Domenica 6 Novembre andremo alla ricerca di un castello magico in mezzo al fitto bosco di cerri e lecci dell'alta Val di Merse.
Si parte dal paese di Brenna dal parcheggio del ristorante "Il vecchio Tinaio" costeggiando per un buon tratto il corso del fiume Merse fino alla grande steccaia da cui si diparte la grande gora, ancora in funzione, che alimentava il complesso dei Mulini del Merse: grande opera di ingegneria idraulica realizzata dai Monaci dell’Abbazia di Torri; per un lungo tratto fiume Merse e gora corrono paralleli a quote differenti.
Proseguendo oltre la steccaia si giunge al torrente Ricausa proveniente dalle alture di Spannocchia. L’andamento torrentizio forma cascatelle e tomboli di acque che scorrono freschissime sotto una vegetazione ombrosa in leggero pendio.
Le acque del torrente alimentavano il Molino ancora visibile con le due macine, i sotterranei, i carcerai e il grande bottaccio: la vista del molino immerso nella foresta rappresenta uno spettacolo di grande suggestione.
Dal molino di Ricausa si sale in fretta senza sforzo eccessivo al grande Castiglion Balzetti (Castiglion che Dio sol sa) immerso con la sua possente struttura nel verde intenso di colline boscose. La posizione del castello, la sua denominazione e la sua mole evocano vicende e scenari medievali assolutamente uniche e difficilmente percepibili altrove.
Dal Castello si ritorna in prossimità del Fiume Merse con un sentiero in lieve pendio immerso in dolci declivi boscosi esposti a meridione e ricchi di rigogliosa macchia mediterranea.
Nonostante questo autunno stranamente caldo si potrà inoltre godere delle magnifiche sfumature del foliage tipico di questa stagione.
Al termine dell'escursione, intorno alle ore 13:00, sarà possibile pranzare insieme presso il Ristorante "Le Logge" a Rosia al presso di € 22,00 con il seguente menù
antipasto
primo
dolce
bevande incluse
Il punto di ritrovo e di partenza è previsto alle ore 08:00 presso le scuole elementari di Castelnuovo Berardenga per chi parte da Castelnuovo e alle ore 08:15 presso il parcheggio di Tigotà in Massetana Romana per chi parte da Siena. La partenza dell'escursione è fissata per le ore 9:00 da Brenna al parcheggio del Ristorante "Il vecchio Tinaio" dopo le operazioni di accoglienza e la sottoscrizione delle polizze giornaliere
L'escursione è gratuita per i soci FIE. Per gli ospiti sarà attivata una polizza temporanea al costo di 5,00 euro
Per partecipare alla passeggiata è necessario prenotarsi entro sabato 5 Novembre alle ore 18:00, collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana.
L'escursione è gratuita per i soci FIE mentre per i non soci sarà attivata la polizza temporanea al costo di 5,00 euro; per accelerare le operazioni di accoglienza, è necessario accedere al form di prenotazione e lasciare il proprio codice fiscale.
Ad insindacabile giudizio del coordinatore il percorso potrà essere variato o l’escursione annullata in base ad eventuali condizioni meteo avverse o per altre esigenze dettate dalla sicurezza.
A presto Camminando.
Il Gruppo Comunicazione
200 m di dislivello
Prenotazione
Per partecipare alla passeggiata è necessario prenotarsi entro sabato 5 Novembre alle ore 18:00, collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana
Ritrovo e costi
Il punto di ritrovo e di partenza è previsto alle ore 08:00 presso le scuole elementari di Castelnuovo Berardenga per chi parte da Castelnuovo.
alle ore 08:15 presso il parcheggio di Tigotà in Massetana Romana per chi parte da Siena.
La partenza dell'escursione è fissata per le ore 9:00 da Brenna al Parcheggio del Ristorante "Il vecchio Tinaio" dopo le operazioni di accoglienza e la sottoscrizione delle polizze giornaliere
L'escursione è gratuita per i soci FIE. Per gli ospiti sarà attivata una polizza temporanea al costo di 5,00 euro
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni
Attrezzatura
Raccomandazioni Particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc).
In questa escursione sarà presente il nostro defibrillatore portatile
Notizie storiche e culturali.
I ruderi di Castiglion Balzetti (comunemente conosciuto come "Castiglion che Dio sol sa", appellativo che descrive perfettamente il luogo in cui sorge: selvaggio, isolato, lontano da strade, vie di comunicazione e luoghi abitati) sono da identificarsi con il "Castellione Bencetti" citato per la prima volta negli statuti Senesi nel 1262. Tale denominazione deriva, con molta probabilità, dalla famiglia aristocratica che ebbe signoria su questo territorio. Sul castello ci sono pochissime fonti storiche disponibili, alla fine del duecento era sotto la giurisdizione senese, come riportato in una condanna ricevuta per non aver inviato fanti al servizio del comune.
Da un altro documento del 1271 emerge però che Siena non inviava un proprio rettore al castello, riconoscendo così una certa autonomia politica e giurisdizionale ai signori locali. Già all'epoca questi dovevano essere i Saracini, potente famiglia senese che nel 1318 risulta comunque proprietaria della fortezza, di molte delle terre circostanti e di un mulino ubicato non lontano, sul fiume Merse. Sia da queste poche notizie sia dalla tipologia delle murature originarie superstiti si può desumere che l'edificazione del castello sia avvenuta in epoca relativamente tarda, in relazione a gli altri incastellamenti del territorio, cioè nel corso del '200.
Sul luogo sono presenti ruderi imponenti, il nucleo centrale della fortificazione è intatto anche grazie a recenti parziali restauri. Il castello è costituito da un grosso mastio rettangolare in pietra, con finestre ad arco romanico (per la maggior parte aperte sul fronte interno) e numerose aperture postume di varie forme riconducibili all'uso abitativo/agrario al quale il maniero fu convertito prima del suo abbandono, ed una bella scalinata esterna in pietra per accedere ai piani superiori. Sono riconoscibili anche due feritoie ai lati della postierla di accesso al piano terreno. Lungo il lato orientale all'antica costruzione del mastio ne è addossata un'altra più recente, che originariamente ospitava la chiesa, e una seconda con quelle che probabilmente erano le stalle.
Una torre di dimensioni ridotte è posta all'angolo di sud-ovest, con all'interno il forno ed il pozzo. Gli edifici sono connessi da una cortina muraria che delimita il cortile, sul lato meridionale si apre la porta principale di accesso, oggi chiusa da un cancello in ferro, con il bell'arco a tutto sesto ed i beccatelli in pietra dell'apparato a sporgere integri. Esternamente, su tutto il fronte sud-ovest, sono ben identificabili i resti di una seconda cinta muraria sviluppata lungo la pendice del rilievo, probabilmente avente funzione di rivellino. A est altre possenti muraglie racchiudono un terrapieno rettangolare al quale si accede da una postierla, usato al tempo come piazza d'armi.