Roberto, classe 1988, è il più piccolo dei tre figli del signor J. Serrano, importante imprenditore del mercato immobiliare spagnolo fin dal 1977. Nonostante le numerose possibilità economiche della famiglia Serrano, Roberto però decide di trovare da solo la sua strada, rinunciando a qualsiasi tipo di aiuto da parte dei genitori, coi quali i rapporti si logorano pian piano, fino a perdersi del tutto.
A 21 anni Roberto si trasferisce per vivere da solo sempre a Madrid dove studia Teologia, lavorando ogni tanto come fattorino. Roberto è un ragazzo introverso, buono e credulone, e proprio per questo spesso preso in giro dai suoi colleghi di università. I primi due anni di università sono un incubo per lui: non ha amici, i voti sono bassi, è solo e non sente la famiglia da anni…
In vista delle festività natalizie del 2011 i colleghi della facoltà gli organizzano un pessimo scherzo. Gli parlano di una festa in maschera, segreta ed esclusiva che si terrà la vigilia di Natale in una villa abbandonata ma in ristrutturazione, di proprietà del padre di uno dei suoi amici.
La villa si trova nei dintorni de La Berzosa, paesino a pochi km dalla città. Si trova in piena campagna, e la scusa che sia tanto isolata è che così al party si potrà fare tutto il casino che si vuole; gli accennano appunto di musica, alcool, vestiti a tema di natale, di scambiarsi regali, e anche di qualcosa di proibito.
Roberto Serrano nel 2011
Maschera del grinchero
Roberto è inizialmente indeciso se andare o meno a questo party, ma pensa che finalmente possa esser accettato dal gruppo, e tra la prospettiva di passare l’ennesimo Natale da solo e una festa con i suoi nuovi amici sceglie, purtroppo per lui, la seconda ipotesi. Pochi giorni prima della festa Roberto fa persino gli straordinari a lavoro per farsi qualche soldo in più, e utilizza grossa parte dei suoi risparmi per comprare dei doni da dare durante la festa. Decide anche di comprare il costume natalizio, cosa che non voleva fare inizialmente, e pensando fosse qualcosa di ironico decide di sceglierne uno, appunto, da grinch.
Il pomeriggio della vigilia di Natale del 2011, alle ore 18, è già buio a Madrid, sta nevicando fortemente e Roberto si reca alla villa poco distante dalla città, ma abbastanza isolata tanto da non aver ricezione sul cellulare. Non sa che i suoi finti amici in quella casa non arriveranno mai, ma che al contrario sono già con le loro famiglie al caldo, circondati da cibo, regali e risate, soprattutto risate alle sue spalle.
La casa che si trova davanti è una vecchia villa del 1900 su tre piani, in fase di ristrutturazione, circondata da un immenso giardino e quasi invisibile dalla strada. L’interno è spoglio, freddissimo, mancano sia i mobili che le finestre. Al piano terra vi è un’unica immensa sala con evidenti segni di lavori in corso, all’angolo un enorme e bianco camino, mentre al centro, imponente, una scala di marmo che porta al piano superiore e che si inerpica fino al secondo e ultimo piano.
Villa abbandonata
Il camino nel salone coi lavori in corso
Convinto di aspettare gli amici in ritardo, magari per via della forte nevicata, Roberto, col telefono inutilizzabile per chiamarli, decide di passare il tempo esplorando la villa abbandonata. Non sappiamo se il pavimento fosse già sfondato o se si sia sfondato al suo passaggio, sappiamo solo che Roberto precipiterà dal secondo piano fino alla sala grande e li vi rimarrà per ben 5 giorni.
Roberto infatti sarà trovato cadavere il 29 dicembre del 2011 dagli operai della ditta incaricata alla ristrutturazione, raggomitolato davanti al camino, vestito da grinch con indosso ancora la maschera. Verrà da subito soprannominato dagli operai El Grinchero. L’autopsia rivelerà poi la mandibola fracassata, 2 costole inclinate e la gamba destra spezzata in più punti.
Negli anni strani avvistamenti si sono susseguiti: c’è chi giura di aver visto nei giorni di Natale un esser vestito da grinch aggirarsi per casa bruciare oggetti e regali nel camino. Su internet girano varie foto e filmati che vengono spesso rimossi. Secondo alcuni a rimuovere la storia è il padre di Roberto, ricco imprenditore immobiliare, col quale aveva discusso anni prima, c’è chi invece crede sia uno dei ricchi genitori dei suoi amici che gli fecero lo scherzo… in ogni caso la morte del povero Roberto ha dato vita alla leggenda del Grinchero.