Chi sono?
Nicoletta Forlini, aka Forla
La lapide di H.P. Lovecraft a Providence (2022)
Comincio il mio viaggio nel giornalismo fai da te alle scuole medie (1985 circa), spinta dalla passione per l'horror e in particolare per la saga di "A Nightmare On Elm Street", traducendo articoli di riviste come Fangoria, che mi arrivavano per vie traverse dagli USA.
Grazie a una macchina da scrivere Olivetti e alle fotocopie fatte in cartoleria, nasceva la fanzine DELIRIO, primo tentativo di prendere una passione e crearci qualcosa da zero.
Delirio si trasforma in PLASTIKA, fanzine che si occupava soprattutto di musica metal (altra mia grande passione da sempre) recensendo demotape e pubblicando interviste esclusive, anche di band che sarebbero rimaste attive nel panorama italiano e non solo (cito come esempio Skanners ed Electrocution ma ne sto dimenticando tanti altri).
La copertina del 3° numero della fanzine Plastika
La fanzine è stata un'attività molto formativa per la mia esperienza di teenager, sia perché mi ha impegnata nei primi tentativi di utilizzo di un computer e di grafica digitale grazie a un mitico Commodore Amiga e relativa rumorosissima stampante, sia per le persone che ho conosciuto e con le quali ho collaborato seppur per breve tempo (penso, ad esempio, a un giovanissimo Emilio Cozzi, allora cantante dei Kaoslord).
Una costante nella mia vita è che la mia attenzione tende a diventare monotematica quando scopro qualcosa o qualcuno che mi dà emozioni particolari e in quegli anni (siamo nel 1991/92), complici coincidenze e amicizie in comune, nonché un'insolita passione per la satira e la comicità (che all'epoca cullavo scrivendo monologhi e leggendo avidamente settimanali come Cuore e Comix), la mia nuova "fissazione" diventarono Elio e le Storie Tese.
I primi tempi ho sfruttato Plastika per pubblicare interviste che avevo ottenuto di persona con Rocco Tanica negli Psycho Studio di Milano (1994) e con il bassista Faso a casa sua, però la ricerca di altre persone con cui condividere il progetto mi ha portata a scoprire su "Rendez-Vous", storica BBS milanese, IL CULTO DEL MONOCIGLIONE, un club telematico gestito dai ragazzi della BBS che contava una cinquantina di partecipanti (il vero zoccolo duro, quello che faceva circolare la cassetta del "Live in Borgomanero", per intenderci).
All'epoca io e Stefano Nosè, un amico/collaboratore col quale condividevo questo progetto, abbiamo aiutato ad ampliare il bacino d'utenza del club con ulteriori interviste e articoli ma, con la partecipazione del gruppo a Sanremo nel 1996, i numeri crebbero in modo esponenziale (siamo passati da 50 a 1000 iscritti in un baleno), così come il nostro lavoro nel tentativo di coprire l'improvvisa notorietà della band.
È in questo periodo che conosco Andrea Cassola aka The Spy aka Prez (allora cosysop di Rendez-Vous) e "uniamo i nostri corpi nell'estasi suprema che è propria dell'idillio dell'amore".
Nel mentre nasce una pagina web (LA PAGINA DEI CACHI, che nel 1997 risultò 17° nella categoria "Arte e Cultura" del sondaggio di Sole 24 Ore) e l'attività del club divenne inarrestabile. Ci trovammo a fare di tutto, dal comparire in programmi televisivi e radiofonici (Rai, Tele+, TMC2, Rock FM, Odeon) al partecipare a fiere e fan convention. Ovviamente ne nacquero articoli e tre numeri di una fanzine gratuita.
Durante il tour di "Del meglio del nostro meglio Vol. 1" (1997) vantavamo un pass all area per riuscire a seguire il gruppo in più concerti possibili ma l'impegno stava diventando troppo grande e il gruppo stesso necessitava di un club gestito in modo più professionale. Per questo, quando nacque il "Fave Club", il loro fans club ufficiale, nonostante i loro sforzi per inglobarci il più possibile nel nuovo progetto, abbiamo preferito mettere tutto in pausa, lasciando che il CdM restasse un bel ricordo per tutti, avendo supportato il gruppo per anni senza essere mai invadenti nei loro confronti (ci vantiamo tuttora di essere stati un "Non Fanatic Fans Club").
