Caro amico ti scrivo,
so che non ci conosciamo, ma voglio scriverti comunque perché, anche se siamo molto lontani, sento il bisogno di farti arrivare i miei pensieri e i miei sentimenti. So che stai vivendo una situazione molto difficile, in Palestina, nel bel mezzo di una guerra che non hai scelto e che non dovrebbe mai esserci in nessun luogo del mondo. Ho 14 anni, proprio come te, e non riesco nemmeno a immaginare cosa significhi crescere con una paura costante, con il rumore degli spari o con un cielo che in realtà, non è mai davvero sereno.
Penso quasi sempre a te, anche se non so come ti chiami. Mi chiedo come passi le giornate, cosa sogni di notte, cosa ti rende felice nonostante tutto quello che ti sta succedendo. Voglio dirti una cosa molto importante: tu vali veramente tanto, come ognuno di noi. Non lasciare che la guerra o l’immenso dolore che ti sta provocando ti facciano credere il contrario. Sei un ragazzo come me, come tutti con il diritto di vivere in pace, di sognare, di giocare, di costruirti un futuro.
Deve essere difficile credere nella speranza quando attorno a te ci sono solo distruzione e paura. Ma anche nei momenti più bui, la speranza è come una piccola luce che non si spegne mai del tutto. Devi cercarla, dentro di te e nelle persone che ti vogliono bene e in quelle che forse non ci sono più. La pace sembra lontana, lo so, ma anche le guerre finiscono, e quando quel giorno arriverà, sarai parte di qualcosa di nuovo, di qualcosa di migliore.
Penso che tu come tutti gli altri bambini del mondo tu abbia dei “sogni nel cassetto”, di trascorrere una parte della tua vita calciando un pallone, oppure di essere un acclamato avvocato. In questo momento, per te è difficile pensare ad un futuro, essendo abituato a spari ed omicidi quotidiani. Ma prova ad immaginarti come un grande uomo, con un altrettanto grande famiglia. Non avere paura di sognare, perché è la cosa più bella che possediamo
lo sono lontano da te ma stai tranquillo non sei solo e non sei abbandonato nelle macerie delle abitazioni distrutte dalla guerra.
Nel mondo ci sono tante persone che pensano a te, che pregano per la tua sicurezza e che sperano nella fine della guerra. Anche se la strada è lunga, non mollare mai. La tua resistenza è un esempio per tutti noi.
Ci sono anche ragazzi come me che non vogliono altro che un mondo migliore, dove tutti i bambini e i ragazzi possano crescere in pace, senza paura. Insieme possiamo costruire un futuro più giusto e equo per tutti.
So quanto sia difficile affrontare una situazione così precaria. Sappi che condivido il tuo dolore e la tua preoccupazione. Ma ricorda, anche nei momenti più bui, la speranza è una luce che guida il nostro cammino.
Qualche volta immagino come dovrebbe essere parlare con te. Magari quando è una giornata serena e senza preoccupazioni, potremo conoscerci senza interruzione, giocare e condividere emozioni. Vorrei chiederti delle tue passioni, della tua famiglia e di cosa ami fare. Desidererei che quel giorno arrivi in fretta, perché è questa la normalità: due ragazzi che si conoscono senza timore e paura.
Ti mando tutto il mio supporto, anche se non lo pensi so che ce la farai.
Ricordati che ogni giorno che passa è un ostacolo da superare ma ciò non ti fermerà dal vincere questa battaglia.
Non arrenderti mai amico mio. Anche se non sei qui vicino a me, so che ce la puoi fare.
Ricordati “Non Mollare Mai”, io faccio il tifo per te. Ora ti saluto, anche se da lontano ricordati che hai degli amici che ti aspettano a braccia aperte.
Ti voglio bene amico mio.
Ad maiora semper.
Francesca Bellizzi 1D, Giuseppe Furgiuele 1D, Sofia Bonanno 1D, Ettore Morrone 1D, Francesco Fucile 1D, Mattia De Rose 1D, Lorenzo Folliero 1D