Cosenza, 11 ottobre 2025 – Nell’Aula Magna del Liceo scientifico Scorza, gremita di studenti del triennio, si è aperto oggi il sipario sulla XX edizione della Borsa di Studio "Roberta Lanzino", l'iniziativa simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e sui minori, promossa dalla Fondazione omonima in simbiosi con il Liceo cosentino.
L'incontro ha posto al centro del dibattito il tema della "manipolazione invisibile", un invito a decifrare i messaggi subdoli che permeano la quotidianità, dalla pubblicità subliminale ai condizionamenti sociali che perpetuano stereotipi di genere.
L'atmosfera era carica di emozione fin dall'avvio, e successivamente con la proiezione del video su Roberta che ha catturato l'attenzione di tutti, commuovendo profondamente i presenti.
In primo piano il tema della manipolazione che si annida nei dettagli apparentemente innocui della comunicazione di massa, spingendo i giovani a interrogarsi sul potere dei media e sulle conseguenze nelle relazioni interpersonali e autostima.
L’evento è stato fortemente voluto dalla dirigente scolastica dello Scorza, Rosanna Rizzo che ha fatto pervenire i suoi più cari saluti attraverso un messaggio letto all'apertura dei lavori, incoraggiando le coscienze degli studenti su una iniziativa ponte tra passato doloroso e futuro di parità e la continuità di un progetto che vede la scuola in prima linea.
Presenti le docenti referenti del progetto Donatella D’Ambrosio e Vincenza Iorfida e la ex professoressa Giovanna Infusino che coordina l’iniziativa per la Fondazione.
Sono intervenuti gli studenti Luigi Maria De Francesco e Martina Cardamone.
A introdurre i lavori è stata Matilde Lanzino Spadafora, presidente della Fondazione e mamma di Roberta, che ha aperto il suo intervento con una metafora potente: "La pubblicità è come una calamita". Ha invitato i partecipanti a esercitare un'attenzione critica verso le pubblicità subliminali, quei messaggi nascosti che influenzano comportamenti e percezioni senza che ce ne accorgiamo. "Dobbiamo insegnare ai giovani a resistere a queste trappole invisibili", ha enfatizzato la signora Lanzino, legando il tema al più ampio contrasto alla violenza di genere.
A seguire, è intervenuta la professoressa Giovanna Infusino, collaboratrice della Fondazione, che ha approfondito il fulcro tematico della edizione: "Come rappresentare la manipolazione invisibile?". L'incontro ha esplorato strategie artistiche e narrative per rendere visibile l'invisibile, puntando sull'essenzialità dei lavori proposti e sulla mescolanza innovativa di codici espressivi – dal disegno alla videoarte, dalla scrittura creativa al multimedia. "Non si tratta solo di denunciare, ma di trasformare il silenzio in voce", ha concluso Infusino, ispirando gli studenti presenti.
Non sono mancate le precisazioni storiche, a cura della signora Lanzino, che ha rievocato le origini del celebre "Corteo Silenzioso contro la violenza sulle donne". "Nato nel 1989, questo corteo vede il Liceo Scorza portare in strada più di mille studenti ogni anno", ha raccontato. "Non è mai capitato un momento di disordine: è un silenzio che parla più forte di qualsiasi grido, un monito collettivo contro l'ingiustizia". Questa tradizione, che unisce generazioni in una marcia pacifica, rappresenta il cuore pulsante della Fondazione e della Borsa, unendo memoria e azione.
La XX edizione apre le porte alla partecipazione attiva. Le adesioni sono aperte fino al *18 ottobre 2025, mentre la consegna dei lavori è prevista entro il 16 novembre 2025.
In un'epoca di overload informativo, la Borsa di Studio Roberta Lanzino continua a essere un baluardo di educazione alla consapevolezza. Come ha ben sintetizzato Matilde Lanzino, "Il silenzio non è assenza, ma la forma più pura di resistenza". Un messaggio che, oggi più che mai, risuona con urgenza, invitando tutti a unirsi a questa catena di solidarietà.
La Borsa di Studio "Roberta Lanzino" e la Marcia Silenziosa non sono semplici eventi, ma un’esperienza che incarna i principi del Liceo Scorza: educazione alla consapevolezza, impegno per la giustizia e capacità di trasformare il dolore in speranza. Nessun’altra iniziativa riesce a coniugare così profondamente significato educativo, impatto sociale e partecipazione collettiva. Il “made in Scorza” è un sigillo di unicità, un impegno che si rinnova ogni anno con la stessa passione e che rende il 25 novembre un momento indimenticabile.