Informazioni

Sergio Ravella

Direttore Tecnico e Maestro

Cintura Nera 5° Dan

Arbitro Nazionale A

IL DOCENTE

Mi chiamo Sergio Ravella, Direttore Tecnico e Maestro della società Zuccagialla Bushido di Bagnolo in Piano (RE)

Attività:


Novembre 1978: inizio attività presso la palestra Samurai di Grosseto (Toscana). Sotto la guida del M. Baldini (2° Dan). Nella società avviene una scissione e io seguo il M. Francesco Fiore (persona a cui devo moltissimi insegnamenti umani), il cui sogno era quello di creare una nuova società chiamata BUSHIDO. Sotto la sua guida frequento il mondo FIK dova arrivo ad ottenere la cintura nera.


Anno 1986: per motivi di lavoro mi trasferisco a Reggio Emilia e inizio ad allenarmi presso la palestra Nakayama del M. Guidetti.


Anno 1988: avviene il grande salto, mi iscrivo presso la palestra Shogun del M. Paolo Lazzarini (per diversi anni coadiuvato dal M. Munari) e lì inizio a maturare realmente come atleta, come agonista e come tecnico.


Oggi: sono ancora allo Shogun con il M. Lazzarini (C.N. 7° Dan).



Passaggi di grado:

1985: Cintura Nera 1° Dan

1989: Cintura Nera 2° Dan

1993: Istruttore Federale Fikta

1994: Cintura Nera 3° Dan

2001: Cintura Nera 4° Dan

2007: Arbitro Nazionale "C"

2010: Arbitro Nazionale "B"

2011: Cintura Nera 5° Dan

2012: Arbitro Nazionale "A"

2021: Maestro


Agonismo (UISP):

1984: Campionato Regionale Toscana

                  1° Kumitè Individuale

1985: Campionato Italiano

                  1° Kumitè Individuale

1986: Campionato Regionale Toscana

                  2° Kumitè Individuale

                  1° Kata Individuale

1989: Campionato Regionale Emilia Romagna

                  1° Kumitè Individuale

1990: Campionato Italiano

                  2° Kumitè Individuale

1991: Campionato Italiano

                  3° Kumitè Individuale

1992: Trofeo Città di Corsico

                  1° Kumitè Individuale

1992: Campionato Regionale Emilia Romagna

                  1° Kumitè Squadre

                  1° Kata Squadre

1992: Campionato Italiano

                  3° Kata Squadre

1993: 4° Trofeo Città di Viareggio

                  1° Kata Squadre


Con la Squadra Regionale Emilia Romagna

1991: Trofeo delle Regioni

                  2° Kumitè Squadre

1993: Campionato Italiano

                  2° Embu M/M


Con la Nazionale UISP

1991: Quadrangolare Italia, Romania, Jugoslavia, Rappresentativa della Campania

                  1° Kumitè Squadre

1991: Triangolare Italia, Svizzera, Nazionale Libertas

                  1° Kumitè Squadre

1991: Coppa di Boemia (Praga)

                  4° Kata Squadre


Agonismo (ISI):

1989: Coppa Shotokan

                  3° Kumitè Squadre

1992: Coppa Shotokan

                  3° Kumitè Individuale


Agonismo (FIKTA):

1990: Campionato Regionale

                  3° Kumitè Squadre

                  2° Kata Squadre

1990: Campionato Italiano

                  4° Kata Squadre

1991: Campionato Regionale

                  3° Kumitè Individuale

1991: Coppa Italia

                  3° Kumitè Individuale

1992: Campionato Regionale

                  2° Kata Squadre

1993: Campionato Regionale

                  3° Kumitè Individuale

1995: Campionato Regionale

                  1° Embu M/F

1997: Campionato Regionale

                  1° Embu M/F

1997: Campionato Italiano

                  4° Embu M/F


Oggi:

Dal 2003 al 2018 ho avuto una mia società: Bushido. Il nome, per chi ha letto questa breve recensione, è dedicato al M. Francesco Fiore (3° Dan), nella speranza che serva in qualche modo a coronare il suo sogno.

