Gentili Escursionisti,
Il giorno 9 Giugno il GEB propone un’escursione in un territorio tra i più belli e suggestivi della Toscana, ai margini della nostra Regione nella Tuscia Grossetana: Le vie Cave di Pitigliano e Saturnia.
Ritrovo alle ore 7 alla Casina dell’Acqua (parcheggio Scuole Elementari) di Castelnuovo Berardenga.
Per i senesi il ritrovo è alle 7,30 al parcheggio di Isola d’Arbia in Via della Mercanzia (la strada parallela alla SS2 Cassia).
Arrivo al parcheggio dell’Ospedale di Pitigliano (coordinate Geografiche 42.6354208 N e 11,674446 E ) entro le 9,15- 9,30 partiremo per l’escursione di circa 11 Km che inizierà dal Paese, per poi tornare dopo un giro ad anello.
Finita l’escursione, pranzeremo al sacco in Piazza della Fortezza, la piazza principale di Pitigliano, ove sosteremo all’incirca un ora. Chi lo desidera può fare un mini giro all’interno del suggestivo centro storico.
Il percorso è costituito da frequenti saliscendi, con un dislivello complessivo di circa 600 mt. Per la sua conformazione e clima, (umido/tropicale) è consigliato/raccomandato camminare in fila indiana, facendo attenzione a dove appoggiare i piedi (in alcuni tratti vi sono pietre scivolose). Si tratta di un percorso suggestivo che offre molti spunti interessanti, dalla visita al centro storico (che vedremo a fine itinerario) fino a sprofondare nella terra percorrendo le meravigliose Vie Cave.
Pur trattandosi in apparenza di un percorso relativamente facile è necessario durante l’escursione porre la massima attenzione, sono assolutamente necessarie scarpe da trekking con suola ben scolpita per non scivolare ed è altrettanto fondamentale non superare mai l’accompagnatore di testa data la presenza di numerosi bivi, le Vie Cave sono un reticolo molto articolato e non è difficile perdersi anche per chi è dotato di ottimo orientamento.
Da qui (per chi vuole), si riprende l’auto e dopo circa 25 Km si arriva alle Terme naturali all’aperto di Saturnia per un bagno rilassante e successiva merenda con una spesa di circa 8/10 euro a testa, presso l’area di sosta l’alveare del Pinzi, (dove, sempre per chi vuole, c’è la possibilità di bagni e docce da fare dopo l’immersione alle terme).
Finita la merenda ci saluteremo per il rientro alle nostre case.
Ricordiamo che nel 2019, con l'avvio del tesseramento Elettronico F.I.E. non sarà più possibile tesserarsi al mattino, ma sarà necessario farlo entro il giovedì antecedente l'escursione, compilando il form Tesseramento on line 2019 sarà nostra cura attivare la tessera F.I.E per l'escursione, dopo il riscontro del pagamento della quota tramite bonifico bancario.
Ai non tesserati, o ai tesserati in ritardo, attiveremo la consueta polizza temporanea, al costo di 5 euro.
A presto Camminando
E' necessario tesserarsi entro il giovedì antecedente l'escursione tramite il form:Tesseramento on line 2019
ai non possessori di tessera in corso di validità antecedente la data escursione sarà attivata polizza giornaliera al costo di 5 euro.
E' necessario prenotarsi all'escursione tramite il form: Prenotazione percorso della settimana
Ritrovo e Costi
L'escursione è gratuita per i soci FIE (Tessere con data emissione antecedente l'escursione) agli ospiti sarà attivata polizza giornaliera al costo di 5 euro.
Ritrovo alle ore 7 alla Casina dell’Acqua (parcheggio Scuole Elementari) di Castelnuovo Berardenga
Per i senesi il ritrovo è alle 7,30 al parcheggio di Isola d’Arbia in Via della Mercanzia (la strada parallela alla SS2 Cassia).
Il costo del viaggio andata e ritorno è calcolato in 30 euro da suddividere tra i componenti dell'equipaggio.
Coordinatore Tecnico
A.E.N Daniele Caratelli +39 3331497844
A.E Ilaria Fanali +39 3497852900
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni
Attrezzatura obbligatoria
Scarponi da trekking
Calze di ricambio
Kit per la pioggia
Crema solare
Cappello parasole
Spuntino energetico
Acqua in abbondanza (1,5 LT)
Pranzo al sacco
Alle persone con calzature non idonee sarà inibita la partecipazione in gruppo.
