In questa prima domenica di Settembre il GEB propone una bellissima e suggestiva escursione tra la Val d'Ambra e il Valdarno.
La nostra passeggiata partirà dalla cittadina di Mercatale Valdarno in un anello di circa 10 chilometri ed un dislivello positivo di 200 metri.
Visiteremo il borgo di San Leolino e proseguendo il cammino incontreremo l'antichissima Pieve e soprattutto l'omonima Torre di Galatrona tristemente nota, dalla metà del 1400 alla metà del 1600, per aver dato i natali a generazioni di maghi. Grazie alla disponibilità dei volontari che si occupano della sua apertura avremo la possibilità di visitare la torre che sarebbe aperta solo nel pomeriggio. Per questo riteniamo giusto che chi fa la visita dia un'offerta di minimo 1,00 euro.
Il ritrovo è previsto alle ore 8:15 alla Colonna del Grillo (link Google Maps), al parcheggio di fronte al ristorante, per comporre al meglio gli equipaggi. Per chi raggiunge da solo il punto di partenza ci troviamo alle ore 8:45 al parcheggio del cimitero di Mercatale Valdarno (link Google Maps) con partenza per l'escursione alle ore 9:00.
Al rientro dalla passeggiata, previsto per le 13,00, sarà possibile pranzare insieme presso il Ristorante Lo Schicchero al costo di € 25,00 con il seguente menù a base di pesce:
Antipastone di mare
Tris di primi
Vino bianco della casa
Acqua e caffè
Chi è intenzionato di fermarsi a mangiare al ristorante è pregato di prenotarsi entro venerdì 2 settembre alle ore 14:00; per la sola passeggiata è possibile invece prenotarsi fino a sabato sera, collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana.
L'escursione è gratuita per i soci FIE mentre per i non soci sarà attivata la polizza temporanea al costo di 5,00 euro.
Ad insindacabile giudizio del coordinatore il percorso potrà essere variato o l’escursione annullata in base ad eventuali condizioni meteo avverse o per altre esigenze dettate dalla sicurezza.
A presto Camminando.
Il Gruppo Comunicazione
200 m di dislivello
Prenotazione
Chi rimane a pranzo al ristorante Lo Schicchero, dovrà obbligatoriamente prenotarsi entro Venerdì 2 Settembre alle ore 14:00, mentre chi verrà solo a camminare potrà prenotarsi fino a sabato sera, collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana
Ritrovo e costi
Il ritrovo è previsto alle ore 8:15 alla Colonna del Grillo (link Google Maps), al parcheggio di fronte al ristorante, per comporre al meglio gli equipaggi. Per chi raggiunge da solo il punto di partenza il ritrovo è alle 8:45 al parcheggio del cimitero di Mercatale Valdarno (link Google Maps)
L'escursione è gratuita per i soci FIE mentre per i non soci sarà attivata la polizza temporanea al costo di 5,00 euro;
La visita alla Torre di Galatrona è ad offerta libera, con un minimo di 1,00 euro;
Il pranzo ha un costo di € 25,00;
Il costo del viaggio, da condividere tra i componenti l'equipaggio, fino a Mercatale e ritorno è il seguente:
da Castelnuovo Berardenga € 8,00
da Siena € 12,00
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni
Attrezzatura:
Raccomandazioni Particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc).
In questa escursione sarà presente il nostro defibrillatore portatile
Note storiche e culturali.
Mercatale Valdarno
Sorge sull'antico tracciato della via Cassia ed è la fusione di due comunità vicine ma distinte ovvero quella di Santa Reparata a Mercatale e quella di San Biagio alla Torre a Mercatale, che infatti costituivano due parrocchie a se stanti.
Sotto la signoria dei Conti Guidi, intorno al 1208, Mercatale acquistò importanza quando il conte Guido Guerra V, impegnato a creare il Viscontato della Val d'Ambra, ne fece la residenza del podestà come chiesto dai costituenti dello Statuto della Val d'Ambra.
Scelsero Mercatale per la sua posizione geograficamente parallela alla vicina Bucine dove risiedeva il Visconte.
