Alla base del B.I.M: i modelli gerarchici

Dai modelli si arriva al BIM "Building Information Modelling", qui le informazioni definiscono l'edificio in ogni sua fase e aspetto.

Così viene generato un modello che tiene insieme tutte le informazioni sull'edificio (gestione, materiali, proprietà).


I software che si occupa del sistema BIM sono:


I software di modellazione 3d permettono di creare dei volumi, detti primitivi, che possono poi essere ripetuti e modificati, questi si chiamano istance (ricorrenze).

Ogni volume viene descritto e così ogni faccia del volume. 


L'istance è un oggetto ripetuto che permette con un grado di flessibilità molto basso, alcune trasformazioni, essere ruotato, scalato, allungato... tutto questo mantenendo il ricordo del suo primitivo.

Da notare che ogni istance, come per il primitivo, è un entità nominabile e localizzata.

Questo di base definisce il legame tra un primitivo e le sue istance.


Questo modo di modellare è sicuramente più veloce, in quanto ho un gruppo, un primitivo da ripetere, facilmente modificabili.

Successivamente posso cambiargli il colore, mapparli con texture differenti.

Ma il salto logico che si fa in questo caso è che, essendo le istance dipendenti del primitivo, posso modificare direttamente il primitivo per avere delle trasformazioni a cascata sulle istance. Chiamasi processo di istancetion.


Si può capire bene come questo modello primitivo-istance sia un modello gerarchico simile al foglio elettronico, ovvero un modello legato al what if. 


Quindi vi è un sistema circolare dinamico, le cui parti sono fortemente legate tra loro, interconnesse, dove al variare di una delle componenti cambia tutto il risultato finale.


E' evidentemente un sistema efficiente, veloce, fortemente dinamico, intelligente e interattivo.