Architetto, Curatore e Direttore artistico di eventi legati all’architettura e all’arte. Autore e artista. Suoi scritti, pubblicazioni e testi inediti, sono conservati presso numerose istituzioni culturali tra cui: l’Archiginnasio di Bologna, La Fondazione Biennale di Venezia e il MART di Rovereto. Come artista è inserito in collezioni museali internazionali tra cui: il MEB di Bologna, il CSAC di Parma e il Centre Pompidou di Parigi. Come fondatore e responsabile dell’Archivio Architetto Glauco Gresleri dal 2017 ha coinvolto, nella valorizzazione del padre, 25 istituzioni culturali italiane ed estere, tra: accademie, biblioteche, fondazioni, ordini e università. È fondatore e responsabile degli Archivi A. Aalto Italia C.S.M.A. dal 2019 che comprendono i fondi dei principali professionisti italiani che hanno operato sulla chiesa di Riola. È Presidente della Associazione Glauco Gresleri e i Maestri dell’Architettura A.P.S. dal 2025.
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Location: via Bellacosta 22, 40137 Bologna (BO)
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1) Accademia Nazionale di San Luca, Roma;
2) Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti, Modena;
3) Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, Bologna;
4) Biblioteca dell’Accademia di Architettura, Mendrisio;
5) BiASA - Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte, Roma;
6) Biblioteca di Architettura, Ferrara;
7) Biblioteca Giovanni Michelucci, Bologna;
8) Biblioteca Salaborsa, Bologna;
9-10) Centre Pompidou, Collezione Architettura e Biblioteca Kandinsky;
11) Fondazione Benetton Centro Studi, Treviso;
12-13) Fondazione Biennale di Venezia, Biblioteca e Raccolta documentaria;
14) Fondazione Istituto Beato Angelico, Milano;
15) Fondazione Lercaro, Dies Domini – Centro studi per l’architettura sacra e la città, Bologna;
16) Fondazione Maxxi, Roma;
17) ISAL – Istituto per la Storia dell’arte lombarda, Cesano Maderno (MB);
18) MART di Rovereto, Archivio del ‘900;
19-20) Ordine degli Architetti di Bologna, Biblioteca ed Archivio;
21) Politecnico di Torino, Biblioteca Centrale di Architettura (BCA);
22) Sistema Bibliotecario di Ateneo e Polo Museale, Trieste/Udine;
23) Università degli Studi di Firenze, Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura;
24) Università degli Studi di Parma, CSAC.
Lorenzo Gresleri
MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEL CENTRO RICERCHE E DEL MAGAZZINO E DEPOSITI E LORO TRASFORMAZIONE IN SALA POLIFUNZIONALE A SERVIZIO DELLA COMUNITA’ E PROMOZIONE DELL’OPERA DELL’ARCHITETTO ALVAR AALTO
IMMOBILE ATTUALMENTE DENOMINATO CENTRO DI RICERCA APPLICATA AD USO DIMOSTRATIVO E RESIDENZIALE REALIZZATO DALLA TAMBURINI S.P.A. SITO IN VIA NAZIONALE n. 134 A RIOLA DI VERGATO PROGETTO PRELIMINARERELAZIONE TECNICAPremessaIl presente progetto si propone d’intervenire su un edificio già in essere: l’ex Centro di ricerca applicata ad uso dimostrativo e residenziale (denominato Centro Tamburini) sito in via Nazionale n. 134 a Riola di Vergato, da poco tempo preso in gestione dal Comune di Grizzana Morandi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna [...] Il progetto si pone l’obiettivo di trasformare l’immobile in un archivio e museo internazionale dedicato all’architetto finlandese Alvar Aalto, e più precisamente di raccogliere, conservare, esporre per la prima volta al pubblico, e promuovere, i più importanti archivi di professionisti privati che lavorarono assieme al Maestro ed al suo studio alla realizzazione della chiesa riolese di Santa Maria Assunta. [...]Il Centro, che fu costruito dalla Tamburini S.p.A. e organizzato per i propri rapporti promozionali e formativi volti al mercato di edilizia residenziale estera, è formato da:Lorenzo Gresleri
progetto culturale Alvar Aalto
(fase prima) Il Comune di Grizzana MorandiAALTO È LISSA
L’Italia attraverso lo sguardo di Elissa Aalto
MILANO DESIGN WEEK 2024
Dal 15-23 aprile 2024
Milano | Zona Tortona - via Savona, 35
Premessa: TERRITORI® Narrative Italian Landscape per lungo tempo sistema di co-progettAzione composto da professionisti incentrato sulla sostenibilità che ha messo al centro le sue relazioni e si è occupato di cultura a 360° e dal 2021 una Associazione che si occupa di Cultura, Design, Arte, Territorio, Turismo consapevole, Persone e Ambiente per dar voce alle eccellenze di cui è disseminata l’Italia. TERRITORI® promuove la valorizzazione del territorio italiano e delle Opere dei Maestri che vi hanno lasciato un segno indelebile grazie alla sinergia di tutti gli interlocutori che vi operano, partendo dalla considerazione che si tratta nel complesso della più grande comunità del nostro Paese. Con TERRITORI® gli Spazi Museali da Contenitori divengono Hub, gli Spazi Espositivi Spazi di Esperienze Immersive in connessione con il territorio e gli attori delle succitate complesse filiere quale impatto per gli Spazi d’Arte e Cultura, i territori, i visitatori - che si trasformano in visitAttori.