Il mitico Feiez (con dei giovanissimi Prez, Forla e Kappa), Elio, Faso e Cesareo con il logo del Culto del Monociglione
Il CdM è stata un'esperienza divertente e formativa, che mi ha fatto scoprire tante cose su come funzionavano il business musicale dell'epoca e anche, in piccola parte, quello televisivo, oltre che essere stato un corso importante per imparare a diventare social community manager (ante litteram).
Un'altra passione che condividevo e condivido con il Prez è Star Trek. Sono una trekker da sempre, da quando andavo alle elementari e avevo una cotta per il Signor Spock. A parte frequentare gruppi locali, mailing list e convention a tema, intorno al 1995 è nata la voglia di essere più attivi all'interno dello Star Trek Italian Club.
Nel pieno della trasmissione televisiva di Star Trek: Deep Space Nine, ci siamo appassionati nei confronti della razza aliena dei Cardassiani, apprezzando il lavoro degli attori che ne interpretavano i personaggi principali. Per questo abbiamo cominciato a scrivere articoli per la rivista e le fanzine del club e io a seguire le attività dei fan club ufficiali di attori come Andrew Robinson e Marc Alaimo.
Ne è nato un sito, il COMANDO CENTRALE CARDASSIANO, un gioco di ruolo via e-mail e altre iniziative più o meno telematiche.
Dopo un viaggio a Los Angeles nel 1999, durante i festeggiamenti che seguirono le riprese dell'ultima puntata dell'ultima stagione della serie, riuscimmo a ottenere qualche contatto esclusivo che ci portò a ottenere brevi interviste con Andrew Robinson e Casey Biggs, attori che avremmo poi incontrato ancora in Italia, sia durante la Deepcon a Fiuggi che la Sticcon/Starcon a Bellaria.
Questa attività ci ha tenuto impegnati soprattutto tra il 1999 e il 2001, dandoci la possibilità di scoprire alcuni dei meccanismi dietro la produzione di una serie televisiva così importante.
Casey Biggs, Marc Alaimo e Andrew Robinson in Sticcon e Deepcon con noi e altri collaboratori del CCC come Marina Domenicali, Marianna Fanti e Gabriella Ascari
La passione per Star Trek non si è comunque mai fermata del tutto e a seguito di quell'esperienza abbiamo continuato a frequentare il gruppo di appassionati locali, prendendone col tempo le redini dal nostro storico ammiraglio Donatella Battaglia e organizzando insieme a loro feste e convention a tema che abbiamo ribattezzato MISSIONE RAVINOK, portando a Piacenza e provincia appassionati da tutta Italia, che ci hanno permesso di divertirci, divertire e fare un po' di beneficenza.
Un articolo del quotidiano locale Libertà del 01/03/2006 per ricordare la settima edizione di Missione Ravinok
Dal 1999 al 2006, il gruppo BCS RAVINOK e relativa minicon, hanno gettato le fondamenta di quello che sarebbe diventato, a oggi, il progetto più grande e ambizioso che io e il Prez abbiamo creato dal nulla. Ma prima di arrivarci ci sono altre attività che abbiamo svolto in contemporanea e che meritano di essere citate.
IL SOTTERRANEO DI PITON è stata una community italiana che, come suggerisce il nome, raggruppava i fan italiani della saga di Harry Potter e in particolare del personaggio di Severus Piton. Nata nel 2002 come mailing list e successivamente come sito, costola di un'altra community online (AR_Italia, dedicata all'attore Alan Rickman), è da ricordare per la quantità d'iscritti e soprattutto di messaggi che riusciva a veicolare nei momenti di massima notorietà della saga. Centinaia di messaggi al mese per discutere della trama, di quello che avrebbe potuto scrivere J.K. Rowling nei libri successivi.
Il picco fu l'istituzione di un vero e proprio processo al personaggio, al quale si poteva partecipare online fungendo da difensori od oppositori.
Con l'uscita del settimo romanzo nel 2007 e le risposte a tutte le nostre domande, l'attività è andata scemando fino a restare soltanto un archivio.