Raccomandazioni Particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc)
In questa escursione sarà presente il nostro defibrillatore portatile.
Per motivi di sicurezza, per le condizioni climatiche o per altri motivi, ad insindacabile giudizio del coordinatore tecnico, la passeggiata potrà essere annullata o subire variazioni per ciò che concerne il percorso o gli orari.
Le Vie Cave
Le Vie Cave, chiamate anche “tagliate”, o Cavoni sono una suggestiva creazione di rete viaria ancora poco conosciuta degli Etruschi.
Questi affascinanti percorsi viari scavati a cielo aperto nelle colline di tufo, non hanno raffronti in altre civiltà del mondo antico, proprio per questo motivo, sono state fatte numerose ipotesi sulla loro reale funzione: canali per convogliare le acque piovane dai pianori alle valli, semplici vie di comunicazione, che collegano vari insediamenti e necropoli nell'area compresa tra Sovana, Sorano e Pitigliano, sviluppandosi prevalentemente in trincea tra ripide pareti rocciose, “a tratti alte oltre i venti metri”, queste caratteristiche costituivano anche un efficace sistema di difesa contro possibili invasori.
In epoca Romana, le Vie Cave entrarono a far parte di un sistema viario che si connetteva al tronco principale della via Clodia, antica strada di collegamento tra Roma e Saturnia, attraverso la città di Tuscania, che si diramava dalla via Cassia in territorio laziale.
Le Vie Cave costituiscono oggi un habitat ideale per varie specie di felci, come lo Scolopendrium Vulgare e l'Adiantum Capillus Veneris, meglio noto come Capelvenere.
Territorio
Il territorio comunale di Pitigliano si estende nella parte occidentale dell' area del tufo. Confina a nord con il comune di Sorano, a sud-est con i comuni Laziali di Farnese, Ischia di Castro, Latera e Valentano dai quali è delimitato dall'estremità settentrionale della Selva del Lamone, a ovest con il comune di Manciano.
La rupe di Pitigliano è circondata su tre lati da altrettanti burroni, pieni di grotte scavate nel tufo; nel fondovalle scorrono i corsi d'acqua Lente, Meleta e Prochio.
Il territorio comunale si eleva a quote collinari che variano tra i 300 e i 663 metri s.l.m.
Il caratteristico centro storico è noto come la piccola Gerusalemme, per la storica presenza di una comunità ebraica, da sempre ben integrata nel contesto sociale, che qui ha la propria sinagoga.
Pitigliano è inserito nella lista dei borghi più belli d'Italia
Storia
Pitigliano era già un luogo frequentato e abitato sin dai tempi degli etruschi, quando qui furono fondati numerosi insediamenti scavati nel tufo e attestati dalla tarda età del Bronzo(XII-XI secolo a.C.). Anche nel luogo dove oggi sorge il paese era situato un centro etrusco, testimoniato dai resti delle mura rinvenuti nel quartiere di Capisotto e poi scomparso tra la fine del VI e gli inizi del IVsecolo a.C..
La prima notizia di Pitigliano appare in una bolla inviata da papa Niccolò IIal preposto della cattedrale di Sovananel 1061, dove viene già indicato come luogo di competenza della famiglia dei conti Aldobrandeschi. Nel 1293 Anastasia, figlia della contessa Margherita Aldobrandeschi, sposò Romano Orsini portando in dote la contea di Sovanae la sede della contea fu trasferita proprio a Pitigliano.
Gli Orsini governarono la Contea di Pitigliano per secoli, difendendole dai continui tentativi di sottomissione da parte di Siena e Orvieto prima, e della Firenze medicea poi.
Fu solo nel 1574 che Niccolò IV Orsini cedette la fortezza ai Medici e nel 1604 Pitigliano fu annessa al granducato di Toscana, ceduta dal conte Gian Antonio Orsini per saldare i propri debiti.
I Medici tuttavia si disinteressarono delle sorti della città, che cadde presto in declino, e soltanto nel 1737, anno in cui il granducato passò ai Lorena, Pitigliano conobbe una lenta ripresa economica e culturale.