Domenica 13 Marzo il GEB torna a camminare nel comune di Gaiole in Chianti, a Monte Luco la terza cima per altezza del territorio del Chianti senese e fiorentino con i suoi 831 m slm (le prime due sono Monte San Michele - 892 m e Monte Calvo 839 m).
Un territorio molto aspro prevalentemente boscoso ma anche ricco di piccoli insediamenti abitativi in uno spazio molto esteso. Si trovano case sparse, fattorie, piccoli borghi e castelletti, tutti ben conservati a dimostrazione del fatto che chi proviene da questi luoghi di media montagna conserva un attaccamento molto forte alle radici. Infatti nonostante la maggior parte degli abitanti di questi luoghi sia emigrata nei centri limitrofi, è frequente incontrare chi è tornato ad occupare la casa d'infanzia che con dedizione ha ristrutturato.
Questo lo vedremo percorrendo l'anello di Starda, un percorso di circa 10 chilometri che, da Monte Luco, punto di partenza, attraverso il bosco, ci conduce nei pressi della fattoria de L'Aquila e giù fino al Borgo di Starda un luogo veramente incantevole per la quiete, la posizione strategica e la vista che da qui si può godere. Lungo il sentiero si aprono degli scorci di notevole bellezza sul Pratomagno e sul Valdarno superiore.
Da Starda riprenderemo il percorso di ritorno inevitabilmente tutto in salita ma con una pendenza graduale che non affatica particolarmente.
La quota massima del percorso è circa 820 m e la quota minima 530 m. Questo ampio dislivello ci permetterà di osservare la diversità della flora a mano a mano che scenderemo o saliremo di quota.
Al ritorno a Monte Luco verso le 13, chi vuole, può rimanere a pranzo presso il Ristorante La Pineta con un menù fisso, al costo concordato di € 25,00 a persona.
Il Menù è il seguente:
- Antipasto misto
- Tagliatelle al cinghiale
- Pasta salsiccia e funghi
- Arrosto misto
- Patate e Insalata
- Dolce e Caffè
- Acqua e Vino sfuso della fattoria di Fietri
Dato il momento difficile e vista la disponibilità dei proprietari il pranzo è confermato anche nel caso di annullamento dell'escursione per maltempo o altre cause, per non aggiungere ulteriore danno a quelli già patiti dal settore della ristorazione.
È necessario mantenere ancora molto alta l'attenzione al contenimento dei contagi perché il virus, con le sue varianti, è sempre presente e altamente contagioso; per questo vogliamo ricordare brevemente quelle che sono le prescrizioni dettate dalle Linee Guida FIE per la prevenzione della diffusione del virus Covid-19 che consentono di svolgere l'attività in sicurezza: l'evento sarà a numero chiuso per un massimo di 30 partecipanti oltre agli accompagnatori (1 ogni 10 camminatori). Sarà possibile formare più gruppi nell'eventualità del superamento di tale limite.
Durante l'escursione la distanza interpersonale dovrà essere di almeno 2 metri e nelle situazioni che non permettono il mantenimento della distanza di sicurezza si dovrà indossare la mascherina.
Inoltre, in ottemperanza alla circolare del Consiglio federale, fino alla fine dell'emergenza epidemiologica Covid-19, la partecipazione alle attività sociali di gruppo è consentita esclusivamente:
-ai possessori delle certificazioni verdi Covid-19 (Super Green Pass / Green Pass Rafforzato)
-ai minori di anni 12
-agli esentati dall'obbligo di Certificazione Verde Covid-19
Gli accompagnatori provvederanno al controllo delle certificazioni.
È obbligatorio prenotarsi entro Sabato 12 marzo alle ore 12:00, collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana
Sabato sera sarà inviata una mail di conferma a chi potrà partecipare con allegato il modulo di autocertificazione da compilare e consegnare alla partenza.
Abbiamo ormai imparato la procedura per il tesseramento Elettronico F.I.E. che dovrà essere fatto almeno entro il giovedì antecedente l'escursione in quanto non sarà più possibile tesserarsi al mattino prima della partenza.
Riportiamo i passaggi fondamentali:
1. accedere al sito del Gruppo Escursionisti Berardenga e cliccare su "Associarsi" (dal telefono cliccare sulle tre righe orizzontali in alto a sinistra)
2. accedere al “Form Tesseramento On Line”
3. riempire il form di iscrizione in ogni campo
4. effettuare il bonifico della quota sul conto corrente dell’associazione, che ha il seguente IBAN IT62Z0103071800000000522892, con causale "Tesseramento 2022 - Socio ...."
5. inviare la ricevuta del bonifico per posta elettronica all'indirizzo info.gebsiena@gmail.com con oggetto “Tesseramento 2022 – Socio ...”
