monumenti alla shoah

Descrizione

Molti sono i monumenti dedicati alle vittime dell’olocausto, in molti paesi dell’Europa ma anche al di fuori.

Tra questi vi è una serie di scarpe in ferro abbandonate sulle rive del Danubio: poste sulla banchina della sponda del fiume sul lato di Pest, ricorda il massacro di cittadini ebrei compiuto dai miliziani del Partito delle Croci Frecciate durante la Seconda Guerra Mondiale. Sparare agli ebrei sul Danubio era conveniente, perché la corrente portava via i corpi. Spesso gli assassini costringevano le loro vittime a togliersi le scarpe prima di sparare, perché erano una merce preziosa da vendere sul mercato nero.

Un altro è l’albero della vita: un salice piangente di metallo posto nel cortile della Sinagoga Dohany di Budapest, luogo in cui durante l’inverno tra il 1944 e il 1945 si rifugiarono più di 20.000 ebrei per sfuggire alle deportazioni.

Fu costruito in memoria di Raùl Wallenberg, che salvò molti ebrei dalle persecuzioni naziste. Su ogni foglia di questo salice piangente, vi è inciso il nome di un ebreo vittima dell’olocausto.

E ancora, il memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa, nel quartiere Mitte di Berlino, composto da un campo di 2.711 stele in calcestruzzo colorate di grigio scuro, organizzate secondo una griglia ortogonale, tutte larghe 2,375 m e lunghe 95 cm ma di altezza variabile tra 0,2 e 4 m. Dalla vista esterna appaiono tutte di altezze simili ma, poggiando su di un fondo variamente inclinato, le più basse lungo il perimetro esterno, "fagocitano" gradualmente il visitatore che si addentra fra esse. Le stele sono infatti realizzate per disorientare e l'intero complesso intende rappresentare un sistema teoricamente ordinato, che fa perdere il contatto con la ragione umana in un'angosciante solitudine.

Definizioni tratte da “wikipedia”

Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa

È un monumento dedicato ai 6 milioni di ebrei europei uccisi dai nazisti e dai loro complici tra il 1933 e il 1945. Il Memoriale, anche conosciuto come Memoriale dell’Olocausto o Memoriale della Shoah, occupa un’area di 1,9 ettari ed è composto da 2711 steli. Ogni stele ha un’altezza e un’inclinazione diversa e rappresenta la storia unica ed individuale di ognuna delle vittime del nazismo. Si tratta di un memoriale molto speciale perché serve proprio per ricordare ai berlinesi e ai visitatori il più grande crimine commesso dallo stato tedesco e, allo stesso tempo, per mantenerne viva la memoria storica. Un’atrocità resa possibile anche a causa della complicità di una parte importante della società tedesca e di altre nazioni europee.

Yad Vashem

è l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme, istituito per «documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah preservando la memoria di ognuna delle vittime ma soprattutto persone.

L'opera raffigura delle scarpe poste sul ciglio della banchina della sponda del Danubio sul lato di Pest e ricorda un massacro di cittadini ebrei compiuto dai miliziani del Partito delle Croci Frecciate durante la seconda guerra mondiale. Sparare agli ebrei sul Danubio era conveniente, perché il fiume portava via i corpi. Spesso gli assassini costringevano le loro vittime a togliersi le scarpe prima di sparare, perché erano una merce preziosa durante la seconda guerra mondiale, da vendere al mercato nero.

Salice piangente

Nel cortile della sinagoga di Budapest c’è questo grande salice piangente di metallo, sembra assomigliare al candelabro ebreo, da dove partono i rami carichi di foglie dove su ogni foglia vi è il nome di alcuni ebrei deceduti durante la Seconda Guerra Mondiale.