Giorgio Mingardi, fondatore TERRITORI® Narrative Italian Landscape, in collaborazione con The Playful Living® (co-progettisti, storyteller e event designer) e Sfera Media Group (Divisione di RCS Media Group), TERRITORI® ha ideato un percorso culturale immersivo da vivere nel Fuori Salone come esperienza unica, irripetibile:
AALTO È LISSA
L’Italia attraverso lo sguardo di Elissa Aalto
Si tratta di un evento ibrido, fisico e digitale che integra a monte l’esperienza fisica con un piano di comunicazione multimediale e multicanale realizzato nel pre-durante-post evento. Verrà presentato un flusso di pensieri che vuole riversarsi, come sollecitazione conoscitiva di cultura e luoghi, nelle “possibilità” di sviluppo dell’avviato Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa denominato: Itinerario di Alvar Aalto – Architettura e design del XX secolo. Il percorso narrativo porta in primis all’incontro con l’opera di Alvar Aalto incentrandola sulla importante figura femminile di Elissa Aalto, architetto che ha ostinatamente perseguito la conclusione di tutti i lavori iniziati assieme al suo celebre amato, sul rapporto della famiglia Aalto con l’Italia e sui luoghi del Nostro Paese che tanto hanno influenzato la cultura di questa Archistar del Novecento. Parallelamente a questo è:
- indagata la professionalità dei collaboratori italiani del Maestro (Mosso, Nava, Marconi) e della Sezione Tecnica dell’Ufficio Nuove Chiese di Lercaro (Trebbi e Gl. Gresleri) per la commessa dell’opera riolese, cercando riflessi della lezione aaltiana nelle loro realizzazioni autonome. Vi sarà un focus sull’opera dell’architetto Glauco Gresleri, che da qualche anno ha trovato notevole interesse critico con la conservazione di fondi documentali presso prestigiose istituzioni: venti italiane, una svizzera e da poco il museo francese Centre Pompidou.
- i complessi temi della necessità di vincolo, del restauro e dell’efficientamento energetico dell’architettura Moderna. Problemi che interessano direttamente il capolavoro italiano della chiesa di Riola.
In via Savona n.35, segnatamente negli spazi interni ed esterni (Kids Space, Open Square, On The Road, Cultural and Business Lounge, Charme Hotel) si terranno incontri, si effettueranno proiezioni grazie ai monitor digitali interattivi (del nostro partner tecnologico INTECH), presentazione e avvio di itinerari culturali professionali e turistici. Si ospiteranno relatori d’eccezione attivi nel progetto, appartenenti alla sfera della Cultura, Creatività, Architettura, Ingegneria, Fundraising Culturale, restauro ed efficientamento energetico - ogni intervento potrà essere fisico in presenza o registrato o in videoconferenza.
L’assioma imprescindibile cultura e tecnologia multimediale diventato oggi un modulo di narrazione suggestivo e coinvolgente, ha portato TERRITORI® a concepire e realizzare una WebApp proprietaria, gratuita attivabile mediante QRcode, che in questa occasione sarà messa disposizione e sarà collegata ad un sistema attivo e in utilizzo nell’area della Milano Design Week. L’applicazione rappresenterà a tutti gli effetti una guida non convenzionale ad eventi ed itinerari fruibili durante la Milano Design Week e, all’interno di una sezione dedicata, gli utenti avranno la possibilità sia di trovare linee guida sull’evento, sia degli itinerari/esperienze immersive che TERRITORI ha preparato per quel periodo in esclusiva per gli espositori e i loro clienti/partner.
