origine foto https://www.bellaumbria.net/it/natura-e-ambiente/isola-polvese-al-lago-trasimeno
L'isola è parte integrante del Parco Regionale del Trasimeno e costituisce un vero e proprio parco scientifico-didattico di grande valore naturalistico. Inoltre, numerosi sono i monumenti e i reperti ospitati dall'isola, a testimonianza del fatto che fu abitata fin da epoche antichissime.
Finito il pranzo per chi vorrà, tornando verso il parcheggio delle auto, c’è la possibilità o di vedere la lavorazione della canna palustre presso il Sig. Orlando Zoppitelli (gratuita), o di visitare l’oasi naturalistica La Valle, che è un importante tappa di sosta e di nidificazione delle principali rotte migratorie di uccelli che provengono dal Nord Europa (costo € 4,00).
Complessivamente la lunghezza di tutto il percorso sarà di circa 8,6 km.
Per partecipare all'escursione è necessaria la prenotazione entro sabato 10 giugno collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana ma chi intende pranzare al ristorante dovrà prenotarsi entro venerdì 9 giugno alle ore 12:00 per comunicare il numero al ristorante.
Ritrovo alle ore 7,30 per partenza da Siena al Parcheggio 2 Ponti (di fronte al Penny Market)
Ritrovo alle ore 7,45 per chi parte da Castelnuovo Berardenga alla casetta dell’Acqua (Via crete Senesi) per partenza per alle ore 7,55.
Arrivo al parcheggio adiacente il molo d’imbarco via Antonio Alicata San Feliciano, dal Raccordo Perugia-Bettolle attraverso l’uscita Torricella per le ore 9,00.
Costi per l’escursione:
€ 18,00 ad equipaggio per chi parte da Siena
€ 12,00 ad equipaggio per chi parte da Castelnuovo Berardenga
€ 12,00 per traghetto per isola A/R (se si superano le 20 persone, avremo uno sconto del 10%)
€ 22,00 per pranzo di pesce al risorante "Il Ristoro" che comprende:
Bis di Primi (taglierini al ragu di persico-Ravioli di pesce di lago con persico e fagiolina)
Bis di secondi (Spiedino di persico di lago alla griglia- fritto misto persico, agone, polpettine di tinca)
insalata mista
sorbetto al limone
acqua, vino e caffè
Comunicare eventuali allergie o altro
Naturalmente si è liberi di non aderire e pranzare al sacco
L'escursione è gratuita per i soci FIE. Agli ospiti, correttamente equipaggiati, sarà stipulata una polizza temporanea al costo di 5,00 euro.
Ad insindacabile giudizio del coordinatore il percorso potrà essere variato o l’escursione annullata in base ad eventuali cambiamenti del fondo dei sentieri o per esigenze dettate dalla sicurezza.
A presto camminando
Il Gruppo Comunicazione
Percorso classificato "E" Escursionisti
Mezza giornata con pranzo facoltativo al Ristorante "Il Ristoro"
8,6 km
dislivello di 258 m minimo, 313 massimo
acqua almeno 2 l + spuntino
necessari scarponcini con suola scolpita, cappello parasole e crema protettiva
Prenotazione
Per partecipare alla passeggiata è necessario prenotarsi entro sabato 10 Giugno collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana ma chi intende rimanere a pranzo al Ristorante deve prenotarsi entro venerdì 9 Giugno alle ore 12:00
Ritrovo e costi
Il ritrovo è previsto:
alle ore 7,30 al parcheggio di fronte al Penny Market in loc. Siena Due ponti
alle ore 7:45 presso il parcheggio delle Scuole di Castelnuovo Berardenga - partenza ore 7:55
in questi 2 ritrovi, verranno composti gli equipaggi. Il costo del viaggio andata e ritorno da suddividere tra i componenti è di 18,00 € da Siena,12,00 € da Castelnuovo.
Arrivo al parcheggio adiacente il molo d’imbarco via Antonio Alicata San Feliciano, dal Raccordo Perugia-Bettolle attraverso l’uscita Torricella per le ore 9,00
L'escursione è gratuita per i soci FIE, Agli ospiti, correttamente equipaggiati, sarà stipulata una polizza temporanea al costo di 5,00 euro
€ 12,00 per traghetto per isola A/R
€ 22,00 per pranzo di pesce al risorante "Il Ristoro" che comprende:
Bis di Primi (taglierini al ragu di persico-Ravioli di pesce di lago con persico e fagiolina)
Bis di secondi (Spiedino di persico di lago alla griglia- fritto misto persico, agone, polpettine di tinca)
insalata mista
sorbetto al limone
acqua, vino e caffè
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni
Attrezzatura
Fondo sconnesso a tratti scivoloso con pietre smosse e fango, sono dunque obbligatori scarponcini con suola ben scolpita, cappello parasole e crema protettivaChi indosserà scarpe da ginnastica non potrà partecipare all'escursione.Raccomandazioni Particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc).