Sarà nostra cura attivare la tessera F.I.E per l'escursione, dopo il riscontro del pagamento della quota tramite bonifico bancario.
Ai non tesserati, o ai tesserati in ritardo, attiveremo la consueta polizza temporanea, al costo di 5 euro.
Ad insindacabile giudizio del coordinatore l'escursione potrebbe essere annullata o subire modifiche per ciò che concerne il percorso o gli orari.
A presto Camminando.
Il Gruppo Comunicazione
492 m di dislivello
È obbligatorio prenotarsi entro Sabato 12 Marzo alle ore 12:00 tramite il form: Prenota Percorso della settimana
Ritrovo e costi
Ore 8:30 presso il Ristorante La Pineta a Monte Luco Link Google Maps
(Le auto potranno essere lasciate al parcheggio riservato ai clienti del Ristorante La Pineta)
Partenza dell'escursione entro le ore 9:00
L’escursione è gratuita per i soci F.I.E., agli ospiti correttamente equipaggiati sarà attivata polizza temporanea al costo di 5,00 euro a persona.
Per chi rimane al Ristorante il costo del pranzo è di 25,00 euro
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni e delle linee guida della FIE per la ripresa delle attività sociali (vedi documento)
Attrezzatura
scarponcini con suola ben scolpita, bastoncini secondo le proprie abitudini (comunque consigliati) ed è consigliato un kit per ripararsi dalla pioggia.Raccomandazioni Particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc).
In questa escursione sarà presente il nostro Defibrillatore portatile
Notizie Storiche
Il borgo di Starda sorse intorno all'anno 1000, in epoca alto-medievale, fondato con probabilità dai conti Guidi. Situato in posizione strategica lungo la strada che conduce a Montevarchi, nel contado di Arezzo, fu più volte conteso da fiorentini e senesi. (da Wikipedia)
Posto sul fianco settentrionale di Monteluco della Berardenga presso le sorgenti del torrente Vigesimo, detto anche di Caposelvi, fra selve di castagni e naturali pasture. In effetti il toponimo viene dal longobardo “storigard” che significa “recinto di cavalli”. Un toponimo quindi che indica superfici destinate all’allevamento ed al pascolo di bestiame. Il toponimo, se lo uniamo alla dedicazione della chiesa intitolata a San Martino, indica chiaramente l’origine perlomeno longobarda del sito. Starda si trovava sulla direttrice che da Arezzo passava per Montevarchi e Moncioni per arrivare, attraverso la Valdambra, verso Siena. Molti di questi abitati, come la stessa Starda, rimasero piccoli, in parte fortificati, senza però una elevata capacità difensiva, ma importanti come luogo di scambi, come dimostra la sua piazza a forma di cono davanti alle mura, a lato della chiesa, adatta all’esposizione delle merci. Borghi utilizzati soprattutto come luoghi di sosta per quei viaggiatori che dalla valle dell’Arno raggiungevano il mercatale di Gaiole, dove confluivano i vari popoli dei castelli vicini, e poi Siena. E’ proprio per questa sua posizione strategica che Starda non ebbe mai pace e fu a lungo contesa prima tra le famiglie Ghibelline di Arezzo e Firenze, tra la metà del XIII° ed il XIV° secolo, e tra Firenze e Siena in seguito, fino alla definitiva vittoria di Firenze su Siena del 1555. Fu questa infatti una delle ville che possedettero i Conti Guidi, che insieme a quelle di Moncione, di Petraversa e di molte altre vennero ad essi confermate da privilegi concessi da Federico I°,Arrigo VI° e da Federigo II° e che in seguito, dopo la metà del XIII° secolo, passarono prima agli Ubertini e poi ai Tarlati.
La chiesa di San Martino era suffraganea della Pieve di San Giovanni a Petriolo o Galatrona nella Diocesi di Arezzo. Oggi dipende dalla parrocchia di Nusenna, sempre nella Diocesi di Arezzo.
Dopo che la contesa tra Firenze e Siena cessò, il territorio visse un’epoca di degrado e di abbandono perché assunse una minore importanza commerciale rispetto alla zona del Valdarno con Montevarchi. Nel tempo vi fu in questo territorio una concentrazione di proprietà tra due famiglie non nobili ma di fabbri e contadini: i Toti e i Romanelli.
Attualmente il piccolo castello è ancora perfettamente leggibile e ancora notevoli sono le vestigia murarie medioevali suggestivi sono alcuni angoli che si possono vedere compiendo il giro delle vecchie mura. L’edificio di maggior respiro è oggi sede di una fiorente azienda agrituristica.
(da CAI Valdarno superiore)