Domenica andremo alla scoperta di un territorio che vanta uno dei più grandi retaggi storici e culturali della Toscana e d'Italia.
L'escursione si svolgerà infatti a Chiusi, piccolo scrigno che racchiude bellezze di ogni epoca, a partire naturalmente da quella Etrusca. Chiusi nasce già nell'età del ferro, e l'epoca del suo massimo splendore va dal VII al V secolo AC. Della grandezza di quel periodo ci rimane, oltre alle tombe dipinte e ai corredi funerari, la leggenda del mitico re Porsenna e della sua tomba mai trovata.
Ma Chiusi è tanto altro: i romani trovarono qui un posto florido dove vivere e prosperare, i longobardi ne fecero un avamposto e ricche sono le testimonianze medievali sparse in tutto il paese. Le varie epoche si intrecciano e si sovrappongono in ogni angolo di strada.
Il nostro viaggio inizia alle 9:30 dalla stazione di Chiusi-Chianciano Terme comodamente raggiungibile in auto (c'è un parcheggio ampio e gratuito a pochi minuti dalla stazione) oppure in treno con il regionale 19069 che parte da Siena alle 8:02, passa da Rapolano Terme alle 8:40, da Sinalunga alle 9:00 ed arriva a Chiusi alle 9:27. .
Chi intende avvalersi del treno dovrà procurarsi autonomamente il biglietto.
Da qui inizia un percorso ad anello che prevede la salita a Chiusi città (380 m) dove arriveremo verso le 10,45 dopo aver percorso circa 4 km e 150 m di dislivello.
Sarà possibile visitare il Museo della Cattedrale nel quale sono esposte le meraviglie di una città fino a poco tempo fa sede vescovile e il Labirinto di Porsenna (al costo di € 7 a persona). Con una guida turistica sarà possibile scendere nel Labirinto di Porsenna, antica opera di ingegneria etrusca, passando poi da una cisterna romana per salire infine sulla torre campanaria dalla quale si può godere di uno splendido panorama.
Proseguiremo quindi scendendo verso il lago di Chiusi in un territorio ricco di vegetazione solcato dal passaggio di un antico fiume, il Clanis che ha dato il nome alla Valdichiana e di cui rimane non solo la traccia ma anche uno splendido lago dove si specchiano le dolci colline del luogo.
Raggiungeremo il lago verso le 13,30 dopo aver percorso circa 5 km di cammino in discesa.
Per chi vuole è possibile pranzare dal Ristorante da Gino che ci accoglierà con un menù degustazione dal costo di 25,00 € a persona a base di:
- spaghetti al sugo di pesce;
- persico fritto;
- patatine fritte;
- bevande e caffè inclusi.
Per chi non ama il pesce verrà offerta l'alternativa a base di carne.
Per pranzare al ristorante è necessario essere dotati di Green Pass.
Per consentire al gestore di accoglierci al meglio e per prenotare le visite ai musei è richiesta la prenotazione entro Venerdì 18 Marzo alle ore 14:00 in modo da comunicare il numero dei partecipanti. Chi si prenoterà dopo dovrà provvedere da sé con pranzo al sacco.
Per la camminata sarà possibile prenotarsi, come al solito, entro le ore 14:00 di sabato 19 marzo collegandosi al seguente link: Prenota Percorso della settimana
Dopo pranzo ci avvieremo lungo il sentiero della bonifica fino alla stazione di Chiusi in un percorso interamente pianeggiante che costeggia il torrente Montelungo; dal lago alla stazione sono circa 6 km di cammino.
Raggiungeremo quindi la stazione dove il treno regionale 19090 per Siena partirà alle 18,30, (arrivo a Sinalunga alle 18:58, a Rapolano alle 19:12 e a Siena alle 19:50).
L'intero percorso ha una lunghezza di circa 15 Km e un dislivello positivo di circa 200 m.
È necessario mantenere ancora molto alta l'attenzione al contenimento dei contagi perché il virus, con le sue varianti, è sempre presente e altamente contagioso; per questo vogliamo ricordare brevemente quelle che sono le prescrizioni dettate dalle Linee Guida FIE per la prevenzione della diffusione del virus Covid-19 che consentono di svolgere l'attività in sicurezza: l'evento sarà a numero chiuso per un massimo di 30 partecipanti oltre agli accompagnatori (1 ogni 10 camminatori). Sarà possibile formare più gruppi nell'eventualità del superamento di tale limite.
Durante l'escursione la distanza interpersonale dovrà essere di almeno 2 metri e nelle situazioni che non permettono il mantenimento della distanza di sicurezza si dovrà indossare la mascherina.
