente hanno pensato di risolvere il problema calcolando la media aritmetica delle misure effettuate dai diversi sarti.

Il confronto di ipotesi, di osservazioni e di ricerca ha permesso di affrontare il tema degli errori nella misura in modo coinvolgente e significativo. La successiva tabulazione e sistemazione di quanto emerso ha consentito la costruzione di una lezione gratificante, partecipata e motivante.

Ciascun gruppo ha ricevuto un cartellone sul quale tracciare con il pennarello una linea curva e, con il materiale a disposizione, determinarne la lunghezza, individuando la strategia più adeguata allo scopo. Dopo aver fatto le necessarie azioni o costruzioni grafiche ed essere arrivati a stabilire una misura della linea, il gruppo doveva descrivere, successivamente, il metodo usato.

Nella fase di confronto delle idee gli allievi hanno condiviso le difficoltà incontrate e le strategie adottate per risolvere il problema assegnato. Nel momento della riflessione collettiva in esito ai risultati ottenuti, sono stati presi in considerazione vantaggi e svantaggi di ciascuna strategia e si è giunti alla conclusione condivisa che riducendo la lunghezza dell’unità di misura scelta, la misura diventava più precisa.

L' attività finale dell'UDA ha permesso di affrontare sotto forma di gioco ed in modo del tutto sperimentale il concetto di rettificazione di una circonferenza. Tutti hanno acquisito la consapevolezza che la strategia del ruotino permetteva una corrispondenza punto a punto con la curva perchè era come avere "un listello infinitamente piccolo".

Riflessioni del docente...

Vedere i ragazzi impegnati con la voglia di fare affrontando problemi nuovi senza paura di sbagliare perché confortati e sostenuti dal gruppo, constatare che anche quelli più timidi si sono cimentati con entusiasmo, verificare che, sia pur lentamente, tutti hanno imparato a rispettare le regole stabilite nel rispetto reciproco perché ne hanno interiorizzato l’importanza, è stata un'esperienza entusiasmante ed ha rappresentato anche per noi un momento significativo di crescita professionale.