In questa escursione sarà presente il nostro defibrillatore portatile
Note storiche
(da https://www.provincia.perugia.it/aree-tematiche/patrimonio/isola-polvese)
Territorio
È di particolare interesse dal punto di vista naturalistico per la presenza, a sud-est, di una vasta zona umida con canneti che danno rifugio a varie specie di uccelli ed anfibi.
Alberi e arbusti ornamentali sono presenti in corrispondenza dei prati dell’approdo, mentre siepi di rosmarino e melograno caratterizzano i sentieri interni dell’isola.
Nella zona a nord si trovano: la Lecceta di San Leonardo un bosco di circa 11 ettari, composto prevalentemente da lecci ad alto fusto, roverelle, ornielli, alaterni e un sottobosco dove prevalgono il viburno, l'alloro, il pungitopo e il ligustro.
All’interno un esteso oliveto di 34 ettari circa 6000 piante di diverse varietà con imponenti alberi secolari alcuni esemplari superiore ai 500 anni, da cui viene ricavato un ottimo olio extravergine biologico
Gli ambienti naturali ospitano una ricca fauna di invertebrati, soprattutto insetti.
Tra i vertebrati è presente la volpe, la faina, la lepre, la nutria e una grande varietà di uccelli, soprattutto quelli legati all’ambiente umido e ripariale come svassi, folaghe, aironi e germani.
La storia d'Isola Polvese
L'Isola Polvese fu frequentata dagli Etruschi e abitata poi dai Romani, che vi lasciarono alcune importanti testimonianze architettoniche come l'Opus reticolatum visibile difronte alla Chiesa di San Giuliano, una delle 6 chiese edificate presenti a quell’epoca (per approfondimenti www.iluoghidelsilenzio.it/isolapolvese)
Nel Medioevo gli abitanti dichiararono la sottomissione al potente Comune di Perugia, si diede inizio alla costruzione del Castello di difesa a protezione del borgo,
Sull’Isola furono presenti l’Ordine dei Domenicani e quello Benedettino degli Olivetani.
Dal 1840 al 1973 divenne proprietà di privati che la utilizzarono prevalentemente come riserva di caccia.
L’origine del nome è incerto. È interessante ricordare quello mitologico: la leggenda dell’amore tra la ninfa Agilla, abitante del lago, e il principe Trasimeno figlio del re etrusco Tirreno.
Vuole il racconto che entrambi giacciano sul fondo del lago ed abbiano per cuscino (pulvinar) la più bella delle isole del Lago.
Esistono altre ipotesi etimologiche come la provenienza dal latino pulvis (polvere) con riferimento alla bruma che spesso circonda il Lago, o da pauvese uno scudo medievale usato dalle milizie di cui ricorda un po’ la forma, oppure più semplicemente da polvento antica locuzione avverbiale che indica un luogo protetto dal vento.
Non esiste una storia completa dell’Isola, dobbiamo accontentarci delle sparse notizie ecclesiastiche e civili legate alla vita di Perugia protettrice dell’Isola, ed è proprio l’atto di sottomissione del 1139 il primo e completo documento storico di riferimento.
Quel “Campo di Maggio” del 1139 nella Piazza di San Lorenzo in Perugia, tredici rappresentanti della Polvese legano indissolubilmente la storia dell’Isola a quella di Perugia dichiarando di sottomettersi alla città ed al popolo di Perugia rappresentati dai consoli.
La testimonianza più importante è scolpita tra le statue che delimitano le facce della vasca superiore della duecentesca Fontana Maggiore di Perugia, dove troviamo accanto ad Augusta Perusia, la statua di Domina lacus che raffigura il territorio lacustre attraverso l’immagine di una donna con in grembo una cornucopia dalla quale escono i pesci; il tutto sta a simboleggiare il nutrimento ottenuto dai pesci donati dalla ninfa del lago Trasimeno.
Il Lago Trasimeno viene anche illustrato in una preziosa cartografia commissionata da Cesare Borgia e disegnata dalla sapiente mano di Leonardo Da Vinci tra il 1502 e il 1503.
La funzione idrografica della mappa, disegnata a volo d’uccello, è ben evidenziata in un foglio di studio (Windsor, RL, 12277) in cui Leonardo rileva un canale in secca, già emissario del Trasimeno verso la Val di Chiana, annotando che fu chiuso dal signore di Perugia Andrea Fortebraccio. Fortebraccio chiuse l’emissario riaprendo nel contempo l’antico emissario a sud del Trasimeno, occluso in un breve tratto percorso in galleria, che fin dall’epoca romana permetteva di far defluire le acque del lago verso il Tevere.
