Domenica 9 Maggio torniamo a percorrere l'Anello Nord della Berardenga, insieme all'AE Alessandro Maggi in un percorso altamente suggestivo che partendo dal capoluogo arriva, attraverso vigneti e uliveti, all'ameno borgo di San Gusmè. Raggiungeremo la tenuta di Arceno ed entreremo in uno dei luoghi più emozionanti del percorso: il maestoso viale di cipressi lungo 1,5 chilometri. Da qui, sul crinale che fa da spartiacque tra Ambra e Ombrone, raggiungeremo di nuovo il paese di Castelnuovo.
Affronteremo per la maggior parte strade bianche e sentieri di bosco per una lunghezza di circa 15 km con un dislivello di 520 m.
Il raduno è fissato per le ore 8.15 presso Piazza Marconi a Castelnuovo Berardenga per partire entro le 8.45. Il rientro è previsto per le ore 13.00.
Ricordiamo brevemente quelle che sono le prescrizioni dettate dalle Linee Guida FIE: l'evento sarà a numero chiuso per un massimo di 15 partecipanti oltre agli accompagnatori (1 ogni 5 camminatori). I soci del Gruppo Escursionisti Berardenga avranno la priorità e la partecipazione ai soci degli altri gruppi FIE sarà consentita solo in caso di posti disponibili.
Durante l'escursione la distanza interpersonale dovrà essere di almeno 2 metri e nelle situazioni che non permettono il mantenimento della distanza di sicurezza si dovrà indossare la mascherina.
Occorre prenotarsi obbligatoriamente entro sabato 8 Maggio alle ore 14:00 collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana
Sabato sera sarà inviata una mail di conferma a chi potrà partecipare con allegato il modulo di autocertificazione da compilare e consegnare alla partenza.
A presto Camminando.
Il Gruppo Comunicazione
Dislivello 520 m
E' necessario prenotarsi all'escursione entro Sabato 8 Maggio alle ore 14:00 tramite il form: Prenota Percorso della settimana
Ritrovo
Il raduno è fissato per le ore 8:15 in Piazza Marconi a Castelnuovo Berardenga per partire entro le 8:45.
Il rientro è previsto per le ore 13:00
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni e delle linee guida della FIE per la ripresa delle attività sociali (vedi documento)
Attrezzatura
Scarponi da trekking con suola scolpita, (alle persone con calzature non idonee sarà inibita la partecipazione in gruppo)
Acqua in abbondanza (1,5 LT) e spuntino ricordando che non è consentita la condivisione di cibo o bevande
mascherina, soluzione/gel disinfettante, sacchetto per smaltimento DPI, Autodichiarazione CoViD19 già compilata
Raccomandazioni Particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc).
In questa escursione sarà presente il nostro Defibrillatore portatile
Felsina
Felsina è la latinizzazione del nome etrusco Velzna (o Felzna). Il significato originario di Velzna non è certo, probabilmente significa "terra fertile" o similare; secondo alcune opinioni è possibile anche che significasse "luogo fortificato".
da ReporterGourmet: Fèlsina si trova a Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena, nel margine sudorientale della zona di produzione del Chianti Classico, tra le ultime propaggini dei monti del Chianti e la parte iniziale della valle dell’Ombrone. Un luogo di origine antichissima che per gli etruschi indicava una stazione di posta e di ospitalità. Sono loro i primi a dotare la terra di Fèlsina di una specifica identità agricola. Più tardi anche i Romani ne riconobbero la natura favorevole confermando Fèlsina come un luogo di ristoro e di incontro ai margini dell’importante Via Antiqua, che collegava Siena con Arezzo.
Nel 1165 è documentata la presenza di primitive strutture ecclesiastiche e poderi tuttora presenti nella tenuta di Fèlsina, che accoglieva i pellegrini in cammino per Roma attraverso la Via Francigena, uno dei principali percorsi materiali e spirituali del Medioevo, con Santiago de Compostela, la Terra Santa e Gerusalemme.
Arceno
Magnifica villa di campagna risalente al XVII° secolo, è caratterizzata da un bellissimo parco romantico progettato nel 1833 dall’architetto Agostino Fantastici e da due viali con doppio filare di cipressi, che si intersecano ortogonalmente indicando scenograficamente l'accesso alla Villa padronale. In questi luoghi furono nascoste e quindi salvate molte opere d’arte della città di Siena nel periodo fascista.