P O P I N G A
Il gruppo è stato fondato nel 1999 da quattro musicisti accomunati dalla voglia di riproporre la CANZONE D’AUTORE Italiana attraverso una nuova chiave interpretativa,
Si parte così con l’idea di cucire addosso alle canzoni abiti diversi dal solito, che facciano emergere aspetti significativi ma fino a quel momento nascosti.
Il punto di vista è quello di musicisti onnivori, senza pregiudizi, che hanno avuto esperienze nel Rock, nel Jazz, nella Musica Leggera, nella Musica Popolare ed Etnica esibendosi negli ambienti più disparati
( Teatri, Feste all’aperto, Pub, Piazze, Stadi, Osterie ecc. ).
Le canzoni Italiane così cambiano latitudine (……e longitudine ) e può capitare di sentire un De Andrè immerso in una atmosfera Brasiliana, un Guccini da Pub Irlandese, un Tenco perso tra i JazzClub Newyorkesi, uno Zani ( autore Reggiano che scrive anche in dialetto ) quasi Caraibico.
Ne risulta un concerto mai noioso, dai colori cangianti e pieno di sorprese, condito da aneddoti a volte seri, a volte ironici, dove si può ridere o commuoversi, divertirsi o riflettere.
Oltre all’attività concertistica i Popinga si sono dedicati alla composizione e registrazione di alcuni brani originali, che assieme ad una scelta di Covers personalizzate sono contenute nell'album "POPINGA" (2007) registrato in parte in studio e in parte live, durante i numerosi concerti della band.
Nel 2012 esce "BATTAGLIONE ALLEATO", cd prodotto dai Modena City Ramblers che contiene il brano "PARTIGIANO HANS" scritto e interpretato dai Popinga.
Nel 2015 esce "POPINGA IN CONCERTO", cd registrato interamente dal vivo.
Nel 2017 esce la compilation "CORE NOSTRO" che contiene l'inedito dei Popinga "FERMATE IL MONDO"
Il ventennale della formazione della band viene festeggiato con un concerto sold out all'Altro Teatro di Cadelbosco Sopra (RE) a cui partecipano, oltre agli ex collaboratori del gruppo, Francesco Moneti (MCR) e Juan Carlos Flaco Biondini (chitarrista di Francesco Guccini)
THE LET IT BEAT Tributo ai Beatles
LET IT BEAT è un progetto che va oltre la musica, va oltre ogni singola nota diffusa sul palco.
In tredici anni di attività concertistica, dal 2009, si sono susseguite emozioni che possono andare al di là del semplice concerto live. Oltre a Pierpaolo Pancaldi e Massimo De Matteis i fondatori, si sono avvicendati musicisti di ottimo spessore artistico e professionale, uniti dalla voglia di esprimere al meglio un genere musicale, ma soprattutto di spingere alla conoscenza di una Band inglese, che ha rappresentato la miglior evoluzione sociale e di costume al mondo…. i BEATLES
I LET IT BEAT, quindi, non sono solo un “complesso”, come venivano chiamati i gruppi musicali degli anni 60’( il beat come genere insegna): Sono un insieme di persone unite dalla voglia di diffondere il più possibile, il carattere, l’impatto scenico ma soprattutto i capolavori musicali che 4 ragazzi di Liverpool un giorno decisero di scrivere, imprimere e divulgare in tutto il pianeta.
I LET IT BEAT quindi accettano la sfida di rappresentare i Beatles e la loro favolosa esistenza, attraverso concerti live di ottimo e umile spessore, attraverso strumenti vintage che hanno rappresentato il marchio di fabbrica dei “nostri”, ma soprattutto attraverso quelle canzoni che tutti conosciamo, che tutti cantiamo e che almeno una volta nella vita abbiamo anche ballato e suonato.
Lo spettacolo si completa attraverso l’intervento di una attrice che racconterà aneddoti e un po' di storia dei Fab Four.
Sul palco anche 4 figuranti/ballerine che andranno ad integrare lo spettacolo, coinvolgendo il pubblico.
Dal 1963 al 1970 tutti i più grandi successi dei Beatles
2 ore e 20 di spettacolo
30 brani in scaletta
UKULELE RADIO SHOW
Un duo musicale atipico,ironico e irriverente, uno spettacolo sempre pieno di sorprese, un sound che parte dai musicisti di strada di una New Orleans anni ’40 ma si evolve,ingloba,fagocita qualsiasi cosa: dai grandi classici della canzone americana alle sigle di cinema e tv, dai brani inediti ai successi contemporanei. Il tutto viene smontato,mixato,rovinato,riveduto e rimontato per essere proposto in versioni deliranti e a volte irriconoscibili. Dai Metallica a Madonna,da Bud Spencer a Hank Williams a Elvis, nessuno può sottrarsi alla canzonatura.
La strumentazione storica e semplice (ukulele,kazoo,washboard) viene “arricchita” da elementi “poverissimi” (valigie,pentole,coperchi,cucchiai…)
Riccardo Sgavetti – corde,fili e trombette
Massimo de Matteis – pentole valigie e trombette
Nel 2018 esce il loro cd "Musicomico Amaricante"
Nel 2019 esce il loro secondo cd "Filurì Filurà" con brani di loro composizione
Nel 2023 esce il loro terzo cd "Ghego"
VIDEO:https:https://www.youtube.com/playlist?list=PLiL1VofD6ZneBgU178x4nWfiYl5cb0P4h
LINK SPOTIFY:
Musicomico Amaricante https://open.spotify.com/album/78UZ5C4bUXDHwYMaFd4X9F
Filurì Filurà https://open.spotify.com/album/1qAANynH2b6DTQsWORHtoV
Ghego https://open.spotify.com/album/2H6XDTAc9drEHKLWCVzw8N
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ELEMENTOSCENA
Teatro per ragazzi
DESCRIZIONE PROGETTO
Lo spettacolo di “Irpa, la stella luminosa" è tratto dal racconto scritto da Iris Panarese, una bambina (oggi ragazza), alla quale piaceva scrivere storie fantastiche. Il racconto, narra l'avventura di una stella di colore giallo intenso, che un giorno perse questo suo colore brillante, la sua luce! Irpa, quindi, fece un lungo viaggio alla ricerca di questa sua caratteristica ora scomparsa. Il racconto si divideva in tante scene. Incontri con amici animali, con altre stelle color rosso fuoco, viaggi su “ali di vento”, giochi di acqua con le onde del mare. Ma è l'incontro con una luna speciale che diventa fondamentale; le svelerà il segreto per ritrovare la sua luce magica, brillante! Da qui l’idea di creare uno spettacolo.
Irpa, si accorge che il suo mondo bellissimo, pian piano, si trasforma, cambia, è un mondo triste, proprio come lei ora, senza il suo splendore!
Cosa potrà fare Irpa per salvare il mondo e ritrovare la luce? Chiederà ai 4 eroi (terra, fuoco, acqua e aria) di accompagnarla nella sua missione, facendosi aiutare dai bambini! Spettacolo interattivo, dove i bambini non saranno solo pubblico ma diventeranno parte della storia, aiutando la Stella Irpa. Il nome Irpa diviene dalla prima parte del nome e cognome di Iris Panarese