EVENTO ANNULLATO PER NEVE
Domenica 22 Gennaio il GEB si sposta nel comune di Gaiole, nello splendido territorio del nostro Chianti per godere di splendidi e rigogliosi panorami e per visitare piccole Pievi dalla lunga storia.
Nella nostra passeggiata incontreremo piccoli, splendidi borghi quali Ama, Casenove di Ama con l'oratorio dei Pianigiani, passando per San Giusto in Salcio con la sua splendida Pieve, il Castello di San Polo in Rosso per ritornare a Poggio San Polo.
Come in una fiaba la storia si dipanerà davanti ai nostri occhi in queste piccole chiese che vantano un glorioso e lungo passato.
Si tratta di escursione ad anello di mezza giornata con una lunghezza di 11 km partendo dal parcheggio delle ex scuole di Poggio San Polo. Al termine dell'escursione, previsto per le ore 13:00, sarà possibile pranzare presso l'Agriturismo di Poggio San Polo, con il seguente menù al prezzo di € 25,00:
- Antipasti toscani
- Pasta porri e salsiccia
- Pasta al ragù di cinghiale
- Cantucci con vin santo
- Vino e acqua compresi nel menù
Prenotazione obbligatoria per il pranzo entro e non oltre le 21 di venerdì 20 gennaio.
il ritrovo è previsto per le ore 08:45 presso il parcheggio ex-scuole di Poggio San Polo, link google maps con partenza alle 09.00.
Per partecipare alla passeggiata è necessario prenotarsi entro sabato 21 Gennaio alle ore 18:00, collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana.
L'escursione è gratuita per i soci FIE. Abbiamo ormai imparato la procedura per il tesseramento Elettronico F.I.E. che dovrà essere fatto con un congruo anticipo rispetto alla data dell'escursione.
Riportiamo i passaggi fondamentali:
1. accedere al sito del Gruppo Escursionisti Berardenga e cliccare su "Associarsi"
(dal telefono cliccare sulle tre righe orizzontali in alto a sinistra)
2. accedere al “Form Tesseramento On Line” (raggiungibile anche cliccando sul seguente link)
3. riempire il form di iscrizione in ogni campo
4. effettuare il bonifico della quota sul conto corrente dell’associazione, che ha il seguente IBAN IT62Z0103071800000000522892, con causale "Tesseramento 2023 - Socio ...."
5. inviare la ricevuta del bonifico per posta elettronica all'indirizzo info.gebsiena@gmail.com con oggetto “Tesseramento 2023 – Socio ...”
Sarà nostra cura attivare la tessera F.I.E per l'escursione, dopo il riscontro del pagamento della quota tramite bonifico bancario.
Ai non tesserati, o ai tesserati in ritardo, attiveremo la consueta polizza temporanea, al costo di 5 euro.
Ad insindacabile giudizio del coordinatore il percorso potrà essere variato o l’escursione annullata in base ad eventuali condizioni meteo avverse o per altre esigenze dettate dalla sicurezza.
A presto Camminando.
Il Gruppo Comunicazione
411 m di dislivello minimo
531 m dislivello massimo
Prenotazione
Per partecipare alla passeggiata è necessario prenotarsi entro sabato 21 Gennaio alle ore 18:00, collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana. Prenotazione obbligatoria per il pranzo entro e non oltre le 18 di venerdì 20 gennaio.
Ritrovo e costi
il ritrovo è previsto o presso il parcheggio delle scuole di Castelnuovo Berardenga alle ore 08:00 o alle ore 08:45 presso il parcheggio ex-scuole di Poggio San Polo link Google Maps
Rientro alle auto previsto per le ore 13:00
Pranzo facoltativo presso Agriturismo Poggio San Polo .
L'escursione è gratuita per i soci FIE. (Tessere con data emissione antecedente l'escursione) Per gli ospiti sarà attivata una polizza temporanea al costo di 5,00 euro
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni
Attrezzatura
Raccomandazioni Particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc).
In questa escursione sarà presente il nostro defibrillatore portatile
Note storiche e culturali
La Pieve di San Giusto in Salcio è citata più volte nella carte dell’abbazia di Coltibuono risalenti al XI secolo. In seguito viene citata in una bolla di Pasquale II indirizzata al vescovo Giovanni da Fiesole e datata 11 marzo 1103 con la quale questa pieve venne confermata al vescovo la pertinenza.
La chiesa ebbe un patrimonio ricco tanto che spesso venne data in commenda ad importanti personaggi quali un arcivescovo di Pisa e a vari canonici delle famiglie dei Buondelmonti e degli Alamanni .
Tutto il complesso è stato oggetto di un radicale restauro effettuato tra il 1926 e il 1929.
La Pieve di San Polo in Rosso fu possedimento dei Firidolfi da Montegrossi, ai quali probabilmente si deve la sistemazione romanico-gotica e appartenne ai discendenti di Diotisalvi, figlio di Drudolo della famiglia dei Ricasoli. Nel 1200 essa ebbe la funzione di fortilizio, a causa della sua posizione sulla linea difensiva fiorentina del Chianti e divenne un insediamento fortificato, con inserimento in una cinta muraria quadrangolare, intervallato da torri. Anche la sua facciata ebbe le mura rialzate e abside fu usata come torre.
La pieve si presenta con un carattere romanico-gotico. La facciata ha un’apertura ad occhio.
L’interno ha tre navate spartite da pilastri, un'abside semicircolare e volte ogivali a crociera del XIV
secolo, che hanno sostituito le capriate di legno, crollate nell'assedio del 1351.
La Cappellina
Altrimenti detta oratorio dei Pianigiani si trova a Casanova di Ama, nel comune di Gaiole in Chianti. Questo oratorio è una cappella stradale del Quattrocento, situato nel punto di incontro di tre strade dirette rispettivamente a Radda in Chianti, a Lecchi ed a Casanova di Ama.
L’edificio è di piccole dimensioni ed è ad aula unica. In origine era preceduto da un portico che in seguito venne inglobato nella struttura . Esternamente appare dimesso vista la mancanza di qualsiasi forma di arredo architettonico.
L’interno è di notevole interesse e presenta tutta una serie di affreschi contenuti entro una finta architettura..Sulle pareti dell’Oratorio si trovano molte iscrizioni cinquecentesche lasciate dai viandanti
Nel Quattrocento e nel Cinquecento le cappelle stradali erano molto diffuse perché servivano a definire lo spazio sacrale della parrocchia, delimitandone i confini e molto spesso ospitavano i viandanti nel momento del bisogno. Dal XVIII secolo le cappelle stradali subirono trasformazioni: alcune lasciarono ilposto a piccoli tabernacoli, altre furono ampliate o ricostruite, divenendo piccole chiese, usate poi come oratori.