Inoltre, in ottemperanza alla circolare del Consiglio federale, fino alla fine dell'emergenza epidemiologica Covid-19, la partecipazione alle attività sociali di gruppo è consentita esclusivamente:
-ai possessori delle certificazioni verdi Covid-19 (Super Green Pass / Green Pass Rafforzato)
-ai minori di anni 12
-agli esentati dall'obbligo di Certificazione Verde Covid-19
Gli accompagnatori provvederanno al controllo delle certificazioni.
Sabato sera sarà inviata una mail di conferma a chi potrà partecipare con allegato il modulo di autocertificazione da compilare e consegnare alla partenza.
Abbiamo ormai imparato la procedura per il tesseramento Elettronico F.I.E. che dovrà essere fatto almeno entro il giovedì antecedente l'escursione in quanto non sarà più possibile tesserarsi al mattino prima della partenza.
Riportiamo i passaggi fondamentali:
1. accedere al sito del Gruppo Escursionisti Berardenga e cliccare su "Associarsi" (dal telefono cliccare sulle tre righe orizzontali in alto a sinistra)
2. accedere al “Form Tesseramento On Line”
3. riempire il form di iscrizione in ogni campo
4. effettuare il bonifico della quota sul conto corrente dell’associazione, che ha il seguente IBAN IT62Z0103071800000000522892, con causale "Tesseramento 2022 - Socio ...."
5. inviare la ricevuta del bonifico per posta elettronica all'indirizzo info.gebsiena@gmail.com con oggetto “Tesseramento 2022 – Socio ...”
Sarà nostra cura attivare la tessera F.I.E per l'escursione, dopo il riscontro del pagamento della quota tramite bonifico bancario.
Ai non tesserati, o ai tesserati in ritardo, attiveremo la consueta polizza temporanea, al costo di 5 euro.
Ad insindacabile giudizio del coordinatore l'escursione potrebbe essere annullata o subire modifiche per ciò che concerne il percorso o gli orari.
A presto Camminando.
Il Gruppo Comunicazione
200 m di dislivello
È obbligatorio prenotarsi entro Venerdì 18 Marzo alle ore 14:00 in modo da comunicare il numero dei partecipanti al pranzo. Chi si prenoterà dopo dovrà provvedere da sé con pranzo al sacco.
Per la camminata sarà possibile prenotarsi, come al solito, entro le ore 14:00 di sabato 19 Marzo collegandosi al seguente link: Prenota Percorso della settimana
Ritrovo e costi
Ore 9:30 presso la stazione ferroviaria di Chiusi
(Le auto potranno essere lasciate al parcheggio ampio e gratuito a pochi minuti dalla stazione)
Partenza dell'escursione entro le ore 9:45
L’escursione è gratuita per i soci F.I.E., agli ospiti correttamente equipaggiati sarà attivata polizza temporanea al costo di 5,00 euro a persona.
Per chi rimane al Ristorante il costo del pranzo è di 25,00 euro
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni e delle linee guida della FIE per la ripresa delle attività sociali (vedi documento)
Attrezzatura
scarponcini con suola ben scolpita, bastoncini secondo le proprie abitudini (comunque consigliati) ed è consigliato un kit per ripararsi dalla pioggia.Raccomandazioni Particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc).
In questa escursione sarà presente il nostro Defibrillatore portatile
Notizie Storiche
SINTESI ESTRATTA DALLA GUIDA A CURA DI ROBERTA CALDESI DEL PROGETTO "IN CAMMINO CON GLI ETRUSCHI"
Chiusi è stata costruita dagli Etruschi, anche se la leggenda la fa risalire al mitico Cluso, figlio del principe dei Lidi, oppure a Telemaco, figlio di Ulisse. Appare comunque già frequentata nell'età del bronzo per la posizione strategica in cui era posta.
Chiusi è stata l'ultima città lucumonica e Porsenna è stato l'ultimo Lucumone della storia degli Etruschi. Fu questa importante personalità aristocratica che dovette dominare la lega dei dodici popoli etruschi nel tentativo di riportare al potere Tarquinio il Superbo, che contribuì alla conquista di Roma in breve tempo, determinando di fatto la fine della dominazione etrusca.
In questo periodo, sul finire del VI secolo a.C., Chiusi visse il suo massimo splendore e ne danno testimonianza alcune tombe come quella della Scimmia e quella del Colle che recano alle pareti dipinti che rappresentano scene che ripropongono spaccati di vita aristocratica.
