Evoluzione del concetto di modello da Alexander Klein a UNStudio

Il modello (risposta progettuale) dipende dalla domanda che faccio?

Per quanto riguarda l’elemento architettonico, possiamo avere vari modelli che ci aiutano ad ottimizzare l’efficienza dell’edificio, quindi il modello rappresenta appunto la risposta architettonica per i vari elementi che si devono analizzare:

-        Le finestrature

-        I percorsi

-        Le istanze diverse

Una logica che ricorda l’organizzazione in layer.

1° MODELLO: OGGETTIVO

Postula bisogni oggettivi e trova soluzioni oggettive: architettura razionalista.

Il modello oggettivo si può estendere a livello urbano. Nell'ambito teorico si diffondono i Manuali (Neufert).

 

2° MODELLO: PRESTAZIONALE

Deriva da Christofer Alexander, architetto statunitense, di formazione matematica, esplicita dei bisogni oggettivi e poi li riunisce nella struttura.

3°MODELLO: STRUTTURALISTA

Strutturalismo è il salto dall’antropologia all’astrazione e provoca la nascita della corrente filosofica strutturalista appunto.

Ci sono strutture fisse, e strutture con un certo grado di variabilità.

In architettura c’è la materializzazione di questo concetto, esattamente con "SUPPORTS", di Habrachen, il fondatore della teoria della partecipazione nonché teorico dell’open building.

Una struttura fissa che al suo interno accoglie molteplici variazioni.

Questa logica permette all’utente (teoria di partecipazione) di avere il controllo su vari aspetti della casa, dalla struttura della casa che rimane fissa e tutti gli altri elementi fino agli arredi che rientrano nelle variabili.


"LA STRUTTURA NON E' QUELLA CHE TIENE IN PIEDI L’EDIFICIO"

Lo strutturalismo di Habrachen rientra nelle logiche di customizzazione e personalizzazione della terza ondata anche se siamo ancora indietro con questa soluzione.

4°MODELLO: DIAGRAMMATICO

Il modello diagrammatico va a sostituire tutti i precedenti, uno dei principali esponenti è Ben Van Berkel.   Il modello diagrammatico si basa sull’analisi della forma che delinea le informazioni e le loro relazioni, piuttosto che sull’analisi della forma finale. I modelli diagrammatici sono intrinsecamente dinamici e legati ad un insieme di dati. L’approccio ai diagrammi di Van Berkel ed il suo studio di progettazione UNStudio, è legato allo sviluppo di diagrammi formati su concetti astratti come l’intensità luminosa, o alla destinazione d’uso quindi ai tipi di persone e le attività che dovranno compiere, o ancora, i flussi dei trasporti.

Ben Van Berkel, UNstudio

"Casa Mobius" 

DIAGRAMMA GENERATORE: diagramma a blocchi che esplicita le funzioni e le relazioni che poi troveremo nella casa. Anche se il risultato, la realizzazione, sarà diverso.

UNstudio, centro della Mercedes, Stoccarda

DIAGRAMMA GENERATORE: "il diagramma prefigura ciò che potrebbe essere, ciò che può essere fatto ma non è ancora stato fatto”. 

Cit. Ben Van Berkel

Tre lobi che si compenetrano è dove si intercettano si crea lo spazio centrale.

Distribuzione: lo spazio centrale rimane vuoto, i core (spazi di servizio) vengono posizionati nel lato interno dei tre lobi adiacenti al lobo centrale. 

I percorsi sono organizzati sui lati invece esterni, e sono sostenuti da dei cavalletti che vanno a contribuire alla struttura dell’edificio.

Introduce cosi il concetto di mutabilità delle piante.