Si tratta quindi di un ulteriore importante e versatile strumento che potrà connettersi con Sfera Media Group (Divisione di RCS Media Group) e su cui saranno inseriti ulteriori contenuti di interesse del Fuori Salone 2024.
Temi: Itinerario culturale del Consiglio d’Europa: itinerario di Alvar Aalto Architettura e design del XX secolo / Architettura & Design / La fotografia come conoscenza dell’architettura costruita / Restauro del Moderno / Efficientamento energetico nei capolavori del Novecento / Archivio Architetto Glauco Gresleri _ disseminazione sul territorio nazionale ed internazionale di punti di ricerca alternativi / Archivi A. Aalto C,S.M.A _ presentazione di un ampio patrimonio documentale riferito al contributo di Elissa nella realizzazione dell’opera italiana di Aalto / Fundrising Culturale
Moderatore: Professor Luca Fois, Docente a contratto al Politecnico di Milano, Scuola di Design nonché Membro del board di Cilab – Laboratorio creativo del Politecnico di Milano. (CV a disposizione) Nasce a Milano 1949, studia filosofia, diventa falegname/designer col marchio Coruna, consulente R&S prodotto per Hermes e Calvin Klein. Dal ‘98 sviluppa con gli stakeholder locali, Zona Tortona, il Design per la valorizzazione territoriale. Come Creative Advisor ha seguito e segue diversi progetti/format in Italia e all’estero: Tortona Kids Design, +20 Egypt Design, Milano Design in The City, Base B, That’sDesign, La Casa per Giocare, Progetti & Paesaggi, Macef, The Playful Living, Guanxi Design Week, Creative&Innovative CoVillage Nanjing-Milano-NaMi. Continua a fare cose e vedere gente tra lezioni, tesi, ricerche, progetti e consulenze sulla base di molti errori e alcuni successi.
Alcuni Partner: The Playful Living® (co-progettisti, storyteller e event designer) /
Sfera Media Group (Divisione di RCS Media Group) Magazine del Corriere della Sera / Archivi A. Aalto C,S.M.A. / Archivio Architetto Glauco Gresleri / INTECH / HECH ROMEO GUIDE
Partner Network: Per l’ottimizzazione delle sinergie cross market dei nostri partner
Fuorisalone.it - Piattaforma digitale principalmente dedicata al Design italiano e internazionale con spazio a The Playful Living
Tortona Rocks - Concept espositivo e di comunicazione dedicato al design contemporaneo che seleziona e promuove i contenuti ospitati nel circuito espositivo diffuso
Abitare Co - Società di real estate che media tra investitori, sviluppatori, proprietari ed utilizzatori, situata in Via Savona davanti alla nostra location.
Ufficio Stampa dedicato all’evento Archiproducts — Piattaforma online internazionale B2B e B2C per il design e l’architettura.
Alcuni numeri dell’edizione 2023 in via Savona, 35: 9.752 visitatori, con un palinsesto di 52 eventi tra talk e workshop, 106 giornalisti, 6 media partner.
AALTO È LISSA
L’Italia attraverso lo sguardo di Elissa Aalto
a cura di Lorenzo Gresleri
Un evento organizzato per la Milano Design Week 2024
da Giorgio Mingardi per TERRITORI® Narrative Italian Landscape
17-19 Aprile 2024 dalle ore 11:00 alle 13:00
Curriculum vitae dei partecipanti
per la Giornata Europea della Cultura Ebraica 2018 domenica 14 ottobre al MEB inaugurazione installazione cadendo una stilla di rugiada esposta nella sezione permanente del Museo visibile dal 14 ottobre al 4 novembre
5.6 - A New York c’è chi uccide Picasso e chi dice di esserlo!
Cristina Palmieri _ 2015
http://www.cristinapalmieriarte.com/artists_all.php menuId=3&table=artists&itemid=7&search=grelo pubblicato sul catalogo Grelo opere dal 2014 al 2016È la più piccola e meno chiacchierata di tutte le fiere satellite di Basilea, eppure Solo Project si difende benissimo, offrendo al pubblico dell’arte progetti ben strutturati, di qualità e a prezzi molto accessibili. Un programma variegato, gallerie da tutto il mondo, Istanbul, Seoul, Rotterdam, Parigi, Londra, Basilea.
