Domenica 2 aprile il GEB vi porterà in giro sulla Montagnola, in posti a dir poco meravigliosi.
Partiremo da Ancaiano, piccolo borgo nel comune di Sovicille, ci dirigeremo in direzione della villa di Cetinale, costruita nel 1676 dall'architetto Carlo Fontana, allievo del Bernini, per celebrare l'elezione al soglio pontificio di Fabio Chigi, con il nome di Alessandro VII. Purtroppo la Villa non è visitabile, essendo privata, ma vedremo dal cancello il suo bellissimo giardino. Proseguiremo quindi con una dolce salita in direzione del castello di Celsa, edificato all'inizio del 1200, poi abbellito ed ampliato da Baldassare Peruzzi, nel 1500, per la famiglia dei Celsi; passò nel 1600 alla famiglia senese De Vecchi e, per via femminile, all'attuale proprietaria Livia Aldobrandini Pediconi.
Il luogo viene messo a disposizione anche per matrimoni ed eventi vari.
Lasceremo poi il castello per visitare un luogo molto particolare, ma questa sarà la sorpresa del tragitto. Un piccolo suggerimento: è un "giallo di Siena".
Continueremo fino ad incontrare la Pieve di Pernina, chiesa risalente all'anno 1000, attualmente luogo di ritiro per gruppi scolastici. Qui faremo sosta per pranzo a sacco nello splendido prato adiacente alla chiesa.
Ci dirigeremo poi verso il Romitorio di Cetinale che dall'alto domina i giardini della villa. Si tratta di un edificio, una volta abitato da 12 monaci, che dovevano celebrare messa e fare opera di carità per il signore della villa di Cetinale. Da qui parte la Scala Santa, lunga ben 600 metri, con oltre 300 scalini in pietra. Il percorso termina costeggiando il retro della villa con i suoi meravigliosi giardini.
Il punto di ritrovo è previsto:
Per le 8:00 al parcheggio delle scuole per chi parte da Castelnuovo Berdenga
Per le 08:15 presso il parcheggio di Tigotà in Massetana Romana per chi parte da Siena
In entrambi i punti di ritrovo verranno composti gli equipaggi per dirigerci verso Ancaiano (link Google Maps) dove giungeremo per le ore 09:00 e da dove alle ore 09:15 inizierà l'escursione. Il termine dell'escursione è previsto per le ore 12:30-13:00, mentre il rientro alle auto è previsto per le ore 15:30, dopo il pranzo al sacco.
Per la partecipazione all'escursione è necessario prenotarsi collegandosi al seguente link Prenota percorso della settimana entro Sabato 1 Aprile .
L'escursione è gratuita per i soci FIE, mentre agli ospiti verrà stipulata una polizza temporanea al costo di 5,00 Euro
Abbiamo ormai imparato la procedura per il tesseramento Elettronico F.I.E. che dovrà essere fatto con un congruo anticipo rispetto alla data dell'escursione.
Riportiamo i passaggi fondamentali:
1. accedere al sito del Gruppo Escursionisti Berardenga e cliccare su "Associarsi"
(dal telefono cliccare sulle tre righe orizzontali in alto a sinistra)
2. accedere al “Form Tesseramento On Line” (raggiungibile anche cliccando sul presente link)
3. riempire il form di iscrizione in ogni campo
4. effettuare il bonifico della quota sul conto corrente dell’associazione, che ha il seguente IBAN IT62Z0103071800000000522892, con causale ;Tesseramento 2023 - Socio ........
5. inviare la ricevuta del bonifico per posta elettronica all'indirizzo info.gebsiena@gmail.com con oggetto “Tesseramento 2023 – Socio ...”
Sarà nostra cura attivare la tessera FIE per l'escursione, dopo il riscontro del pagamento della quota tramite bonifico bancario.
Ad insindacabile giudizio del coordinatore il percorso potrà essere variato o l’escursione annullata in base ad eventuali condizioni meteo avverse o per altre esigenze dettate dalla sicurezza.