Il Prez diede fondo a tutte le proprie capacità di programmazione per creare un sito interattivo, quando ancora i template non erano cosa comune, mentre per me è stata l'ennesima esperienza come community manager, stavolta nel difficile tentativo di amministrare e moderare così tante persone e messaggi, a volte con discussioni anche molto accese, come solo i fan sanno creare.
Io e il resto delle principali collaboratrici del Sotterraneo (Raffaella Rossato, Ida Daneri, Bianca Sorice, Chiara Verde, Elisa Mignone, Elisa Bacci, ecc.) in un fotomontaggio che Mr. Rickman autografò perplesso ma divertito
RAMMIT - RAMMSTEIN ITALIAN TRIBUTE è stato un altro progetto di una certa importanza, che ci ha quasi riportati ai tempi del CdM, stavolta spostando la nostra attenzione nei confronti della band tedesca Rammstein che, nel 2001 e specialmente in Italia, era ben lontana dal fare in poche ore il tutto esaurito allo Stadio Olimpico di Torino.
Nati come sito e come mailing list, negli anni ci siamo fatti conoscere e abbiamo ottenuto una buona reputazione, al punto di collaborare per un paio d'anni, in via ufficiosa, con Universal Italia, che ci regalava materiale promozionale, ascolti in anteprima, biglietti, ecc.
Insieme alla casa discografica abbiamo seguito soprattutto il lancio degli album Rosenrot (2005) e Völkerball (2006), organizzando le serate di lancio allo ZOE Club di Milano e al Tempo Rock di Reggio Emilia.
Anche in questo caso, l'improvvisa notorietà della band, cambi al vertice di Universal Italia e una certa stanchezza da parte nostra (seguire in tour una band in giro per l'Europa ha ovviamente un grande costo) hanno messo fine al club in quanto tale.
Io con Silvia Preda a un concerto per pochi intimi al Knaack di Berlino nel 2004 (ovviamente con Richard Kruspe, Till Lindemann e Paul Landers) e una foto di gruppo al concerto al Forum di Milano nel 2005
Torniamo quindi al 2007 e a un momento nella nostra vita durante il quale chiudevamo varie attività per arrivare ad aprire quella che più di tutte ci avrebbe impegnati negli anni a venire: ORIZZONTE DEGLI EVENTI.
La sede/ludoteca di OdE e una delle tante foto di gruppo (le persone da citare sarebbero troppe, comprese quelle che non sono in queste foto)
Forti dell'esperienza acquisita negli anni passati a gestire persone ed eventi, il Prez e io abbiamo deciso di veicolare la nostra passione per i giochi da tavolo in un'associazione culturale vera e propria, unica nel suo genere a Piacenza e, all'epoca, rara anche nel resto d'Italia (a parte pochissimi nomi molto noti e pochi pionieri come noi).
Riunire fisicamente e periodicamente intorno a un tavolo persone a volte molto diverse tra loro non è facile come sembra, farlo per una passione che era molto di nicchia e in una città piccola e diffidente come Piacenza è stato ancora più difficile. Eppure per 13 anni abbiamo visto le persone, i numeri, i giochi, le attività, gli eventi, le collaborazioni, gli incontri aumentare costantemente, ripagandoci del grande lavoro svolto (in concerto con i vari direttivi), per creare una realtà stabile e di un certo prestigio. A coronare l'attività che si svolgeva durante l'anno abbiamo creato anche una convention, GIOCACON, che col passare delle edizioni è diventata sempre più grande e interessante, con ospiti d'eccezione tra autori, case editrici, negozianti, ecc.
Un'immagine di GiocaCon 2017 all'interno dell'ex chiesa di S. Agostino a Piacenza e una dell'edizione 2018 nel centro congressi del Best Western Park Hotel di Piacenza
A differenza degli altri progetti, questo è in divenire nonostante la nostra uscita dal consiglio direttivo all'inizio del 2020, perciò per saperne di più e avere una riprova del lavoro svolto, basta visitare i siti e gli account social ancora attivi.