Dall’Italia c’è la galleria Bongiovanni di Bologna, che presenta una personale del giovane Grelo.
Come mette in chiaro la stessa denominazione a Solo Project le 51 gallerie, selezionate dal fondatore e gallerista Paul Kusseneers, presentano allestimenti centrati su un singolo artista. Lo stesso Kusseneers propone tre distinti progetti di Pascal Danz, Stanislas Lahaut e Greet Van Autgaerden, quest’ultima con tre notevoli e grandi opere pittoriche, che fra disposizioni cromatiche ed assetto compositivo mixano ambientazioni naturali con fredde sagome industriali.
Interessante il progetto Obersalzberg – Eine Essenz del fotografo Andreas Muhe, della galleria Anke Degenhardt di Amburgo, che nella carta-parete dello stand affronta il tema della presenza umana nel contesto fotografico. Di grande sorpresa il capolavoro di Jorg Immendorff Cafe Deutschland (1979), portato dalla galleria Art & Public di Ginevra, come da non perdere sono le policromie tessili di Claude Vallait, in vendita intorno ai 15mila euro.
Geraldine Zodo su Artribune
<< [...] Grelo avrebbe potuto ben collocarsi nella prima sezione di questo nostro racconto, e dunque fra i figurativi, ma c’è in lui qualcosa che lo porta fuori, come in certi dipinti del Realismo Esistenziale, come in certe ricerche che tengono conto anche della tradizione del Surrealismo. Penso alla associazione, nello stesso spazio, di una specie di grigia scala chiusa fra dure pareti con un animale e una mano che brandisce un osso; un altro animale e poi un volto, e un guanto e una maniglia e la serratura di una porta. Lo spazio è quello surrealista, delle associazioni, ma la scrittura pittorica è attenta a quella dell’Informale.[...]>>
di Gloria Doloris Bianchino,
Direttrice dello CSAC di Parma
Nell’opera donata da Grelo e dalla Galleria Bongiovanni emerge immediatamente un aspetto caratteristico del lavoro dell’artista: gli animali come soggetti delle sue opere, a volte soli, a volte in gruppo, a volte affiancati a figure umane. Ce ne sono dappertutto nei quadri di Grelo. Sono impermeabili e imperturbabili: guardano quello che succede, guardano punti lontani o guardano noi di là dalla tela, affaccendati nella nostra vita quotidiana. Possono essere, tigri, scimmie, puma, cani, lupi o leoni come in questo caso. Esseri ieratici e altamente simbolici, a volte gli animali sono l’artista stesso, che si traveste sotto questo manto per scrutarci meglio o per spaesare la figurazione, chiedendoci di guardare “oltre” proprio come fa il leone. Infine il titolo: ecco che compare anche un’altra caratteristica dell’artista: l’ironia.
Il Leone al cinematografo guarda con aria concentrata chissà quale film sullo schermo. Ma è un’ironia, che, come sempre in Grelo, sta a noi scoprire e individuare.
Una nuova tappa della sua ricerca artistica è quella che presenta Grelo, densa di elementi e stimoli. Suoni, luci, colori, materia e tattilità si fondono un’unica opera; una sinestesia totale dove si perde il punto di fuga centrale a favore di un disequilibrio dove verticali e orizzontali, nord e sud, ritmi e bagliori avviluppano lo spettatore in una sollecitazione continua che amplifica la visione ma nel contempo attiva infiniti percorsi di letture. Questo nuovo corso prende l’avvio da Arte Roma, dove è stata presentata l’installazione Molto rumore per nulla: da qui nasce la collaborazione con Paola Samoggia, sound designer creatrice di scenografie sonore di raffinata consistenza compositiva e con Mario Nanni, progettista di luce di fama mondiale. Ed ecco nascere la serie delle città - New York, Parigi, Roma, Bruxelles, Berlino, Londra – metropoli paurose e vertiginose regno di parcour e angeli, veri homines lucentes, visioni luminose che si insinuano veloci tra i pertugi della città inseguite dalle luci e dai suoni, fino ad arrivare alla serie Periplus Maris dove la trasversalità acustiche e visive diventano quasi estreme tra naturale e innaturale, abissi profondi e spazi siderali.