Nel 2019 è stata chiusa la società Bushido e sono confluito all'interno della Zuccagialla di Bagnolo in Piano. Oggi stiamo aprendo corsi anche a Novellara presso la struttura della rinnovata palestra Kinesis.

IL NOSTRO RIFERIMENTO


MAESTRO

PAOLO LAZZARINI


CINTURA NERA 7° DAN

ARBITRO INTERNAZIONALE

MAESTRO 

HIROSHI SHIRAI

Il Karate Tradizionale Shotokan

La società Zuccagialla-Bushido è iscritta alla FIKTA del M. Hiroshi Shirai (10° Dan), pertanto pratichiamo Karate Tradizionale Shotokan. Per spiegare bene il significato del termine, riporto un ottimo articolo del M. Luciano Puricelli, che potete trovare sul sito della FIKTA assieme ad altre interessanti informazioni:

"Il Maestro H. Nishiyama e con lui il Maestro H. Shirai sono stati costretti a ridefinire il Karate ITKF, che avevano appreso dai loro maestri e che continuano a diffondere e praticare, con nome di: Karate Tradizionale. Perchè? Perchè il nome karate era inflazionato, da un insieme di karate: karate moderno, karate sportivo, karate full contact, light contact ed ingegnose varianti, tanto che in questo mélange di tecniche ed espressioni corporee in libertà che pretendevano di chiamarsi karate, non riuscivano più a riconoscere il karate trasmesso dal M.G. Funakoshi e dai grandi maestri del passato.

Dunque come fare a ricollegarsi teoricamente e concretamente alla tradizione viste le difficoltà sopra esposte?

Sappiamo che col termine Tradizione si definisce l’atto di trasmettere qualcosa da persona a persona e che in essa è determinante il compito di conservare più fedelmente possibile ciò che è stato trasmesso, con l’impegno eventualmente di migliorarlo e di migliorarsi.

Quindi la soluzione era semplice, bastava attenersi ai principi che definiscono l’arte marziale, e far sì che questi principi fossero rigorosamente rispettati anche nelle manifestazioni agonistiche.

Su scala Mondiale due sono le organizzazioni che disciplinano i karate: l’ ITKF (International Traditional Karate Federation, rappresentata in Italia dalla FIKTA) e la FMK/WKF (ex-WUKO).

Da un lato l’ITKF si rifà e mantiene i principi etici, tecnici, filosofici e spirituali della tradizione e che costituiscono il fondamento della propria disciplina e tecnica che generazioni di maestri e praticanti si sono trasmessi e tramandati fino ai giorni nostri.

D’altro canto il "Karate Moderno" come attualmente praticato dalla FMK/WKF (ex-WUKO) è la diretta conseguenza della scelta tecnica avvenuta nel 1982. Infatti nel 1982 la Wuko si dotava di un regolamento di gara, tuttora in vigore, che modificando i principi su cui si fonda il Karate Tradizionale, lo trasforma in uno sport nel quale si fa essenzialmente uso di pugni e calci.

Il problema è anche stato sottoposto allo studio della Commissione Giuridica del Comitato Olimpico Internazionale: il C.I.O. che nella 101° Sessione di Montecarlo, Settembre 1993, chiaramente stabiliva che il karate tradizionale è il karate diretto e disciplinato dall’ITKF.

Abbiamo quindi da un lato il karate tradizionale ITKF che è rigorosamente basato sul concetto di Todome e Finishing blow o "tecnica definitiva"ovvero una singola tecnica, con l’uso del corpo, e senza uso di armi od attrezzi, deve essere in grado di distruggere la capacità offensiva dell’avversario; e dall’altro il "Karate moderno" FMK/WKF (ex-WUKO), che, stando al proprio regolamento di gara, ammette azioni di calcio e pugno che non hanno requisiti del finishing blow.

Le tecniche vengono descritte come "azioni vigorose", e quindi non richiedono alcuna tecnica allenata in modo speciale.

Come risultato, qualunque disciplina sportiva od arte di combattimento può partecipare a tali competizioni, perché non viene richiesta alcuna competenza tecnica specifica."