L'escursione che proporremo domenica 18 luglio è uno dei primi percorsi tracciati dal nostro gruppo al di fuori del territorio di Castelnuovo Berardenga. L'ultima volta è stata effettuata nel 2015.
Si sviluppa nella zona nord del comune di Rapolano Terme tra boschi di querce, cerri e castagni sino ad arrivare in prossimità del Poggio Capanne che con poco più di 600 mt è il colle più alto del Comune di Rapolano Terme. Si tratta di un territorio completamente disabitato in cui in condizioni normali (non certo con un gruppo) si possono incontrare animali come caprioli, scoiattoli, volpi e soprattutto cinghiali.
L'anello parte dal paese di Armaiolo ed è lungo circa 14 km, con un breve tratto in salita con pendenze importanti. Nella parte finale, dell'anello saremo completamente al sole. Per questi motivi l'escursione non è indicata per chi non ha una sufficiente preparazione considerando che impiegheremo circa 4 ore e mezzo per completarla.
Al ritorno chi vuole può visitare il piccolo borgo di Armaiolo.
Anche se può sembrare che la diffusione del virus stia rallentando non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare a rispettare tutte le prescrizioni dettate dalle Linee Guida FIE per la ripartenza e dal buonsenso.
L'evento sarà quindi a numero chiuso per un massimo di 15 partecipanti oltre agli accompagnatori (1 ogni 5 camminatori). I soci del Gruppo Escursionisti Berardenga avranno la priorità e la partecipazione ai soci degli altri gruppi FIE sarà consentita solo in caso di posti disponibili.
Durante l'escursione la distanza interpersonale dovrà essere di almeno 2 metri; nelle situazioni che non permettono il mantenimento della distanza di sicurezza si dovrà indossare la mascherina.
Occorre prenotarsi obbligatoriamente entro Sabato 17 Luglio alle ore 14:00 collegandosi al seguente link: Prenota percorso della settimana
Sabato sera sarà inviata una mail di conferma a chi potrà partecipare con allegato il modulo di autocertificazione da compilare e consegnare alla partenza.
Il raduno è alle ore 7:00 al parcheggio di Armaiolo, coordinate GPS 43.3036020, 11.5958206 link Google Maps, partenza al massimo alle ore 7:30 a causa delle temperature previste in questo periodo che sconsigliano di effettuare l'escursione nelle ore più calde e del tempo previsto per completarla. Rientro alle auto entro le ore 12:30. È consigliabile portarsi un cappello e della crema solare.
A presto Camminando.
Il Gruppo Comunicazione
Quota minima
213 m
Quota massima
580 m
Ascesa/Discesa
417 m
È necessario prenotarsi all'escursione entro Sabato 17 Luglio alle ore 14:00 tramite il form: Prenota Percorso della settimana
Ritrovo
Il raduno è fissato per le ore 7:00 al parcheggio di Armaiolo, coordinate GPS 43.3036020, 11.5958206 link Google Maps, partenza al massimo alle ore 7:30
Regolamento
Chi partecipa all'escursione è tenuto al rispetto del Regolamento Escursioni e delle linee guida della FIE per la ripresa delle attività sociali (vedi documento)
Attrezzatura
Scarponi da trekking con suola scolpita, (alle persone con calzature non idonee sarà inibita la partecipazione in gruppo), bastoncini, Acqua in abbondanza (2 LT) e spuntino ricordando che non è consentita la condivisione di cibo o bevande
cappello parasole, crema protettiva
mascherina, soluzione/gel disinfettante, sacchetto per smaltimento DPI, Autodichiarazione CoViD19 già compilata
Raccomandazioni Particolari
I soggetti allergici o con particolari patologie (cardiache, respiratorie etc), sono invitati, gentilmente, a mettersi in contatto con il coordinatore dell’escursione, prima della partenza, per segnalare particolari esigenze e la presenza di farmaci personali salvavita (Adrenalina etc).
In questa escursione sarà presente il nostro Defibrillatore portatile
Cenni Storici
Armaiolo è un piccolo ma grazioso borgo fortificato in Val d’Ombrone, a circa un chilometro e mezzo a nord di Rapolano Terme lungo la superstradata per Siena.
È ignota l’origine al pari dell’etimologia del nome di questo castello, conosciuto assai bene in passato per le sue acque acidule solfuree termali.
Nel corso dei secoli le vicende di questo insediamento sono state alquanto burrascose.
