LA PERDITA DEI CAPELLI
La nostra immagine, il nostro aspetto esteriore costituiscono il nostro biglietto da visita all’interno della società, una società in cui oggi più che mai i canoni dell’estetica e della bellezza appaiono irrinunciabili per ciascuno di noi. Ciò che per prima cosa esibiamo dinnanzi alle altre persone è la nostra figura; un ruolo di primo piano è sicuramente attribuibile al viso e alla sua “cornice”: i capelli.
Pensiamo ad un quadro: per quanto bello possa essere con una cornice insulsa perderebbe un po’ del suo valore, allo stesso modo rimanere calvi ci priva di fascino. Riconosciuta l’importanza dei capelli per ciascuno di noi, si intuisce facilmente come la “perdita dei capelli”costituisca un trauma per tutti, donne e uomini.
Si pensi ad esempio che in Cina tagliare i capelli era un disonore; nell'antica Roma i soldati portavano barba e capelli corti per non offrire un punto di presa ai nemici; in Francia avere i capelli lunghi era un privilegio di re e di nobili; l’invincibilità di Sansone era legata alle sue lunghe chiome;
Già perché al di là di quanto comunemente si crede, ossia che la caduta dei capelli interessi quasi esclusivamente gli uomini, bisogna riconoscere come essa si verifichi anche per le donne. Gli uomini perdono uno dei simboli del loro fascino e della loro virilità; le donne rinunciano una uno dei caratteri fondanti della femminilità e della seduzione:la caduta dei capelli interessa circa il 20% delle donne adulte.
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