Nel silenzio del cosmo, dove il tempo è relativo e la luce viaggia tra le stelle, la Luna terrestre rappresenta per l’uomo il simbolo primario di mistero e di ispirazione poetica. Tuttavia, nel 2025 la Luna è vista come una nuova frontiera e un laboratorio innovativo per il futuro. Con le nuove missioni lunari la scienza guarda infatti a nuovi scopi, non solo esplorativi ma abitativi, per fare del satellite una piattaforma per studi rivoluzionari e un trampolino verso Marte.
È passato molto tempo dal 20 luglio 1969, in piena Guerra Fredda, quando Neil Armstrong e Buzz Aldrin hanno lasciato le loro impronte sulla Luna; dopo 6 missioni Apollo, di cui l’ultima Apollo 17 conclusa con successo, il programma si è fermato nel 1972 e da oltre 50 anni la Luna non è più stata raggiunta da missioni con equipaggio ma solo con missioni robotiche. Agenzie come NASA, ESA (Agenzia Spaziale Europea), JAXA (Giappone), ISRO (India) e CNSA (Cina) hanno inviato orbiter, lander, rover per studiare la geografia lunare e mappare nuove aree, ma soprattutto per cercare la presenza di acqua. In particolare, le più importanti missioni del passato sono state “Lunar Prospector” degli USA nel 1998, “SMART-1”, dell’ESA nel 2003 per lo studio minerario, “Chang’e”, della Cina nel 2007, culminata nel 2020 con Chang’e 5, che ha riportato sulla Terra campioni del suolo lunare e infine “Chandrayaan 1 e 3” (India) nel 2008 e 2023, con la discesa sul suolo del polo Sud lunare.
Le nuove missioni spaziali si prefiggono vari obiettivi, tra cui sfruttare il satellite per trovare ghiaccio che possa essere utilizzato per produrre ossigeno oppure acqua potabile ed energia, testare tute spaziali avanzate e sistemi di comunicazione a lungo raggio, costruire abitazioni pressurizzate e coltivare piante in ambienti artificiali diversi dalle serre. Altro scopo è lo sfruttamento delle risorse lunari, come ad esempio l’Elio 3, un combustibile per future centrali a fusione, e la Regolite, un metallo raro di cui è ricco il suolo lunare. Tutto ciò apre la strada ad una “economia lunare”.
La Luna è diventata dunque un laboratorio di collaborazione internazionale tra i diversi consorzi delle Agenzie spaziali e numerose aziende private, ad esempio Space X di Elon Musk e Blue Origin di Jeff Bezos, che producono razzi di propulsione, rover lunari e planetari e componenti vari. A gennaio, dalla Florida, è partito il lander lunare “Blue Ghost” di “Firefly Aerospace”, un’azienda statunitense all’avanguardia che sviluppa veicoli spaziali per voli orbitali, su un razzo Falcon di Space X, ed è atterrato il 2 marzo (primo allunaggio commerciale dell’azienda) nel bacino del Mare Crisium, dove la NASA vuole condurre attività scientifiche. Blue Ghost è destinato a svolgere un ruolo chiave per la futura presenza umana sulla Luna: progettato per trasportare carichi utili, ha depositato strumenti scientifici e tecnologici necessari al programma commerciale Lunar Payload Service della NASA e ha operato per oltre 14 giorni, sondando il sottosuolo. Ha trasferito e separato Regolite lunare ma non è riuscito a raggiungere i 3 metri previsti di profondità perché ha incontrato strati di rocce dure e si è dovuto arrendere a soli 90 centimetri. La prossima missione di Firefly, Blue Ghost-2, è stata progettata per portare un lander sul lato nascosto della Luna. Inoltre “Intuitive Machines”, la società di esplorazione spaziale di Huston che fornisce infrastrutture spaziali per muoversi nel sistema solare, è già approdata sulla Luna nel febbraio 2024, con la sua missione robotica IM1 (il primo atterraggio statunitense dopo l’Apollo 17). Il 27 febbraio 2025 ha lanciato la missione IM-2, su un Falcon 9, con l’obiettivo di cercare tracce di acqua nell’area del Cratere Shackleton, nel polo Sud lunare, e un terzo lander IM-3 dovrebbe essere lanciato nel corso di questo anno. Il lander Athena di IM-2 ha eseguito l’allunaggio più vicino di sempre al polo sud lunare, ma poi si è ribaltato e quindi non sono stati portati a termine tutti gli esperimenti scientifici.
“Blue Origin”, l’azienda aerospaziale fondata da Jeff Bezos, ha invece portato avanti la missione “Blue Moon Pathfinder MK1 Lunar Lander” per raccogliere dati ambientali e immagini per pianificare le missioni della versione con equipaggio del progetto Artemis della NASA. La data prevista sarà ad agosto 2025 ed il lancio partirà da Cape Canaveral verso il polo Sud lunare. Infine, la compagnia privata americana “Astrobotic Technology”, dopo il tentativo fallito nel 2024 con il lander lunare Peregrine Mission One, intende, con la missione “Griffin Mission”, verso la fine del 2025, atterrare sul polo Sud lunare, dove risiede il potenziale ghiaccio di acqua. Porterà carichi utili della NASA e dell’ESA, tra cui il FLIP di Astrolab Venturi, un piccolo rover robotico che testerà sistemi e componenti come sensori, ruote e batterie, in vista del più grande rover FLEX, che l’azienda sta sviluppando per aiutare gli astronauti delle future spedizioni Artemis a esplorare una maggiore superficie lunare. Molte missioni sono quindi finalizzate alla missione Artemis della NASA, che mira a riportare e stabilire gli esseri umani sulla Luna, come passo iniziale verso future missioni su Marte. Dapprima prevista per Settembre 2025, Artemis è stata posticipata ad Aprile 2026 a causa di problemi riscontrati nella capsula Orion per l’erosione inaspettata dello scudo termico durante il rientro della missione senza equipaggio Artemis 1 del 2022.
Per quanto riguarda le missioni asiatiche, la missione giapponese Hakuto-R Mission (Ispace) è stata lanciata il 15 gennaio 2025 e prevede l’atterraggio nel Mare del Freddo il 6 giugno 2025 con l’intento di testare tecnologia di mobilità lunare, mentre l’India continua i preparativi della sua missione congiunta col Giappone “CHANDRAYAAN-5/LUPEX “prevista nel 2028.
Se l’obiettivo lunare segna dunque un’era di cooperazione internazionale, un’epoca di nuove alleanze per il progresso tecnologico, rappresenta anche una frontiera per la presenza umana nello spazio, poichè il desiderio dell’uomo è di spingersi “oltre”, come spesso viene affermato nella intramontabile saga di Star Trek, “per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima”.