Moto assoluto e relatività

In questo articolo approfondisco le idee introdotte nell'articolo precedente sugli esperimenti interferometrici includendo nel discorso anche la dinamica. Con alcuni piccoli accorgimenti si mette insieme una visione del mondo classica che per quanto riguarda lo studio del moto delle particelle nel campo elettromagnetico è indistinguibile dalla relatività. Riflettendo ancora ho notato che sebbene il concetto di forza additiva (assieme alle altre ipotesi descritte) permetta di usare F=ma in ambito relativistico, nel calcolo del lavoro è davvero indispensabile definire la forza come derivata del momento relativistico, e riconosco che l'utilizzo di due forze distinte è un po' antiestetico. Nonostante la bellezza del paradigma classico con il quale si interpretano i fatti relativistici, può essere opinabile quanto si guadagni e quanto si perda in bellezza. Senza contare che, da un punto di vista puramente pratico, ricorrere al principio di relatività è preferibile.

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