Istituito nel 1871, il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, in un edificio di stile neoclassico, conserva numerosi reperti di raro pregio, distribuiti sui due piani dell’edificio ed esposti secondo criteri tematici e cronologici. Pregevoli canopi in trono, bronzi laminati, buccheri decorati a cilindretto e a stampo, statue e rilievi in pietra fetida, sarcofagi e urne in alabastro e terracotta sono tra i reperti più importanti; non mancano lussuosi prodotti d’importazione fra cui molti vasi greci dipinti della migliore produzione attica. Fra la statuaria di età romana spicca un ritratto di Augusto, che è considerato una delle più raffinate rappresentazioni dell’imperatore a noi pervenute. Degni di nota sono i ricchi corredi di tombe longobarde, che nel museo completano la ricostruzione della storia antica della città.
Il lago di Chiusi è, insieme a quello di Montepulciano, la traccia lacustre di quello che era un tempo un'ampia palude a sud del Canale Maestro della Chiana su cui fluiscono, grazie al Fossombroni, le acque che avrebbero altrimenti impaludato il territorio. In tutta la Val di Chiana affiorano estesi depositi fluvio-lacustri plio-quaternari, rappresentati principalmente da sabbie, livelli di argille torbose e conglomerati. Una fascia, questa, che rappresenta la naturale continuazione verso sud del Villafranchiano della Valle dell'Arno e si estende fino alla Valle del Tevere.
Attorno al lago ci sono ampi canneti e le sue acque sono ricche di pesci, in particolare il persico reale e le anguille. Una buona parte dell'Oasi è occupata dal bosco ripariale a salici e pioppi, dove è molto diffuso anche il salice cinereo. Vi nidificano nitticore, garzette, aironi rossi e sgarze ciuffetto, che costruiscono i loro nidi sui salici, difesi dall’intrico della vegetazione e dal suolo perennemente allagato. Nel canneto del Rifugio nidificano diverse coppie di basettino e il falco di palude. Il lago di Chiusi è un punto di sosta strategico per la migrazione degli uccelli lungo la dorsale appenninica: in primavera e in autunno vi transitano il falco pescatore, il tarabuso, il tarabusino, il cavaliere d'Italia, la pittima reale, la pettegola e il combattente. In inverno arrivano aironi bianchi maggiori e cenerini, gabbiani comuni, pavoncelle, beccaccini, alzavole, moriglioni, svassi maggiori.
Il Labirinto di Porsenna
Il Labirinto di Porsenna è costituito da una serie di cunicoli sotterranei posti sotto l'abitato antico di Chiusi, in particolare sotto piazza del Duomo, la cattedrale e gli edifici circostanti. Vi si accede dal Museo della cattedrale, con lo stesso biglietto.
Il nome del labirinto deriva dalla descrizione di Plinio il vecchio (che cita Terenzio Varrone) del mausoleo di Porsenna, il leggendario sepolcro del sovrano etrusco protetto, secondo gli storici latini, da un labirinto.
Più probabilmente si tratta del sistema di approvvigionamento idrico, scavato dagli etruschi in epoca arcaica, ed erroneamente definito "Labirinto di Porsenna" dagli archeologi che negli anni '20 avevano trovato le prime gallerie. Infatti gli studiosi credevano di avere trovato il mausoleo descritto da Plinio.
Il sistema è particolarmente vasto ed ingegnoso, scavato nella duttile pietra arenaria, per una profondità massima di 25 metri circa. Il sistema è composto da un fitta rete di passaggi, larghi in media un metro ed alti da due a cinque metri, talvolta rinforzati da blocchi di pietra. Vi si incontrano cisterne e piccoli bacini per raccogliere l'acqua, sia tramite infiltrazione, che con falde.
Un cunicolo si dirama fino alla cisterna etrusco-romana, chiamata così per la sua epoca (romana) e per il modo in cui è stata costruita (etrusco). È coperta infatti da una doppia volta, sostenuta da un grande pilastro centrale. Risale al I secolo a.C. e sopra di essa, nel XII secolo, venne eretta una torre a difesa, divenuta poi il campanile della cattedrale.
Nei cunicoli, che vennero usati anche come discarica, sono stati fatti vari ritrovamenti, tra i quali spiccano un tratto della cinta muraria ellenistica, romana e medievale (a sud) e, sotto l'abside del duomo, i resti di una lussuosa abitazione privata di epoca imperiale. Il percorso è arricchito dalla presenza di iscrizioni e urne in alabastro, marmo o travertino, databili tra la fine del IV e l'inizio del III secolo a.C.
Porsenna sarebbe stato sepolto con un tesoro favoloso consistente in un carro trainato da quattro cavalli in scultura d'oro, con un sarcofago anch'esso d'oro, ed una chioccia con cinquemila pulcini d'oro. (Wikipedia)