English version

CITY

 "...modernity is accepting crises, changing to not erase oneself."

A.Saggio

We find ourselves today in a new phase of urban planning and architecture, where information plays a significant and vital role in the creation of new intervention scenarios. Therefore, we can affirm that information is the new raw material from which to start, to modify and shape the surrounding world.

 If in the era immediately preceding the current one, we were distinguishing places and times based on specific conceptions of time and space, now, in the information age, there is a continuous intertwining that makes everything available, always and everywhere. Just think of the simple position of the clock: in its most material form, time used to be in the public domain, marking the working hours; we found it hanging in train stations, heard it in school when the bell rang. Now, with the advent of information and particularly information technology, it is ubiquitous; time is on every display, there is no longer a specific moment for work or study; it can be anytime and anywhere. 

"The time of the contemporary city ... seems to exist only in immediacy." 

Information is trying to replace the mechanical and optimized process of functionalism. Therefore, we will no longer have an assembly line that produces products with almost identical and uniform characteristics. On the contrary, the added value of the product will be its uniqueness, its customization. All of this is thanks to the simultaneity of processes and the branching of production cycles. 

Among the multitude of changes brought about by this new era, the concept of mixitè is certainly fundamental. It tends to re-aggregate, combine, overlap, and interweave functions. Functions that in the previous urban layout were conceived and organized in isolated compartments without the possibility of interaction. We increasingly find environments for interaction both on a large and small scale. However, contrary to common misconception, mixitè is not just synonymous with the coexistence of functions but also, and above all, synonymous with the hierarchy of components, contributing to the proper conduct of activities.

Therefore, we can assert that the significant shift from the industrial era to the information age provides us with many avenues to access the contemporary city and encourages us to place individuality, differentiation, and subjectivity at the center of the project.

Personal review chapter's 3 “City" of the book “Thoughts on a Paradigm Shift: The IT Revolution in Architecture”, Roma 2022 by Antonino Saggio

Versione Italiana

CITTÀ

“...modernità è accettare le crisi, modificarsi per non cancellarsi.”

A.Saggio

Ci troviamo oggi in una nuova fase dell’urbanistica e dell’architettura, dove l’informazione ha un ruolo significativo e importantissimo nella creazione di nuovi scenari d’intervento.

possiamo quindi affermare che l’informazione è la nuova materia prima, dalla quale partire, per modificare e modellare il mondo circostante. 

Se nell’era direttamente precedente a quella attuale ci trovavamo a distinguere luoghi e tempi in base a specifiche concezioni di tempo e spazio, ora, nell’era dell’informazione, vi è un continuo intreccio che rende tutto disponibile, sempre e ovunque.

Basti pensare alla semplice posizione dell’orologio, nella sua forma più materiale, il tempo era di dominio pubblico, scandiva l’orario di lavoro, lo trovavamo appeso nelle stazioni, lo sentivamo a scuola quando suonava la campanella. Adesso con l’avvento dell’informazione ed in particolare dell’informatica, è ubiquo, il tempo è su ogni display, non esiste più un momento specifico del lavoro o dello studio, può essere sempre ed in ogni luogo. 

“Il tempo della città contemporanea … sembra esistere solo nell’istantaneità.”

L’informazione sta cercando di sostituirsi al processo meccanico e ottimizzato del funzionalismo, non avremo più, quindi, una catena di montaggio che da vita a prodotti con caratteristiche pressoché identiche e uniformi, ma al contrario il valore aggiunto del prodotto sarà la sua unicità, la sua personalizzazione.

Tutto questo grazie alla simultaneità dei processi e alla ramificazione dei cicli produttivi. 

Nella moltitudine dei cambiamenti attuati da questa nuova era quello della mixité è sicuramente fondamentale, tende infatti a riaggregare, a combinare, a sovrapporre e ad intrecciare le funzioni.

Funzioni che nell'impianto urbano precedente erano concepite ed organizzate a compartimenti stagni, senza possibilità di interazione.

Troviamo quindi sempre più frequenti ambienti di interazione sia alla grande scala che alla piccola e micro scala.

Ma, come erroneamente si pensa, la mixitè non è solo sinonimo di compresenza di funzioni ma è anche e soprattutto sinonimo di gerarchizzazione delle componenti, questo per contribuire al corretto svolgimento delle attività. 

Possiamo quindi affermare che il grande cambiamento tra l’era industriale e quella informatica ci da molte vie d’accesso alla città contemporanea e ci induce a porre al centro del progetto l'individualità, la differenziazione e la soggettività.

Recensione personale del capitolo 3 "Città" del libro "Introduzione alla Rivoluzione Informatica in Architettura", Roma 2016 di Antonino Saggio