Sarebbero davvero troppi gli eventi e le persone del settore coinvolte per citare tutto quello che è stato fatto negli anni; dal permettere ai giocatori di conoscersi (e creare nuovi gruppi e amicizie) al creare da zero una vera e propria ludoteca, dai tornei ai prototipi che sarebbero diventati successi commerciali, dalle novità sempre presenti sui nostri tavoli passando per le collaborazioni con gli enti pubblici, altre associazioni, negozianti, ecc.
Quando abbiamo deciso di passare il testimone a soci più giovani, l'associazione aveva raggiunto il picco del successo, con un centinaio di soci paganti e il numero di tessera che si avviava verso i 400, ma richiedeva un carico di lavoro, con 4 aperture settimanali fisse (senza calcolare i numerosi impegni extra), troppo importante per me e il Prez.
Ne siamo usciti con un certo rammarico ma non potevamo più impegnarci con la stessa forza e costanza che OdE richiedeva per mantenere quel livello.
Orizzonte degli Eventi è stato per noi come un secondo lavoro (non retribuito) più che un semplice hobby.
Il 2020 doveva essere un anno sabbatico per me, per riposarmi e ricaricarmi, ma è successo di tutto tranne quello.
Dalla necessità di svagarmi con leggerezza, sono nate le pagine Facebook/Instagram e il gruppo ITALIAN SPADER WEB, gestito insieme a Francesca Magagnini.
James Spader non ne vuole sapere di social network ma tanti suoi colleghi e collaboratori di The Blacklist hanno interagito molto gentilmente e simpaticamente con me e altri fan
Come tutti, ho trascorso il lockdown dovuto al Covid-19 cercando un modo per non annoiarmi e rimanere connessa a distanza.
Facendo binge-watching un po' a caso, è emersa una passione inaspettata per la serie tv "The Blacklist" e il suo protagonista James Spader.
Forse la quarantena ha contribuito a farci sentire più vicini nonostante le distanze e le differenze, ma devo ammettere di aver trovato persone speciali in quella fan base e, ancora più inaspettatamente, nel cast e nella troupe dello show. A modo loro mi hanno aiutata a pensare ad altro e ad affrontare i disastri che mi accadevano intorno (non ultima la morte improvvisa di mio padre), quindi il minimo che potessi fare era ricambiare l'attenzione e l'affetto (con l'attore David Harrison si è sviluppata una vera e propria amicizia che dura tuttora).
Inoltre, in quei mesi, il Prez e io abbiamo creato un nuovo contenitore chiamato I ROMPISCATOLE. Avevamo tante idee ma abbiamo capito in fretta che non rispecchiava quello che volevamo fare insieme. Ecco perché, scherzosamente, nel 2024 abbiamo in un certo senso cambiato il nome in FORLEZ GAMEZ, per dare sfogo a tutto quello che ci frulla in testa, ovviamente per quanto riguarda la creazione di nuovi giochi di ruolo e da tavolo.
Se sono scatole, le romperemo!
LINK:
Il Culto del Monociglione:
- La Pagina dei Cachi (archivio): http://www.forla.net/monociglione/
- Facebook group: https://www.facebook.com/groups/monociglione
Comando Centrale Cardassiano (archivio):
http://www.forla.net/cardassia/
BCS Ravinok (archivio):
Facebook group (privato): https://www.facebook.com/groups/ravinok/
Il Sotterraneo di Piton:
- Il Sotterraneo di Piton (archivio): http://www.forla.net/severus/
- Facebook group: https://www.facebook.com/groups/severus
Rammstein Italian Tribute:
- RammIT (archivio): http://www.forla.net/rammstein/
- Facebook group: https://www.facebook.com/groups/rammit
Orizzonte degli Eventi:
- Orizzonte degli Eventi: https://www.orizzonteventi.org/
- Facebook: https://www.facebook.com/OdEPiacenza/
- Instagram: https://www.instagram.com/orizzontedeglieventiode/
GiocaCon:
- GiocaCon: http://www.giocacon.it
- Facebook: https://www.facebook.com/GiocaCon/
Italian Spader Web:
- Facebook page: https://www.facebook.com/spaderweb/
- Facebook group: https://www.facebook.com/groups/SpaderWeb/
- Instagram: https://www.instagram.com/italianspaderweb/
I RompiScatole:
- I RompiScatole: http://www.irompiscatole.it/
FORLEZ GAMEZ:
https://forlezgamez.itch.io/