Rapporti Italia - Argentina
Rapporti Italia Argentina all’epoca dell’ultima dittatura militare. Archivi e memoria
Lungo la breve storia dell’Argentina i rapporti con l’Italia sono stati, e lo sono tuttora, rapporti di primaria importanza. È per questo che abbiamo ritenuto opportuno indagare sul periodo della dittatura militare (1976-1983) per capire quale ruolo ha avuto il nostro Paese in quegli anni. Ci siamo chiesti quali rapporti intrattenevano le nostre istituzioni e le nostre aziende con i militari mentre era in atto una dittatura tra le più cruente e spietate del XX secolo, un regime che ha costretto all’esilio oltre un milione e mezzo di persone, seminando tortura, morte e 30.000 desaparecidos.
Finita la dittatura i nostri tribunali hanno anche contribuito alla costruzione dell’unanime condanna internazionale e all’elaborazione della nozione di crimini di lesa umanità, in quanto delitti che offendono l’intero genere umano. Delitti la cui gravità non conosce frontiere, non ha un limite di giurisdizione né di prescrizione. Nessuno però è stato imprigionato, tutti sono stati processati e condannati in contumacia. Questi processi sono stati molto utili, ma occorre anche capire il come e il perché dei fenomeni umani, soprattutto quando si vuole evitare che si ripropongano.
La nostra indagine (condotta da 6 università italiane e 6 argentine) ha voluto andare oltre le condanne ai diretti responsabili dei singoli delitti per scorgere come tutto ciò sia stato possibile. La denuncia delle violazioni dei diritti umani si è concentrata sui loro autori materiali: militari e paramilitari, la cui azione non avrebbe potuto svolgersi indisturbata se non fosse stata favorita da alcuni settori della società.
In breve, l’obiettivo è stato quello di analizzare le dinamiche dei rapporti tra Stati, in presenza di violazioni sistematiche dei diritti umani in atto in uno di essi. Capire processi storici, protagonisti, complici, strutture politiche ed economiche che hanno reso possibile il protrarsi per quasi 8 anni di quel silenzio che permise ai militari argentini di perpetrare una sistematica e quotidiana violazione dei diritti umani.
Le conclusioni della nostra indagine sono stati pubblicati nel volume intitolato: “Affari Nostri. Diritti umani e rapporti Italia Argentina (1976-1983)” a cura di Claudio Tognonato, Fandango Libri
Claudio Tognonato
Claudio Tognonato nato in Argentina si è trasferito in Italia nel 1976 dove si è laureato in Sociologia e in Filosofia. Insegna Sociologia generale, Storia del pensiero sociologico e Sociologia economica e dello sviluppo presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre. Attualmente è coordinatore del curriculum sociologico nel Dottorato di Ricerca Educativa e Sociale del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre e Direttore del Master Interuniversitario in Sociologia: Teoria, Metodologia, Ricerca delle tre università statali di Roma. Ha curato il Sartre contro Sartre (Cosmopoli, 1996), l’edizione italiana di Il volo (Feltrinelli, 1997) di Horacio Verbitsky. Tra le sue pubblicazioni: Tornando a casa. Conversazioni con Franco Ferrarotti 1990-2002 (Edizioni Associate, 2003); Il corpo del sociale. Appunti per una sociologia esistenziale (Liguori, 2006; ed. francese L’Harmattan, 2014); Affari Nostri. Diritti umani e rapporti Italia-Argentina 1976-1983 (Fandango libri, 2012; ed. castellana Eduvim 2017); Economia senza società. Oltre i limiti del mercato globale (Liguori, 2014); Teoria sociale dell’agire inerte. L’individuo nella morsa delle costruzioni sociali (Liguori 2018).
Organizzazione del Comitato Madri per Roma Città Aperta