Foto archivio GEB
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Gentili Escursionisti,
Domenica 24 Novembre 2024 il GEB propone una escursione al Castello di Sorci in terra di Anghiari. Il Castello risalente al XII secolo, fu la dimora di importanti famiglie dal Duecento al Seicento: dai Tarlati ai Baldaccio fino ai Pichi.
Uno dei proprietari più famosi fu Baldaccio d’Anghiari, capitano di ventura che assunse molto potere nel 1400. Machiavelli lo ricorda con queste parole: “Intra molti altri capi dell'esercito fiorentino era Baldaccio d'Anghiari, uomo in guerra eccellentissimo, perché i quelli tempi non era alcuno i Italia che di virtù di corpo e d'animo lo superassi”. Questa sua crescente fama gli fece trovare la morte a Palazzo Vecchio per ordine dei Medici. Da quel momento si dice che il fantasma di Baldaccio si aggiri nel Castello di Sorci...
Le sue stanze sono state inoltre d’ispirazione per la sceneggiatura del film di Roberto Benigni e Massimo Troisi, “Non ci resta che piangere”, che erano allora ospiti nella villa.
Dal Castello si parte ripercorrendo il tracciato della vecchia Ferrovia Fossato di Vico-Arezzo (Ferrovia Appennino Centrale), che attraversa la zona detta “Volterena”. Questa zona, di terra rossa, è stata abitata sin dalla preistoria. Nel corso del ‘900 varie campagne archeologiche hanno portato alla luce reperti eccezionali. Quelli più famosi sono, i resti di utensili in selce (raschiatoi, frecce, pugnali) alcuni dei quali sono visibili nei musei di Anghiari.
Continuando lungo il tracciato dell’ex ferrovia, distrutta nella seconda guerra mondiale, si incontrano vari caselli e, infine, la stazione di Anghiari, da poco sottoposta a restauro.
Dalla Stazione si risale verso il borgo di Anghiari, accedendo dal lato sud est. Ci si para davanti il lato meridionale delle mura, dove spicca il bastione del Vicario, ultimo ampliamento cinquecentesco delle mura, che fungeva da cannoniera. Subito sotto, Porta Sant’Angelo (o “Portaccia” per gli anghiaresi) da cui i Borghesi (abitanti di Sansepolcro), rubarono il catorcio, in una delle tante sfide di campanile tra i 2 borghi. Federigo Nomi, letterato Anghiarese, ne scrisse un poema eroicomico nel 600 (la “Catorceide”).
La Portaccia e la porta superiore, mostrano bene i 2 anelli di mura costruiti nel XIII e XIV secolo rispettivamente, a testimoniare sia la distruzione e ricostruzione a cui tali mura erano sottoposte, sia l’aumentare dell’importanza strategica di Anghiari, prima sotto i Tarlati di Arezzo, poi sotto i Fiorentini. Salendo si arriva al belvedere da cui è possibile ammirare la valle, tagliata dalla strada trecentesca che congiunge Anghiari con Sansepolcro, costruita dai Tarlati.
Dove la valle spiana, è possibile notare una piccola edicola, a ricordare il punto in cui si svolse, nel 1440, la Battaglia di Anghiari, tra i Fiorentini alleati con il Papa e i milanesi Visconti.
La battaglia è divenuta famosa per l’affresco scomparso che Leonardo da Vinci iniziò ma non completò a Palazzo Vecchio a Firenze. Nella battaglia, dice Machiavelli, non morì che un soldato caduto da cavallo. Di certo, che durò meno di un giorno a favore dei Fiorentini che così impedirono la “colonizzazione delle terre toscane da parte dei Visconti. Ogni 29 Giugno si ricorda la data della battaglia con il Palio della Vittoria, corsa podistica di 1440 m che procede dall’edicola fino alla piazza Baldaccio, quindi lungo la salita.
Proseguendo lungo il belvedere, è possibile notare una biforcazione: sulla destra e sotto l’abside della chiesa di Sant’Agostino, divenuto parte fondamenmtale delle mura difensive Anghiaresi, si snoda il “cammino di ronda”. Sulla sinistra, una galleria porta sino a piazza Mameli dove si apre Palazzo Taglieschi, oggi museo statale, dimora della signoria anghiarese dei Taglieschi il cui maggior esponente, Lorenzo, ci ha trasmesso nel “Codice Taglieschi” molte informazioni sulla vita del tempo.
In adiacenza a Piazza Mameli, si erge la chiesa di Sant’Agostino, che si dice fondata da Ospitalieri di Sant’Antonio e all’interno una pregevole pala d’altare in terracotta policroma di Santi Buglioni, antagonista dei Della Robbia.
Continuando, si giunge fino a Piazza Baldaccio, la piazza principale del paese.
Dall’ingresso della piazza è possibile notare che la strada trecentesca taglia anche il borgo di Anghiari e termina con la quinta costituita dalla chiesa della Croce, costruita nel ‘500 nel punto in cui San francesco piantò una croce a indicare un crocevia di 3 strade.
A salutare chi entra in piazza, la statua di Garibaldi con il motto “O Roma o morte” e l’indice puntato...dalla parte opposta!!
Si ricorda, infine, che piazza Baldaccio è la sede della Scampanata, manifestazione quinquennale dove gli iscritti alla società della Scampanta devono ritrovarsi 3 volte alla settimana in piazza alle 6 di mattina pena un giro sul carretto, scortato dalla banda e bombardato di generi alimentari(farina, uova ecc.).
