Versi


LA MIA VITA MATEMATICA

Vi sono dei momenti nella vita

In cui t’accorgi che la matematica

T’avvolge con vertigine infinita,

Amando con ardore chi la pratica.

Ma se al contrario sempre l’hai svilita

Aspettati uno schiaffo sulla natica.

Tu sai che la natura n’è gremita

E ad ogni innovazione sta simpatica.

Ma senza lei sarebbe poco saggio

Attendere che google sia ben pronto,

Trovare non potresti mai il coraggio

Inoltre di lasciar soldi sul conto

Con tutti gli haker sempre all’arrembaggio

Appena il tuo crittografo fa il tonto.

L’EMOZIONE DELLA VOCE TUA

E’ sempre una grandissima emozione

Udir la voce tua che fa sognare,

Corde vocali che iniziano a vibrare,

L’aria subisce una forte compressione,

Intervallata da condensazione.

Di sinusoidi ce ne sono un mare.

E le onde folli posso accomodare

Giovando molto all’intonazione.

Infatti, se non fosse per Fourier,

Ormai le due mie orecchie, poverine,

Vorrebbero fuggir lontan da te.

A cantar nelle feste cittadine

Non ti potrei portare mai perché

In mille pezzi andrebber le vetrine.



LE TUE SOPRACCIGLIA IN SERIE DI FOURIER

Tutto muta: la metrica dei versi come le espressioni del tuo viso.

La matematica che si fa fisica per diventare musica e un dolce amore rinasce in amicizia.

Vidi un dì una stupenda creatura

che, lentamente, verso me veniva,

tanto bella da far quasi paura.

Delizioso il suo viso m'appariva,

appena illuminato da dei ceri

ed ogni senso mio ella rapiva,

portando alla mia mente dei pensieri di cui parlare o scrivere non posso.

Eri tu! E quel dì vidi proprio le tue sopracciglia inarcarsi dolcemente

e sollevarsi rapidamente librandosi in volo per la fronte senza più pensieri!

Io provai con coraggio ad alzare le mie fino ad arrivare quasi a sfiorare i capelli.

Infine la tua voce

che certo non ha eguali

in terra, in cielo o in mare.

Le tue corde vocali

cominciano a vibrare.

Ed è rarefazione

dell’aria circostante

e dopo compressione

nel successivo istante.

Nasce un’onda melodica

che in fretta si propaga,

è funzione periodica

che il timpano mio appaga.

A quadrato integrabile,

siamo sicuri che

di certo è sviluppabile

in serie di Fourier.

Una somma infinita,

di sinusoidi fatta,

per dirci che la vita

non è una cosa astratta;

e, mentre si richiede

la convergenza in norma,

l’orecchio chiaro vede:

l’amore prende forma.

Ma ora il timbro, il frastagliarsi dell’onda, non è più lo stesso

e le tue sopracciglia non si inarcano più, son tornate a tener compagnia alle ciglia.

Ho visto però il tuo naso arricciarsi. Arriccerò il naso.