A presto camminando
Il Gruppo Comunicazione
Percorso escursionistico "E"
Mezza giornata con pranzo al sacco
Anello di 11 km
Dislivello positivo e negativo di 320 m
Abbondante scorta di acqua (almeno 1,5 l), spuntino e pranzo al sacco
necessari scarponcini con suola scolpita
bastoncini consigliati
cappello parasole
crema soalre
Prenotazione
Per partecipare alla passeggiata è necessario prenotarsi collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana. entro sabato 1 aprile
Ritrovo e costi
Ritrovo alle ore 8:00 nel parcheggio delle Scuole, presso la casina dell'acqua per chi parte da Castelnuovo Berardenga
Alle ore 08:15 presso il parcheggio di Tigotà in Massetana Romana per chi parte da Siena
in entrambi i punti di ritrovo verranno composti gli equipaggi per dirigerci verso Ancaiano (link Google Maps) dove alle 9:15 inizierà l'escursione che avrà una durata di circa 3 ore e 30 comprensivo di soste
Ritorno alle auto previsto per le ore 15.30 dopo il pranzo al sacco.
L’escursione è gratuita per i soci FIE. Agli ospiti sarà stipulata una polizza giornaliera al costo di 5,00 euro.
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni
Attrezzatura
Raccomandazioni Particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc).
In questa escursione sarà presente il nostro defibrillatore portatile
Cenni storici
Ancaiano
Il villaggio presenta molte costruzioni con interessanti elementi di epoca medievale, tra cui in particolare una torre sbassata in pietra con base a scarpa e finestre ad arco. Esso è ricordato per la prima volta in un documento del 959. Nel secolo XIII faceva parte del territorio senese ed era sede di un piccolo comune, che nel 1366 fu unito al comune di Sovicille. Il 15 gennaio 1480 vi nacque il celebre architetto Baldassarre Peruzzi. Nel 1554 cercò di resistere alle truppe spagnole che assediavano Siena, ma dovette arrendersi dopo un cannoneggiamento e molti dei suoi abitanti vennero uccisi. La sua chiesa attuale, intitolata a S. Bartolomeo, fu costruita nel 1660, come attestato dalla lapide sul portale della facciata, per volontà del pontefice Alessandro VII (della famiglia dei Chigi, proprietari della vicina villa di Cetinale), in sostituzione della chiesa più antica ricordata fin dal XIII secolo come suffraganea della pieve di S. Giusto a Balli. Le sue forme sono rinascimentali ed alcuni hanno ritenuto che il progetto fosse ispirato a precedenti disegni di Baldassarre Peruzzi. Ha una pianta a croce latina ed è provvista di un’unica navata terminante con un abside semicircolare a transetto sporgente. La sua copertura, attuata con una volta a botte, è impostata su una cornice di ispirazione dorica. Nel luogo di incontro di nave e transetto si alza una cupola emisferica con lanterna, protetta esternamente da un tamburo cilindrico. La facciata è caratterizzata da lesene angolari in pietra che sostengono una cornice, dove triglifi in pietra si alternano a parti in cotto, sulla quale poggia un timpano in pietra (https://www.niceplaces.it/siena/ancaiano)
Villa di Cetinale.