La capacità di Grelo di “rendere leggenda” le immagini, trova qui un altro, altissimo momento di realizzazione artistica attraverso molteplici mezzi di comunicazione visiva e non.
Un maestro della Luce, ecco Mario Nanni. Grande sperimentatore tra design, architettura e filosofia, crea una “luce dinamica” che sprigiona fiumi di parole e di pensieri che ci investono proprio come i fasci delle sue luci. Straordinarie le sue proposte: le altalene, serie di opere-simbolo di rapporti d’amore fisici e affettivi, di cui qui ci viene presentata la famiglia solidamente ancorata in una struttura di tubi dove ci si guarda gli uni con gli altri in un continuo andirivieni di pensieri scanditi da luci blu. E ancora i quadri sottovuoto e le scatole di luce, per non parlare dei blocchi di carta, che lui stesso commenta tanto l’esperienza personale di Nanni entra in quella artistica: (…) il piacere del bianco che cattura la luce e la riflette esattamente come fa la luna, come fanno le stelle che ogni notte con la loro luce magica e misteriosa mi accompagnano nei miei momenti più intimi, tra la veglia e il sonno e poi via via, fino a tuffarmi tra le braccia del buio. ho ‘sporcato’, ho riempito quelle pagine bianche, ho trasformato la luce in volume. sono ancora nel mio vecchio banco di scuola: sovrappongo pagine bianche fino a formarne un blocco.E’ il senso stesso del progettare che è qui protagonista, anzi dell’inizio del progetto, il momento più emozionante, “il sabato del villaggio” della creazione quando si pregusta nella sua rotondità la futura realizzazione.Infine, l’internazionale Claudio Silvestrin che fa della luce la chiave di volta delle sue creazioni architettoniche senza tempo, che conducono per mano il pubblico in un viaggio indimenticabile attraverso il visibile e l’invisibile con strutture architettoniche altamente innovative ma al contempo intrise a fondo di arte e storia.Quello che salta agli occhi subito nell’opera di Silvestrin è l’estremo rispetto della luce cioè quella capacità di sublimazione della stessa nei pochi, essenziali elementi che compongono le sue installazioni, che utilizzano la tecnologia – la video installazione “Io no!” con i suoi 111 angeli, protettori delle cose naturali e sensibili – unita all’utilizzo della luce naturale sprigionata da candele in un hortus conclusus del XXI secolo.Ed è infatti il rumore del silenzio che qui rende viva la luce, una luce che mai diventa dolorosa e chiassosa ma che invece spezza il ritmo, come una pausa di 4/4 nella frastornante sinfonia di suoni fuori da lì, nella strada vicina, nella piazza più in là, nella città in generale, donandoci un pensiero caldo e raccolto che si mantiene saldo nella mente, rassicurandoci, quando ce lo ritroviamo sempre, al lume di un candela.Un’architettura completa dunque, armonia di arti e scienze, di nuovo e antico, essenza mai apparenza che aiuta a inserirci negli ambienti con quel rispetto, quasi sacrale, dei templi tibetani.Artisti molto diversi tra loro sia nella tecnica che nella poetica ma che, attraverso le opere realizzate appositamente per questa mostra collettiva, trovano un equilibrio affascinante e seducente offrendoci grande energia ed equilibrio per consentirci, uomini moderni e frenetici, di incantarci un attimo – proprio come fanno i bambini davanti al fuoco - e riappropriaci del nostro tempo personale e riscoprire emozioni ancestrali, dimenticate e sopite nei nostri animi, attraverso LA LUCE…inizio del mondo, fonte di vita.Homo Lucens – spazio, colore, mente, cuore in costruzioni di luce è anche l’avvio a una nuova stagione per la Galleria Bongiovanni che, attraverso l’anima della sua giovane titolare e curatrice Raimonda Z. Bongiovanni, supportata da un team tutto al femminile, si pone sul panorama nazionale e internazionale come punto di riferimento per la valorizzazione del contemporaneo, attraverso proposte di grande impatto che ci conducono verso un mondo in rapida evoluzione e dai forti e stridenti cambiamenti.Simona PinelliEstate 2008Francesco Gallo
catalogo Grafiche MDM S.p.A., Forlì, febbraio 2007
Grelo, nel cuore stesso dell’informale pittorico, genera un rosario di opere la cui consistenza fa da forza di attrazione ad una sontuosa fascinosità della materia, ad un suo mostrarsi con impudicizia e con immediatezza, ma anche con levigatezza e formalità. Nel senso che queste opere posseggono una valenza complessa, innestata nella pastosità stessa dell’essere pittorico, che si presenta come riconoscimento del carattere fondante di una tecnica nei confronti di un flatus mentis che altrimenti rimarrebbe come pura possibilità.
