La Voce del Vico


ECCO A VOI IL "G.B. VICO" 

Se un giorno voi lettori ci chiedeste perché abbiamo scelto il liceo "G.B. Vico" di Laterza, siamo sicuri che ogni componente di questa redazione agli albori risponderebbe con parole prettamente personali, ed è per questo che abbiamo pensato alla stesura di quest'articolo, perché anche ognuno di coloro che studieranno in questo istituto dopo di noi possa esprimere le proprie motivazioni di scelta, dibattute con le idee chiare.

L'I.I.S.S., già Liceo Scientifico, "G.B. Vico" è presente a Laterza dal 1968. Ma chi era il nostro titolare, Giambattista Vico?

G. B. Vico è stato un filosofo e giurista napoletano attivo nell'età illuminista italiana. Il suo pensiero potrebbe essere racchiuso nell'aforisma latino di sua ideazione Verum ipsum factum, che esprime come l'uomo non sia creatore della natura che lo circonda, ma ne dia testimonianza tramite la verità scientifica, investigatrice del creato.

L’offerta didattica d’istituto per l’anno scolastico venturo si articola in vari indirizzi di carattere scientifico.

L’indirizzo scientifico tradizionale si presenta come un ponte tra la cultura scientifica e quella umanistica, favorendo l’acquisizione di competenze proprie della matematica, della fisica e delle scienze naturali, per una maturazione delle diverse forme di sapere, assicurando la padronanza di metodologie relative, anche per mezzo della pratica in laboratorio.

L’indirizzo scientifico delle scienze applicate orienta il proprio itinerario formativo verso l’assimilazione di conoscenze nell’ambito scientifico-tecnologico, sostituendo il latino con lo studio approfondito dell’informatica e delle sue applicazioni.

L’indirizzo delle scienze umane offre un solido percorso culturale arricchito dal conseguimento di competenze nella psicologia, pedagogia, antropologia e sociologia, approfondendo i fenomeni legati alla costruzione dell’identità personale e alle relazioni sociali.

L’indirizzo economico-sociale integra la preparazione riguardo i fenomeni umani tipici del Liceo delle scienze umane con l’apprendimento di due lingue straniere (oltre l’inglese, comune a tutti gli indirizzi, il francese), vagliando il diritto e l’economia.

Il nostro liceo inoltre presenta due nuove sperimentazioni.

Il liceo "G.B.Vico" promuove lo studio delle lingue e delle civiltà straniere e  propone un rafforzamento della lingua inglese per il raggiungimento del livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER).

Svariate sono poi le attività formative integrative ed aggiuntive, tra cui lezioni pomeridiane di recupero, valorizzazione delle eccellenze, olimpiadi disciplinari, incontri con gli autori, visite guidate, corsi di lingue straniere con certificazione, Patente Europea d’Informatica (ECDL), Autocad, Giochi Sportivi Studenteschi, Progetto ERASMUS, e molto, molto altro.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito online della scuola. Vi aspettiamo numerosi!

 

Gli alunni della classe 3^A (in ordine alfabetico):

Cascardi Paolo,

De Carlo Andrea, 

Giannini Alessia, 

Parisi Enrica, 

Punzi Andrea, 

Trentadue Cristian.


DALLE FORME AI FRATTALI 

Il turismo matematico a Laterza

"Il catalogo delle forme è sterminato: finché ogni forma non avrà trovato la sua città, nuove città continueranno a nascere." È con questa citazione di Italo Calvino che si è aperto, mercoledì 1 febbraio, l'incontro "Turismo matematico a Laterza", tenutosi nell'Aula Magna "Giovanni Paolo II". Dopo una prima presentazione dei relatori, le professoresse dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" Eleonora Faggiano e Sandra Lucente, da parte della prof.ssa Maria Elena Carrera, sono iniziati gli interventi, focalizzati in un costante dialogo con gli alunni riguardo teorie della matematica applicata a ciò che ci circonda, riuscendo a mostrarci la città di Laterza, che vediamo ogni giorno, con gli "occhiali di un matematico". Ciò che per primo si vede di una città dall'alto è la sua forma, e riprendendo la frase di Calvino d'introito, ogni città ha una propria forma che la caratterizza, così come fu per Didone e la fondazione della circolare Cartagine, che diede vita al problema matematico omonimo, o per la progettazione di una città ideale, ricerca tipica dell'Umanesimo. La forma di Laterza è un pentagono, e a dettare questa figura è senz'altro la sua Gravina. Infatti scriveva ancora Italo Calvino che "ogni città prende la propria forma dal deserto a cui si oppone".

