Fact-checking non chiede informazioni personali e non archivia dati sensibili, può essere utilizzata autonomamente o in un progetto didattico di cittadinanza digitale per la scuola secondaria sull'attendibilità delle fonti. Può essere sfruttata per le ricerche degli studenti con i loro dispositivi mobili, oppure per verificare le informazioni trovate in rete con quelle riportate nel libro.
Alcuni esempi di attività didattiche trasversali o disciplinari, in ambito scientifico o umanistico...
Il docente seleziona una notizia e chiede agli studenti di leggerla e di scrivere una valutazione spiegandone i motivi; successivamente chiede di rileggere la notizia assegnando stavolta un indice di attendibilità con l’app Fact-checking; l’attività si conclude con un confronto finale a partire dagli indici di attendibilità ottenuti dalla classe.
La stessa attività può essere svolta a partire da post pubblici di social con o senza link alla notizia originaria, da messaggi diffusi nei principali servizi di messaggistica istantanea oppure proponendo alla classe la visione di un breve video.
Il docente chiede alla classe di trovare due notizie su un determinato argomento, una che lo studente considera attendibile e un’altra che invece ritiene essere una bufala, scrivendo i motivi di entrambe le scelte; completata la raccolta dei link e dei motivi, il docente dimostra come le opinioni personali possano influenzare la valutazione; quindi chiede di rileggere le due notizie e valutarle con l’app Fact-checking; le nuove valutazioni potrebbero restituire risultati significativamente diversi e talvolta sorprendenti.
Il docente chiede alla classe di realizzare un elaborato su un determinato argomento utilizzando e citando fonti reperite e valutate come attendibili; l’elaborato deve essere accompagnato dalla sitografia arricchita dalla valutazione sull’attendibilità di ciascuna fonte utilizzata.
In alternativa l'elaborato può raccogliere fonti poco attendibili su un argomento; per ciascuna scelta - una pagina web, un post, un messaggio o un video - la classe deve spiegare i motivi della scarsa attendibilità.
Il docente chiede alla classe di leggere una notizia, un post, un messaggio o guardare un breve filmato e di scrivere una valutazione; quindi guida la classe nell’individuazione dei criteri per valutare l’attendibilità di una notizia, proprio a partire dai motivi delle singole valutazioni; una volta definita una checking-list di criteri, il docente chiede alla classe di rileggere la notizia con l’aiuto dell’app Fact-checking.
Partendo dalla valutazione di una notizia o di un video con l’app Fact-checking, l’attività può essere focalizzata sulla ricerca dei dati e delle informazioni in altre fonti; infatti, se è vero che data, titolo, autore, testata sono valutabili velocemente, la valutazione della veridicità delle informazioni richiede tempo, concentrazione e impegno!