Grelo rompe una forza di costrizione che viene dall’informale storico e dal suo contrapporsi al formale realistico, cogliendo trasversalmente i contributi positivi e vivificanti che da esso vengono, per trasbordarli nella sua attualità, che coglie le essenze del nostro tempo tanto quanto i rimandi della memoria e della rimozione. Dall’informale italiano e da quello europeo gli vengono le suggestioni dell’espressionismo astratto, tradotto in termini di classicità trasgressiva e dirompente, ma consapevole della sua missione che gli viene dall’avere dei maggiori a cui fare riferimento, per fare dell’originalità una originalità ricca e non una figlia casuale e accessoria. Grelo a volte immette elementi vagamente figurali, spesso elementi materici estrinseci, costringendo così il suo lavoro ad una continua prova sperimentale, in cui niente è negato ma tutto è percorso con la disponibilità ad essere accolto. Nel mezzo c’è una profonda valenza architetturale, che sprigiona un senso di libertà, fatto di capacità di cogliere l’astratto come liberazione metafisica della concretezza delle sue fenomenicità accessorie.
Francesco Gallo
catalogo Energia Contemporanea GRELO, Edizioni d'Arte Coiné, Forlì, ottobre 2004Germana Riccioli
L’opera di Grelo occupa uno spazio al confine tra terra e cielo, senza appartenere a nessuno dei due campi. Infatti l’orizzonte non compare mai, situato ad un livello inferiore o superiore, non percepibile. L’abilità del pittore consiste nel catturare lo sguardo dell’osservatore riuscendo a stabilire un rapporto così forte di scambio per mezzo del quale il quadro, o meglio quanto il quadro contiene a fatica, si ancora all’asse d’osservazione rimanendovi come appeso in equilibrio.
Gli oggetti, le nature morte, i fiori, i paesaggi si disancorano dal contesto, che porterebbe in sè il calo nel concreto, per estraniarsi sino ad attingere all’astrazione.
Il colore in questo è strumento insostituibile. Il colore di Grelo ha effetto ipnotico, non rimane sul piano della tela, ma vi galleggia sopra. La liquidità che egli cita in qualche nominazione d’opera è una sostanza quasi tattile che trasforma la materia in senso di fluidità a tre dimensioni.
Nella costruzione dell’opera il pittore non agisce utilizzando il cavalletto e quindi collocandosi assialmente e frontalmente alla tela, ma dall’alto verso il basso, con l’opera a terra e lui che l’aggredisce da sopra. Il risultato di simile aggressione da più lati è il reale senso di omnidirezionalità del dipinto che, anche privilegiando un senso di lettura, continua a presentare una potenzialità espressiva pluridirezionale.
Con la tecnica originale degli smalti colorati Grelo dipinge manovrando la materia come fosse liquida quasi dipingesse “in fondo al pozzo” -come egli dice- e dando ordine agli strati di acqua perché mandino riflessi alterni della volta celeste che vi si specchia.
La dualità cartesiana separatrice del corpo (la materia) e l’anima (il mistero dei contenuti poetici) è qui totalmente superata. La qualità sensibile delle forme, dei colori, del segno comunicano la verità del quadro come contenuto animato. Soffia, da questi dipinti un impulso vitale come in una lettura animista del creato ove ogni cosa, ogni essenza, ogni coagulo dell’essere, stesse emanando forza, energia, luce, spinta esplosiva. Gli oggetti delle nature morte non trasmettono senso della loro forma, ma della loro essenza; i cachi non sono nella loro sferica rotondità contenuta dalla buccia generosa, ma nella fluida gommosità della loro polpa liquida. I paesaggi non sono nella giacitura dei piani e nello sfondo del cielo, ma sono campi gravitazionali ove le tensioni dello spazio scorrono gravitate o repulse dalla discontinuità degli andamenti.
Glauco Gresleri da catalogo edito da Editrice Compositori, Bologna, agosto 2001