Le diverse sedi dei due poteri, il Podestà, capo del governo ed il Visconte, capo dello Stato, garantiva l'autonomia delle due autorità ed allo stesso tempo la vicinanza logistica.
Inoltre Mercatale era la sede del mercato da cui la Torre di San Biagio e oggi la cittadina prendono il nome e per questo il luogo più frequentato del Viscontado e questo facilitava l'amministrazione della giustizia da parte del Podestà.
Mercatale, a differenza di molti altri castelli vicini, fu risparmiata dal passaggio di eserciti e guerre, tranne nel 1529 quando dovette soccombere alle forze del Principe Filiberto d'Orange, viceré di Napoli, che voleva conquistare Montevarchi e nel 1944 quando la 28ª Brigata dell'Esercito canadese la liberò dai nazi-fascisti per proseguire e liberare anche Montevarchi.
San Leolino
La data di fondazione non è certa. Un documento della fine del Duecento cita il castello dimostrandone già a quel tempo l’esistenza. L’incastellamento sembra sia avvenuto subito dopo il X° secolo e, come altri possedimenti del territorio limitrofo, faceva parte dei possedimenti dei Conti Guidi da Modigliana fino alla metà del secolo XIII°. Per quasi due secoli, come tutti i castelli o le chiese, siano esse Badie o Pievi, si trova coinvolto nelle lotte fra Guelfi e Ghibellini.
La battaglia di Montaperti del 4 settembre 1260 segna la disfatta dei Guelfi ed assicura un periodo di tranquillità alla Val d´Ambra, che in questo momento storico è totalmente in possesso dei Ghibellini e, per loro, delle famiglie comitali legate all’Impero. Nel 1289 si registra un´inversione del fronte. L´11 giugno, dopo la battaglia di Campaldino che vede la disfatta dei Ghibellini, i Guelfi di Firenze si dirigono verso Arezzo, ma non potendola conquistare invadono la Val d´Ambra distruggendo molti castelli, tra i quali quasi certamente San Leolino. Nel 1307 il castello è saccheggiato e bruciato da Messer Guido di Messer Arduino da Viana che alla testa di trecento cavalieri e duemila fanti arriva dalla Lunigiana, mandato dai senesi in soccorso dei fiorentini di cui sono in quel momento alleati, minacciati dalle truppe del legato di papa Clemente V.
Torre di Galatrona
Visibile da buona parte del Valdarno e della Valdambra, la Torre di Galatrona è ciò che resta di uno dei più importanti castelli del territorio. Per la sua posizione strategica si suppone che la collina sia stata sede di insediamenti molto antichi. Alcuni studiosi indicherebbero Galatrona come un toponimo di derivazione etrusca, mentre le tracce murarie a forma ellittica formate da grosse pietre arenarie, posizionate intorno alla torre, indicano la presenza di uno stazionamento etrusco-romano.
Dalla metà del 1400 alla metà del 1600, ha dato i natali a generazioni di maghi. Il capostipite di questa stirpe di maghi fu il famoso Nepo, anche detto 'Il Galatrone', che si definiva cosi: "Discostatevi, uomini da bene, sono Nepo da Galatrona e faccio fare ai diavoli ciò che mi pare e piace”. Non si tratta di leggenda ma di uno stregone realmente vissuto e che operò, con le sue pozioni e la sua preveggenza, sia alla corte di Giovanni de' Medici che di Lorenzo il Magnifico.
Viene descritto come un uomo alto, con barba e carnagione scura, lunghe vesti orientaleggianti, mantello e cappello a punta.
Tale era la fama e la paura che i maghi incutevano a quel tempo che Galatrona fu definita la Città del Diavolo e divenne il simbolo di stregoneria in tutta la Toscana.
La redditizia attività di stregoneria diminuì, fino a scomparire, intorno alla metà del 1600 a causa dell'Inquisizione, che, con i suoi processi e i suoi roghi, la rese troppo pericolosa.
La Torre si innalza dal suolo per circa 27 mt.