Durante il XII sec. è stato di proprietà delle famiglie Spadalonga e Adilasia, anche se nel secolo successivo il governo senese ha voluto appropriarsi della fortificazione.
La notizia più antica di Armaiolo risale al 1260 quando Armaiolo era sotto il dominio dei conti Berardenghi, e alcuni Fiorentini, sconfitti dai Senesi a Montaperti, causarono danni al castello.
La signoria dei conti Berardenghi di Asciano e loro consorti, durò fino al secolo XIV dopodiché furono sostituiti nel dominio dalla Repubblica senese.
Un notaio senese del Trecento, Ser Cristofano di Gano di Guidino, ricoprì più volte ad Armaiolo il ruolo di vicario del Comune di Siena; qui egli aveva acquistato terre per ben 477 fiorini, due case e una cantina.
Cristofano era legato da amicizia con Caterina Benincasa, la nota patrona d’Europa (1347-1380), che secondo la leggenda avrebbe sostato ad Armaiolo.
Poiché Armaiolo era situato vicino al territorio fiorentino e sulla via della Val di Chiana, subì devastazione e saccheggi numerose volte.
Ad esempio nel 1524 un nobile straniero, il Duca di Albania inviato dal re di Francia, transitando il territorio senese trovato in Armaiolo un ostacolo poiché gli abitanti osarono opporsi, lo espugnò passando a fil di spada gli abitanti.
A sostegno di Siena il popolo di Armaiolo mostrò sempre grande fedeltà al punto che nel 1554 questo gli costò la più terribile tragedia e devastazione della sua storia.
Infatti durante all’ultima guerra tra Siena e Firenze, il 30 maggio 1554, il castello fu assediato dall’esercito imperiale-mediceo formato da soldataglie tedesche e spagnole al comando del conte Aldobrandeschi di Santa Fiora, fu intimato agli abitanti di arrendersi, ma quando questi rifiutarono preferendo la morte alla prigionia, tutti, ad eccezione delle donne, furono uccisi e il castello di Armaiolo dato alle fiamme.
Fu un massacro spaventoso, ad Armaiolo, come a Rapolano e a Serre.
Armaiolo costituì fino al 1777 una comunità autonoma, governata da propri magistrati con leggi e statuti che ancora si conservano nell’archivio storico comunale.
Sappiamo che ad Armaiolo nel 1676 abitavano 21 famiglie.
Aspetto
E’ un tipico castello feudale fortificato, con la cinta muraria e varie torri.
L’assetto urbanistico di Armaiolo conserva ancora gli stilemi tipici del borgo medievale, con i suoi vicoli stretti e la pavimentazione realizzata con pietre di grandi dimensioni chiamati ancora le rughe.
Numerose sono le testimonianze medievali rimaste, soprattutto dal punto di vista architettonico.
A nord dell’abitato si possono ammirare i resti di due torri in pietra e della cinta muraria.
Nei pressi della chiesa di San Giovanni troviamo una interessante torre a pianta pentagonale ricca di stemmi e iscrizioni accumulatesi nel corso della lunga storia di Armaiolo.
Il grande parco su terrazzamenti che circonda l’abitato è una testimonianza della Villa Camaiori, oggi diventata un agriturismo di proprietà privata, chiamato Tenuta Armaiolo.
Rimane tutt’ora la divisione di Armaiolo in tre terzi, Fontebranda, la Campana, Finimondo.
Il terzo di Fontebranda, che insieme a Capanna e Finimondo componeva il castello all’interno delle mura, forse ricordava proprio la contrada dove era nata e vissuta la santa senese.
Questo rispecchia il legame, anche sotto il profilo urbanistico, che univa Armaiolo a Siena, suddivisa appunto in terzi.
Chiesa di San Giovanni Evangelista
La chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista sorge al centro del paese ed è ricordata fin dal XIV secolo, ma l’attuale costruzione riedificata in forme neoromaniche in travertino risale interamente alla fine dell’Ottocento (1898-99).
Interno
L’interno è stato affrescato in occasione dell’Anno Santo del 1975 dal parroco Eldo Pensatori.
Nel transetto a sinistra è conservato un dipinto settecentesco raffigurante l’Ultima Cena, proveniente dalla piccola chiesa del Corpus Domini fuori dalle mura.
(Fonte: www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-armaiolo-rapolano-terme-si/)