Un primo documento che attesta la presenza della struttura nell’Isola Polvese risale al 1014 in un privilegio concesso all’Abbazia di Farneta in Val di Chiana dall’Imperatore Enrico II, nel 1163 un diploma ne conferma la dipendenza dall’Imperatore Federico Barbarossa.
Nel 1184 Ugo, abate del Monastero benedettino di San Gennaro di Campoleone in provincia di Arezzo, cedendo alla città di Perugia Castiglione del Lago con tutti i suoi possessi, compresa l’Isola Polvese, obbliga gli abitanti di Castiglione a fornire il Monastero di una Chiesa, di un orto e di una vigna.
Nel 1238 la Chiesa di San Secondo, in una bolla di Gregorio IX, viene ricordata come Pieve appartenente agli Olivetani.
La giurisdizione del possesso del Monastero fu più volte contesa tra l’Abbazia di Farneta e i rettori nominati dal Vescovo di Perugia, disputa che si risolse solo nel 1399 allorchè Bonifacio IX riconobbe i diritti al rettore Angelo di Lorenzo.
Dapprima benedettina, come ricordato, passò sotto la sfera dei Monaci Olivetani quando questi fondarono un Monastero a Monte Morcino di Perugia ed ebbero la guida del Collegio della Sapienza Vecchia; probabilmente i Monaci Olivetani entrarono a San Secondo nel 1404.
Dal 1482 San Secondo assunse il titolo di Monastero, acquisendo così un’autonomia gestionale e prerogative di carattere economico che ne accrebbero ben presto i possedimenti e la ricchezza. Nel seicento il Monastero possedeva quasi la metà dell’isola e ciò provocò un certo decremento della popolazione isolana costretta a migrare in altre località.
Questa situazione non dura a lungo, il progressivo impaludamento del lago Trasimeno e la diffusione della malaria costrinsero Papa Gregorio XV a trasferire la comunità di San Secondo nel Monastero perugino di Sant’Antonio, tranne uno che rimase per la cura delle anime.
Dalla guerra di Castro (1641) ai Conti Baldeschi
Gli abitanti del lago Trasimeno e delle sue isole vivono le fasi più cruente della guerra di Castro.
Le cause che davano origine a questa guerra vanno ricercate nell’astio tra le famiglie Farnese e Barberini. La guerra interessò la Romagna, la Toscana, l’Umbria e il Lazio.
Questa situazione portò gravi danni all’economia dell’Isola, in quanto la distruzione delle truppe Fiorentine fu violenta anche contro le attrezzature e barche della pesca, unica fonte di reddito e di sostentamento, mentre Perugia era alleata dei Barberini.
Si verificò un forte calo demografico, l’Isola Polvese aveva perduto il ruolo di luogo sicuro conservato per tanti secoli e, per ragioni anche di grande precarietà economica, si assisteva ad un crescente abbandono da parte dei suoi abitanti.
La vita sulla Polvese stentava a riprendersi, prima della guerra contava oltre 300 abitanti, e il censimento pontificio del 1656 rivela l’abbandono dell’Isola che ormai contava appena 15 famiglie (circa 89 persone).
Successivamente l’Isola è diventata proprietà privata: nel 1772 dai Conti Baldeschi che ottengono la licenza esclusiva di caccia sull’Isola, cosicché per gli isolani rimasti 80 persone circa viene meno un‘altra fonte di reddito derivante dalla cattura della selvaggina.
Nel 1823, Papa Gregorio XVI soppresse gli ordini religiosi mettendone in vendita i beni.
Nel 1833 tutti i terreni e gli immobili vennero acquistati dal Conte Pianciani di Spoleto che divenne l’unico proprietario, rimise l’Isola in coltivazione affittandola a coloni e vi fece costruire la fagianaia.
Nel 1893, l’Isola fu acquistata dal perugino Comm. Ferdinando Cesaroni
nel 1901 abitava l’Isola un solo elettore amministrativo, successivamente nel 1939 fu acquistata dal Comm. Biagio Biagiotti che vi costruì la sua residenza di caccia e sistemò le strade e le case del Borgo.
Nel 1959 la proprietà passò al Conte milanese Giannino Citterio, che fece realizzare dall’architetto Tomaso Buzzi, la Villa padronale ricavata dalla ristrutturazione della casa di caccia del Biagiotti e affidò all'architetto paesaggista Pietro Porcinai (Fiesole, 20 dicembre 1910 – Firenze, 9 giugno 1986) la sistemazione delle aree verdi adiacenti alla Villa e la realizzazione di una piscina con giardino acquatico.
Nel 1973 fu acquistata dalla Provincia di Perugia ed è destinata a Parco Scientifico Didattico nell’ambito del Parco Regionale del LagoTrasimeno.