Un luogo caratteristico di Laterza è sicuramente il Santuario Maria SS. Mater Domini. In questo luogo, così frequentato dai laertini e non, molto spesso si entra non facendo caso alla ricchezza di esempi del mondo matematico che conserva: anzitutto la navata e l'altare maggiore ci introducono nel fenomeno della simmetria: nicchie, marmi, archi si ripetono allineati da un lato all'altro con una cadenza innegabilmente simile. Ma è pur vero che basta entrare nel luogo sacro durante il periodo delle feste patronali per notare come questa simmetria venga rotta dal simulacro della Vergine Maria, creando una centralità improntata sulla statua. E una rottura di simmetria è anche quella del campanile della stessa chiesa, la cui funzione era, ed è, proprio quella di attirare l'attenzione dei cittadini e dei forestieri. E passando dall'esterno alla parte più bassa dell'edificio, nella cripta possiamo vedere, nella cornice dell'affresco di santa Ciriaca, un magnifico esempio di spirale.

Procedendo nel centro storico, verso la Chiesa Madre, è visibile la Fontana dei Mascheroni, che presenta in sé, invece, il fenomeno della traslazione, ovvero la ripetizione di una figura, in questo caso i mascheroni, mentre gli archi stessi presentano l'iterazione, cioè quella stessa ripetizione caratteristica del Nautilus, che nella fontana tende al concetto di infinito. La stessa iterazione è visibile nell'orologio senza lancette sulla torre, o nella rosa di San Lorenzo.

Ed è proprio quest'ultimo il luogo a cui ora, con la mente, ci dirigiamo. Dinanzi la sua facciata siamo matematicamente impressionati dal rosone, che presenta non solo la già affrontata iterazione, ma anche la rotazione, con un angolo costante ispirato ai fiori, come in un centrino. Sopra il rosone si staglia il coronamento della facciata, che si conclude con due concavità rivolte al cielo.

Proseguendo verso la piazza principale, emblema, al contrario, di convessità, fenomeno che in essa crea una certa facilità nel passare da un vertice all'altro, incontriamo il Palazzo Marchesale, con il suo oculo, esempio di omotetia, una proiezione che in natura vediamo anche nella pigna.

Oltre la piazza, la chiesa di Santa Filomena presenta l'ellisse, caratteristico per la facilità di disegno, mentre nel "Museo della civiltà contadina" una semplice corda appesa ad un carro ci riporta ad Archita, il celebre legislatore della grecheggiante Taranto, e le curve.

La concavità e la convessità, di cui abbiamo già parlato, sono parte della matematica moderna, caratterizzata dalla topologia, come alla matematica moderna appartengono, infine, i frattali, complesse strutture presenti nella Gravina o nel più semplice pane, che ci indicano il vuoto in essi presente.

In conclusione, è intervenuta anche Alessia Tucci, della classe 2^A indirizzo scientifico tradizionale, con una propria poesia inedita sul rapporto tra matematica e gioventù, spesso "tragico", ma che, come emerso da alcuni interventi degli studenti, con il percorso del Liceo Matematico in cui ci stiamo cimentando, ci sta facendo scoprire nuovi modi di intendere le teorie matematiche, non fermandoci al libro di testo, ma applicando realmente gli strumenti che abbiamo studiando al mondo attorno a noi. 


Paolo Cascardi

Classe 2^A - Liceo scientifico indirizzo tradizionale


Liceo "G.B. Vico" Laterza 

FacebookInstagram