Dalla piazza si risale attraverso porta San Martino verso piazza Mameli, si sale a destra verso piazza del Comune ove è possibile vedere il Comune di Anghiari e, proseguendo, la scuola media il cui palazzo, il cassero di Anghiari, costituisce il primo nucleo Camaldolese del borgo. Scavi recenti fatti nel Palazzo Comunale hanno scoperto un’antica vasca romana per il mosto, a evidenziare che il popolamento dell’area è molto più antico.
Proseguendo dalla strada del Comune verso Ovest si incontra sulla destra il “Campano”, vecchia torre di guardia riconvertita in campanile e, sulla sinistra, la chiesa di santa Maria delle Grazie o “Propositura”, la chiesa più importante di Anghiari, al cui interno sono presenti una pregevole Ultima Cena del Sogliani e una splendida Deposizione del Puligo, esempio mirabile della maniera, ricordata anche da Giorgio Vasari.
Proseguendo per la salita, si giunge alla piazza del mercatale, oggi Campo dell Fiera, da cui si ha un altro bello scorcio del paese e della Val Tiberina. Proseguendo per via del Crocifissino, si giunge al bivio verso il “Cardo Resort” ove la strada ci conduce nella valle del Sovara, un affluente del Tevere. Di fronte si erge, sulla cima del colle, il castello di Pianettole. Proseguendo, mantenendo la sinistra al bivio, ci si incammina verso il Castello di Sorci. Al primo incrocio, sulla destra, è presente un vecchio mulino di cui è ancora evidente la chiusa (“Molin d’Agnolo”).
Da qui si procede dritti, costeggiando i campi che ci portano sotto il Castello.
Nella locanda del Castello potremo pranzare con menù a base di: Polenta, arrosto misto, contorno, dolce, acqua, vino e caffè al costo di 25 euro.
L'escursione ha un lunghezza di circa 11 Km e dovrebbe concludersi alle ore 13-13:30 .
Per partecipare all'escursione occorre prenotarsi entro Venerdì 22 Novembre per chi viene a pranzo alla locanda del Castello, Sabato 23 per coloro che vengono solo a camminare collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana.
L'escursione è gratuita per i soci FIE mentre per i non soci sarà attivata la polizza temporanea al costo di 5,00 euro;
Abbiamo ormai imparato la procedura per il tesseramento Elettronico F.I.E. che dovrà essere fatto con un congruo anticipo rispetto alla data dell'escursione.
Riportiamo i passaggi fondamentali:
1. accedere al sito del Gruppo Escursionisti Berardenga e cliccare su "Associarsi"
(dal telefono cliccare sulle tre righe orizzontali in alto a sinistra)
2. accedere al “Form Tesseramento On Line” (raggiungibile anche cliccando sul seguente link)
3. riempire il form di iscrizione in ogni campo
4. effettuare il bonifico della quota sul conto corrente dell’associazione, che ha il seguente IBAN IT62Z0103071800000000522892, con causale "Tesseramento 2024 - Socio ...."
5. inviare la ricevuta del bonifico per posta elettronica all'indirizzo info.gebsiena@gmail.com con oggetto “Tesseramento 2024 – Socio ...”
Sarà nostra cura attivare la tessera F.I.E per l'escursione, dopo il riscontro del pagamento della quota tramite bonifico bancario.
Ad insindacabile giudizio del coordinatore il percorso potrà essere variato o l’escursione annullata in base ad eventuali condizioni meteo avverse o per altre esigenze dettate dalla sicurezza.
A presto Camminando.
Il Gruppo Comunicazione
Domenica 24 Novembre
Scheda tecnica dell'escursione
Percorso Escursionistico
Mezza giornata
Anello di 11 km
Dislivello positivo 140 mt
1,5 litri d'acqua e spuntino, pranzo al sacco o presso la locanda del Castello di Sorci
Fondo battuto con strade bianche
Coordinatori Tecnici:
A.E.N Metella Refini cell. 348 5901208
A.E.N Marco Ragni cell. 380 4193505
l quali comunicheranno sul posto la squadra di accompagnamento. Tutti gli A.E. presenti saranno comunque a disposizione.
Prenotazioni
Per partecipare all'escursione occorre prenotarsi entro Venerdì 22 Novembre per chi pranza alla locanda del Castello di Sorci, Sabato 23 per coloro che vengono solo a camminare collegandosi al seguente form:
Ritrovo e costi:
Il punto di ritrovo è fissato:
Siena ore 7:15 Due Ponti Parcheggio di fronte al Penny Market
Castelnuovo Berardenga ore 7:30 al parcheggio delle scuole elementari
Parcheggio locanda Castello di Sorci ore 9:00
rtenza dell'escursione è fissata per le ore 9:15 dopo le operazioni di accoglienza e la stipula delle polizze giornaliere
ll costo A/R in car sharing è di 32 euro ad equipaggio per coloro che partono da Castelnuovo e di 36 euro per chi parte da Siena.
Il costo del pranzo alla Locanda del Castello di Sorci con menù a base di: Polenta, arrosto misto, contorno, dolce, acqua, vino e caffè è di 25 euro.
L'escursione è gratuita per i soci FIE. Per gli ospiti sarà attivata una polizza temporanea al costo di 5,00 euro
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni
Attrezzatura
Scarpe/Scarponi da trekking con suola ben scolpita
Bastoncini secondo le proprie abitudini
Kit per la pioggia
Cappello parasole
Spuntino energetico
Acqua in abbondanza (1,5 litri)
Chi indosserà scarpe da ginnastica o calzature ritenute non idonee sarà inibita la partecipazione in gruppo.
Raccomandazioni particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc)
In questa escursione sarà presente il nostro defibrillatore portatile
Note