Falterona, la culla dell'Arno
Domenica 01 Settembre
Domenica 01 Settembre
Gentili Escursionisti,
il 1 Settembre 2024, dopo la breve sosta estiva, il GEB propone un’escursione sul Monte Falterona nello splendido scenario del Parco Nazionale delle foreste Casentinesi, Falterona e Campigna.
Il ritrovo è al parcheggio della scuola elementare di Castelnuovo Berardenga in Via delle Crete Senesi alle ore 7.15 7,00, la partenza alle 7.30 7,15 (a causa di una corsa ciclistica a Stia abbiamo anticipato la partenza di 15 minuti per evitare di trovare le strade bloccate. Gli orari sono quelli evidenziati in giallo, si raccomanda la massima puntualità, i ritardatari non verranno aspettati)
Attraverso Arezzo e il Casentino giungeremo a Stia dove proseguiremo in direzione Forlì salendo al Passo della Calla e da qui prenderemo un bivio a sinistra in direzione Burraia Fangacci.
Dopo circa 4 km incontreremo sulla destra un ampio parcheggio attrezzato anche per la sosta dei camper, qui lasceremo le auto e inizieremo la nostra escursione alle 9.30 circa.
La partenza si trova a quota 1480 m quindi la salita sul Monte Falco comporta un dislivello di circa 170 m per circa 2 km di lunghezza; dalla vetta è necessario lasciare il crinale appenninico e quindi il sentiero GEA e seguire a sinistra le indicazioni per il Monte Falterona; dal Monte Falco si scende ad una selletta posta a circa 50 metri più in basso per poi risalire al Monte Falterona dopo altri 2 km di cammino; questo primo tratto ha quindi una lunghezza complessiva di circa 4 km.
Dal Falterona si scende lungo una fitta foresta per raggiungere le sorgenti dell’Arno in una località detta convenzionalmente Capo d’Arno che si trova a quota 1380 m dove una lapide riporta i seguenti versi del sommo poeta Dante Alighieri tratti dal Canto XIV del Purgatorio "Ed io: per mezza Toscana si spazia un fiumicel che nasce in Falterona e cento miglia di corso nol sazia".
Dopo un breve saliscendi si raggiunge da Capo d’Arno il lago degli Idoli dove è stata rinvenuta una grandissima quantità di reperti Etruschi; il lago fu addirittura prosciugato a metà ottocento per eseguire gli scavi di ricerca e solo di recente è stato nuovamente riempito.
Dal Lago degli Idoli, dove è presente un bivacco ed è gradevole una sosta, inizia una dolce risalita verso il Falterona e da qui percorreremo a ritroso il crinale fatto all’andata fino alla vetta del Monte Falco.
Sulla vetta del Monte Falco, dopo aver percorso circa 10 km dalla partenza, è consigliabile la sosta più lunga dove può essere consumato il pranzo al sacco.
Dal Monte Falco, non rientreremo direttamente al parcheggio di Fangacci seguendo il sentiero dell’andata ma percorreremo il sentiero GEA scendendo lungo un dolce crinale verso il Passo di Piancancelli (1512 m).
Da qui lasceremo la GEA (che prosegue verso il Passo del Muraglione) e percorreremo la strada provinciale proveniente dal Castagno di Andrea; lungo il percorso troveremo il Rifugio la Capanna dove è possibile eseguire una ulteriore sosta di ristoro prima di raggiungere il vicino parcheggio di Fangacci da dove è iniziata l’escursione.
L'escursione è gratuita e riservata ai soli tesserati FIE. Non è prevista l'attivazione di polizze temporanee
Abbiamo ormai imparato la procedura per il tesseramento Elettronico F.I.E. che dovrà essere fatto con un congruo anticipo rispetto alla data dell'escursione.
Riportiamo i passaggi fondamentali:
1. accedere al sito del Gruppo Escursionisti Berardenga e cliccare su "Associarsi"
(dal telefono cliccare sulle tre righe orizzontali in alto a sinistra)
2. accedere al “Form Tesseramento On Line” (raggiungibile anche cliccando sul seguente link)
3. riempire il form di iscrizione in ogni campo
4. effettuare il bonifico della quota sul conto corrente dell’associazione, che ha il seguente IBAN IT62Z0103071800000000522892, con causale "Tesseramento 2024 - Socio ...."
5. inviare la ricevuta del bonifico per posta elettronica all'indirizzo info.g...@gmail.com con oggetto “Tesseramento 2024 – Socio ...”
Sarà nostra cura attivare la tessera F.I.E per l'escursione, dopo il riscontro del pagamento della quota tramite bonifico bancario.
Ad insindacabile giudizio del coordinatore il percorso potrà essere variato o l’escursione annullata in base ad eventuali condizioni meteo avverse o per altre esigenze dettate dalla sicurezza.
A presto Camminando.
Il Gruppo Comunicazione
Scheda tecnica dell'escursione
Percorso per Escursionisti Esperti
Intera giornata con Pranzo al sacco
Anello di 13 km
Dislivello+/- 700 m
Scorta di acqua (almeno 2 litri) spuntino e pranzo al sacco
Fondo a tratti sconnesso e molto ripido, sono necessarie scarpe da trekking con suola scolpita
Coordinatori Tecnici:
AE Mauro Guerrini cell 338 8716015
Il quale comunicherà sul posto la squadra di accompagnamento. Tutti gli A.E. presenti saranno comunque a disposizione
Prenotazioni
E' necessario prenotarsi all'escursione entro Sabato 31 Agosto collegandosi al seguente form:
Ritrovo e costi:
Il ritrovo è fissato a:
Castelnuovo Berardenga ore 7:15 7,00 presso la Casina dell'acqua al parcheggio delle scuole elementari, in via delle Crete Senesi partenza 7.30 7,15 puntuali
Rigomagno Stazione ore 7:30 7,15, partenza ore 7:15 7,30
Parcheggio Fangacci ore 9:30 (link Google Maps)
(a causa di una corsa ciclistica a Stia abbiamo anticipato la partenza di 15 minuti per evitare di trovare le strade bloccate. Gli orari sono quelli evidenziati in giallo, si raccomanda la massima puntualità, i ritardatari non verranno aspettati)
Il viaggio sarà effettuato con la formula del car sharing, il cui costo è di euro 30,00 a vettura, da suddividere tra i membri dell'equipaggio.
