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Al cuore della serie Google Pixel 6 dovrebbe esserci un SoC proprietario (“Google Silicon”) realizzato con la collaborazione di Samsung e chiamato Whitechapel.
Parlando di un chip con processo produttivo a 5 nanometri ma prestazioni a metà tra Qualcomm Snapdragon 865 e Qualcomm Snapdragon 888.
La casa di Mountain View, stando a quanto dichiara il leaker, non ricercherebbe prestazioni da top di gamma come quelle dello Snapdragon 888, prediligendo piuttosto concentrare i propri sforzi su Machine Learning e processi di AI.
Per quanto riguarda i display dei nuovi smartphone di Google, vale questo: per la prima volta Big G dovrebbe andare ai 120 Hz.
Ci dovrebbe essere, invece, una differenza in termini di risoluzione: Google Pixel 6 Pro dovrebbe disporre di un pannello QHD+, mentre Google Pixel 6 dovrebbe accontentarsi di un FHD+.
Secondo Weinbach, infine, il Pixel più grande dovrebbe poter contare su una batteria da 5000 mAh, mentre il più piccolo potrebbe attestarsi sui 4500 mAh, ma su quest’ultimo ci sono ancora incertezze.
Autore articolo: Lollo_21
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