Nascosta tra le colline, dove un tempo sorgeva un antico accampamento etrusco, si trova un'imponente villa color crema, una segreta e misteriosa residenza: Villa Cetinale. Circondata dagli splendidi borghi medievali delle colline toscane che caratterizzano il territorio, l'abitazione si trova a Sovicille, in provincia di Siena, dove si respirano profumi ammalianti e si gustano prelibatezze gastronomiche. Innamorarsi di questo luogo è facile: l'immenso giardino di querce, cipressi e alberi da frutto, la struttura dallo stile barocco e le opere di alcuni dei più grandi artisti del XVII secolo, sono un incantevole insieme che rende questa dimora così speciale. La villa, costruita in stile barocco romano tra il 1676 e il 1678, fu progettata dall'architetto Carlo Fontana e costruita per volere del cardinale Flavio Chigi per Papa Alessandro VII
(https://www.harpersbazaar.com/it/lifestyle/viaggi/a38130628/villa-centinale-succession-dove-si-trova/)
Romitorio di Cetinale
Dall'alto domina i giardini della villa. Si tratta di un edificio, una volta abitato da 12 monaci, che dovevano celebrare messa e fare opera di carità, per il signore della villa di Cetinale. Da qui parte la Scala Santa, lunga ben 600 metri, con oltre 300 scalini in pietra.
Pieve di Pernina
Raggiungere la pieve romanica di Pernina sa un po’ di pellegrinaggio dovendo percorrere, volendo anche a piedi, strade bianche tra verdi boschi di lecci. La posizione è piena di fascino così com’è in un’ampia radura erbosa, il grande cipresso che svetta a sinistra e l’alto campanile a destra.
Documentata nel 1078 la pieve, detta di Santa Maria, oggi di San Giovanni Battista a Pernina viene attribuita dalla tradizione alla contessa Matilde, ma anche alla contessa Ava dei Lombardi o di Montemaggio, spesso confuse nel patrimonio delle leggende popolari per le loro opere pie, sebbene l’una operasse a distanza di un secolo dall’altra.
Oggi possiamo ammirarla nel suo recuperato aspetto romanico, opera di un restauro restitutivo degli anni ‘50 del secolo scorso, dopo vari rimaneggiamenti subiti.
In conci di calcare, ha tre navate e una sola abside e un quadrato campanile, di 22 metri circa, separato dal corpo principale della chiesa, la cui parte sovrastante fu aggiunta in epoca più tarda e i cui caratteri risultano tipici del XII secolo. Nel penultimo piano un elegante gioco di lesene, che sostengono vari archetti pensili, ingentilisce le bifore che vi si aprono.
All’interno le tre navate sono separate da archi su pilastri cruciformi bicromi dei quali alcuni presentano i capitelli decorati con disegni geometrici di vortici e di nastri.
È da qui che proviene, conservata oggi nel Museo di Colle di val d’Elsa, la tavola trecentesca di Luca di Tommè, una Madonna con Bambino (https://tuttatoscana.net/itinerari-2/pieve-di-pernina-sulla-montagnola-senese/)
Castello di Celsa
Appartiene da circa quattro secoli alla famiglia dell’attuale proprietaria. Dal 1612 la proprietà si è spesso trasmessa per via femminile dalla famiglia de Vecchi, nobile famiglia senese, alla famiglia fiorentina degli Antinori, agli Aldobrandini, romani; l’ attuale proprietaria è Livia Aldobrandini Pediconi.
Il Castello di Celsa si erge lungo la via secondaria della Via Francigena che da Colle Val d’Elsa porta a Siena e domina il panorama che si estende da Siena sino al Monte Amiata.
Il nucleo originale risale al XIII secolo, ma fu nel XVI secolo che la famiglia senese dei Celsi volle rinnovare ed abbellire il castello per opera dell’architetto Baldassarre Peruzzi, del cui intervento è testimonianza la splendida cappella circolare e il muro di terrazzamento ornato con nicchie parallelo al viale d’ accesso. Dopo essere stata devastata dalle truppe imperiali nella metà del Cinquecento, nel 1612 passò alla famiglia senese dei de Vecchi.
Sul finire dell’Ottocento Maria Antinori Aldobrandini, figlia di Giulia De Vecchi e nonna dell’attuale proprietaria, incaricò l’Architetto Mariani di effettuare un’ulteriore trasformazione del castello, sopraelevando la torre est e coronandola di merli, fino a portare l’edificio alla sua forma attuale (https://www.castellodicelsa.com/il-castello/)