L'escursione è gratuita per i tesserati FIE. In questa escursione non è prevista la stipula di polizza giornaliera
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni
Attrezzatura
Scarponi da trekking alti
Calze di ricambio
Kit per la pioggia
Crema solare (attenzione ai deodoranti e profumi troppo odorosi i quali attirano gli insetti)
Cappello parasole
Spuntino energetico
Acqua in abbondanza (2 litri)
Pranzo al sacco
Alle persone con scarpe da ginnastica o calzature ritenute non idonee sarà inibita la partecipazione in gruppo.
Raccomandazioni particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc)
In questa escursione sarà presente il nostro defibrillatore portatile
Cenni sulla sicurezza
Pur essendo un sentiero ombroso e piacevole con il senso di protezione che fornisce la foresta, non scordiamoci mai che siamo in appennino e quindi in piena montagna dove è necessario prestare sempre la massima attenzione.
E' importante non superare mai l’accompagnatore in testa al gruppo e segnalare la necessità di eseguire una sosta in modo che l’accompagnatore in coda attenda il rientro nel gruppo dell’escursionista.
Non vi sono strade importanti da attraversare se non dal parcheggio all’imbocco del sentiero e un breve tratto da percorrere dal rifugio La Capanna al parcheggio al ritorno; si raccomanda di seguire comunque sempre le indicazioni degli accompagnatori.
Per concludere vorremmo dire che i soci FIE fanno della natura e nel rispetto dell’ambiente il proprio stile di vita, ma è comunque opportuno ricordare che siamo in un Parco Nazionale dove il mancato rispetto delle regole può comportare severe sanzioni.
Raccomandiamo pertanto a tutti i soci la massima attenzione al rispetto dell’ambiente, della flora e della fauna comportandoci da ospiti.
Note
Cenni storici
Ogni civiltà antica aveva nei suoi fiumi i propri capisaldi non solo geografici ma anche mistici e religiosi e non vi è alcun dubbio che per quella Etrusca i fiumi erano l’Arno e il Tevere.
Il nome Falterona deriva probabilmente dall’Etrusco “Falt Runa” che significa “Trono degli Dei”, e che la montagna fosse un luogo sacro e di culto lo dimostrano i numerosi reperti rinvenuti nel vicino lago degli Idoli, si tratta perlopiù di statuette in bronzo non solo di origine Etrusca ma anche Greco-Ellenistica e Romana.
Significativo è il fatto che questi reperti non sono stati rinvenuti sulla vetta della montagna ma leggermente più in basso nei pressi delle sorgenti dell’Arno a testimonianza della sacralità con cui la civiltà Etrusca venerava il fiume.
Gran parte di questi oggetti raffigura parti anatomiche umane e si identifica nella categoria degli ex voto ma sono state trovate anche statuette raffiguranti animali a simboleggiare sacrifici.
Gli scavi sono iniziati a partire dal 1838 e i reperti furono donati al Granduca Leopoldo II di Lorena che purtroppo a sua volta li donò a molte case regnanti europee, per questo motivo gran parte di questo tesoro archeologico si trova oggi a Parigi al Louvre, a Londra al British Museum fino a San Pietroburgo all’Ermitage; ma una bella collezione può essere comunque ammirata nel locale museo archeologico del Casentino di Stia.
Cenni geografici
Dal punto di vista geografico il Monte Falterona con i suoi 1654 metri è la seconda vetta dell’appennino Tosco Romagnolo che convenzionalmente inizia a nord al passo della Futa (al confine con l’appennino tosco emiliano) e termina a sud al passo di Bocca Trabaria (al confine con l’appennino Umbro Marchigiano).
La cima più alta di questo settore appenninico è il Monte Falco, che con i suoi 1658 m. supera di poco il Falterona che è alto 1654 m.
Il Monte Falco si trova esattamente sul crinale appenninico mentre il Monte Falterona si trova sul crinale del Pratomagno a circa 1 km. di distanza dal Monte Falco; le due montagne affiancate e divise da una piccola sella costituiscono il medesimo massiccio.
Climaticamente siamo in presenza di una montagna medio alta con estati fresche ed inverni caratterizzati spesso da abbondanti precipitazioni nevose anche sotto forma di bufere data l’esposizione ai freddi venti orientali.
Queste caratteristiche, accompagnate dalla protezione che offre la fitta foresta, rendono il Monte Falterona meta di escursioni in tutto il periodo dell’anno compreso l’Inverno con l’utilizzo delle racchette da neve, le cosiddette ciaspole.
Un cenno particolare merita la fauna di questo splendido parco nazionale; sono presenti in gran quantità caprioli, cervi, daini e cinghiali ma l’animale che più di tutto rappresenta queste foreste non vi è dubbio che il lupo; sono stati censiti nel parco una quantità di branchi la cui densità non ha riscontro in nessuna parte di Europa.
Ciò è dovuto a diversi fattori, la conformazione del territorio, la foresta che in molti punti diventa veramente impenetrabile e soprattutto la grande quantità di prede.