EVENTO ANNULLATO
Il percorso che proponiamo domenica 31 Gennaio è un anello di circa 11 chilometri denominato Anello di Orgiale e Valcortese, un percorso molto panoramico, classificato “E” – Escursionistico – dati gli inevitabili saliscendi impegnativi caratteristici della zona e quindi adatto a chi ha un minimo di allenamento.
La quota minima dell’itinerario è di 250 m slm sotto il castello di Orgiale quando attraversiamo il torrente della Malena Morta e la quota massima è di 416 m slm al Poggio a Rancia, da dove, se la visibilità lo permette, si può ammirare un fantastico affaccio sulla provincia che spazia da Est ad Ovest.
Le località interessate sono quindi il Castello di Orgiale, Valcortese, Calcinaia, Pagliarese, San Vito e Felsina.
Il raduno è fissato per le ore 8:30 in Piazza Marconi a Castelnuovo Berardenga per partire entro le ore 9:00.
Ricordiamo brevemente quelle che ad oggi sono le prescrizioni dettate dalle Linee Guida FIE: l'evento sarà a numero chiuso per un massimo di 15 partecipanti oltre agli accompagnatori (1 ogni 5 camminatori). I soci del Gruppo Escursionisti Berardenga avranno la priorità e la partecipazione ai soci degli altri gruppi FIE sarà consentita solo in caso di posti disponibili.
Durante l'escursione la distanza interpersonale dovrà essere di almeno 2 metri; nelle situazioni che non permettono il mantenimento della distanza di sicurezza si dovrà indossare la mascherina.
Occorre prenotarsi obbligatoriamente entro Sabato 30 gennaio alle ore 14:00 collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana
Sabato sera sarà inviata una mail di conferma a chi potrà partecipare con allegato il modulo di autocertificazione da compilare e consegnare alla partenza.
A presto Camminando.
Il Gruppo Comunicazione
Dislivello 450 m
Quota min. 250
Quota max 416
E' necessario prenotarsi all'escursione entro Sabato 30 gennaio alle ore 14:00 tramite il form: Prenota Percorso della settimana
Ritrovo
Il raduno è fissato per le ore 8:30 in Piazza Marconi a Castelnuovo Berardenga per partire entro le ore 9:00.
Il rientro è previsto entro le ore 13:00
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni e delle linee guida della FIE per la ripresa delle attività sociali (vedi documento)
Attrezzatura
Scarponi da trekking con suola scolpita, (alle persone con calzature non idonee sarà inibita la partecipazione in gruppo)
Acqua in abbondanza (1,5 LT) e spuntino ricordando che non è consentita la condivisione di cibo o bevande
mascherina, soluzione/gel disinfettante, sacchetto per smaltimento DPI, Autodichiarazione CoViD19 già compilata
Raccomandazioni Particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc).
In questa escursione sarà presente il nostro Defibrillatore portatile
(Per notizie più dettagliate si segnala il presente link che vi rimanda alla mappa interattiva contenente i cenni storici delle principali emergenze del territorio)
Castello di Orgiale
Antichissimi documenti accertano la fondazione del Castello di Orgiale nell'anno 840. Posto nelle immediate vicinanze di Castelnuovo Berardenga si erge su una collina, in splendida posizione.
Benché sia stato manomesso nel corso dei secoli, conserva un imponente torrione con basamento a scarpa coronato da archetti. I conti della Berardenga, che erano i proprietari del terreno, fecero un patto con la Repubblica Senese: si fecero costruire dai cittadini un castello con l'accordo che l'avrebbero difeso dai fiorentini. Ma solo sedici anni più tardi, dopo una accesa battaglia, i fiorentini lo distrussero. Oggi è una azienda vitivinicola e una struttura ricettiva di pregio.
Valcortese
da Emanuele Repetti DIZIONARIO GEOGRAFICO FISICO STORICO DELLA TOSCANA: VALCORTESE in Val d'Arbia. Villa dove fu un castelletto che diede il titolo alla chiesa distrutta di S. Egidio nel piviere e popolo di S. Maria a Pacina, Com. Giur. e circa migl. uno a lib. di Castelnuovo Berardenga, Dioc. di Arezzo, Comp. di Siena.
Risiede sopra una collina cretosa, la cui base sulla destra è lambita dal torr. Malena, quasi di fronte al castellare di Orgiale, là dove si dilata alquanto la Valle dell'Arbia per entrare nei campi di Montaperto. Cotesta bicocca di Valcortese, ora casa di campagna, figura nella storia militare ed in quella politica dè suoi dinasti. Infatti il castello di Valcortese fu preso e disfatto dai Fiorentini dopo la vittoria che essi riportarono sopra i Senesi negli anni 1202 e 1207. – Rispetto ai dinasti di Valcortese sono essi rammentati in varie carte dell'Arch. Dipl. Fior. fra quelle appartenute alla Badia di Coltibuono, una delle quali del 12 settembre 1173.
Anco l'Arch. Dipl. San. contiene vari rogiti del secolo XIII relativi ai signori di Valcortese, cui spettavano due fratelli, Ugo e Ranieri, figliuoli del fu Ugo di Valcortese, i quali nel 1244 prestarono giuramento di fedeltà al Comune di Siena, sei anni innanzi che uno di essi, Ranieri, assistesse ad un lodo emanato nel 1252 nella chiesa di Travale.
Finalmente i signori di Valcortese erano feudatari dè CC. Aldobrandeschi di Maremma, siccome risulta da un diploma di Federigo II dato in Messina nel maggio del 1221 a favore del conte Ildebrandino di Soana.
Felsina
Felsina è la latinizzazione del nome etrusco Velzna (o Felzna). Il significato originario di Velzna non è certo, probabilmente significa "terra fertile" o similare; secondo alcune opinioni è possibile anche che significasse "luogo fortificato".
da ReporterGourmet: Fèlsina si trova a Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena, nel margine sudorientale della zona di produzione del Chianti Classico, tra le ultime propaggini dei monti del Chianti e la parte iniziale della valle dell’Ombrone. Un luogo di origine antichissima che per gli etruschi indicava una stazione di posta e di ospitalità. Sono loro i primi a dotare la terra di Fèlsina di una specifica identità agricola. Più tardi anche i Romani ne riconobbero la natura favorevole confermando Fèlsina come un luogo di ristoro e di incontro ai margini dell’importante Via Antiqua, che collegava Siena con Arezzo.
Nel 1165 è documentata la presenza di primitive strutture ecclesiastiche e poderi tuttora presenti nella tenuta di Fèlsina, che accoglieva i pellegrini in cammino per Roma attraverso la Via Francigena, uno dei principali percorsi materiali e spirituali del Medioevo, con Santiago de Compostela, la Terra Santa e Gerusalemme.