Si è svolta a Cosenza dal 15 al 19 marzo scorso l’edizione 2025 della Fiera di San Giuseppe, un evento che da quasi otto secoli non solo favorisce il commercio della Città, ma rappresenta un appuntamento imperdibile per tanti residenti e non.
Una storia secolare – La prima edizione della fiera si tenne nel lontano 1234, quando l’Imperatore Federico II di Svevia la istituì con il nome di “Fiera della Maddalena”, al fine di favorire gli scambi mercantili. Il nome originario si deve a una Chiesa, dedicata appunto alla Maddalena, situata nei pressi di un ponte sul fiume Busento. La durata era notevole: ben diciotto giorni di fiera, dal 21 settembre al 9 ottobre. Nel 1544, dopo poco più di tre secoli dalla prima edizione, il Busento in piena distrusse il ponte e un terremoto fece crollare la Chiesa della Maddalena. Il ponte fu poi ricostruito: i lavori terminarono nel 1564, e fu inaugurato proprio il 19 marzo, giorno dedicato a San Giuseppe, fu questo il motivo per cui si scelse di dare all’evento il nome con cui lo conosciamo ancora oggi. La fiera rimase immutata per secoli fino a quando, nel 2012, fu spostata su Viale Mancini: una svolta epocale, che sollevò anche critiche, di fatto non sufficienti per riportare l’evento alla sua posizione originaria. Ciononostante, i cosentini continuano, ogni anno, ad attendere con trepidazione quei giorni di marzo, che si sono consolidati nel tempo come una tradizione cittadina.
L’edizione 2025 – Anche quest’anno la Fiera di San Giuseppe ha ‘costruito’ un ponte tra tradizione e modernità: erano presenti esposizioni di artigianato locale, che hanno messo in mostra l’eccellenza del lavoro manuale tipico della nostra terra, con oggetti in ceramica, legno e quant’altro, piante, fiori, per non parlare, poi, degli immancabili stand gastronomici, che hanno regalato nuovamente ai cittadini il sapore dei cibi tipici; non mancavano, però, oggetti e bancarelle che hanno attirato l’attenzione dei più giovani: tra gadget, prodotti digitali e tanto altro, anche le nuove generazioni hanno avuto possibilità di partecipare attivamente all’evento tanto amato, che ha fornito una nuova occasione per consolidare le amicizie e, perché no, crearne di nuove. Presenti, ancora, bancarelle di giocattoli e attrazioni per bambini: la fiera ha non esclude nessuno, neanche i più piccoli.
Ambulanti in protesta – Non sono mancate, ahimè, neppure le lamentele di alcuni ambulanti, che hanno contestato l’aumento del prezzo del suolo. La spesa è stata giudicata insostenibile da diversi venditori, tanto da portare anche alcuni di quelli presenti da anni a rinunciare alla partecipazione all’edizione 2025 della Fiera di San Giuseppe.
Un successo notevole – Nonostante le polemiche, l’evento ha costituito anche quest’anno un’occasione per riscoprire le tradizioni della nostra terra, diffondere la cultura cosentina e promuovere la nostra magnifica Città!
Domenico Cicero