L'epico errore sistematico di Einstein del 1905

La einsteniana scemenza fisica della simultaneità relativa è semplicemente la conseguenza di aver scelto, impiegando un'onda, un metodo di misura errato, ed infatti se invece di usare i 2 fronti d'onda luminosi del famoso articolo del 1905, si usano 2 fronti d'onda sonori, si ottiene ugualmente la scemenza fisica della simultaneità relativa, ma non se ad esempio si usano 2 pietre.

di prof. ing. Giovanni Fraterno (sito web attivato in data 18.01.2024, l'ultimo aggiornamento è avvenuto alle ore 18:50 del 24.01.2024)

Il capostazione Bob è fermo al centro della stazione e la capotreno Alice è ferma al centro del famoso treno di Einstein, treno in movimento relativo rispetto alla stazione.


Quando Alice è esattamente di fronte a Bob, per Bob, 2 pietre, venute giù dall'alto, colpiscono simultaneamente, la prima, un petardo in testa al treno, e la seconda pietra, un petardo in coda al treno.


Siccome i 2 fronti d'onda sonori raggiungono simultaneamente Bob, ma non raggiungono simultaneamente Alice, il matematico accademico ne desume la scemenza fisica che solo per Bob le 2 pietre colpiscono simultaneamente la testa e la coda del treno.


In realtà, secondo la fisica universalmente condivisa e riconosciuta, e per la quale la velocità del suono non dipende dalla velocità della sorgente sonora, i 2 eventi che per Bob sono simultanei, non lo sono per Alice, perché Alice, al centro del treno, avanzando insieme al treno, sente arrivare prima il fronte d'onda sonoro partito dal petardo davanti al treno e poi sente arrivare il fronte d'onda sonoro partito dal petardo indietro al treno.

Sostituite i 2 fronti sonori con i 2 fronti luminosi presenti nel famoso articolo del 1905 e scoprite che il matematico accademico di cui sopra è Albert Einstein.


Mi pare che più chiaramente di così non si possa dimostrare quello che nella remota estate del 2019, e per la prima volta con altre parole, ho già dimostrato, e cioè che la einsteniana simultaneità relativa è la conseguenza di un abnorme errore sistematico, e in virtù del quale resta anche dimostrato che non sono fenomeni fisici reali quelli che conseguono alla sedicente simultaneità relativa e alla corrispondente applicazione matematica delle trasformazioni di Lorentz, ovvero non sono fenomeni fisici reali: la dilatazione cinematica del tempo e la contrazione cinematica delle lunghezze.


Definizione di errore sistematico (enciclopedia Treccani online): in fisica si chiamano errori sistematici quelli che, pur ripetendo la misura più volte, intervengono sempre allo stesso modo, perché sono dovuti a imperfezioni dello strumento o a metodi di misura non corretti.


Lo buttiamo Einstein, finalmente nel 2024, giù dal piedistallo? O quanto tempo occorre aspettare ancora per liberare le energie mentali di tanti ricercatori perchè si dia finalmente vita ad una fisica e sensata teoria cinematica, e non ad una teoria matematica come la Relatività Speciale?


Mi è stato contestato che nelle misure mentali non possono esistere errori sistematici, nel merito, appena di seguito, la mia replica.


La fattibile misura effettiva è quella con le 2 pietre e i 2 fonti d'onda sonori.


La misura mentale, quella di Einstein, è quella notissima con i 2 fulmini e i 2 fronti d'onda luminosi.


Entrambe le misure, quella fattibile e quella mentale, sono praticamente identiche, perché per misurare la simultaneità, entrambe utilizzano, sbagliando sistematicamente, l'indipendenza della velocità di un'onda in generale, dalla velocità della sorgente della medesima onda.


Entrambe le misure sono sistematicamente sbagliate perché è come voler misurare l'altezza di una persona usando una bilancia.


Mi è stato contestato che la relatività è stata confermata da esperimenti reali con risultati reali e che non ci sono esperimenti che dicono il contrario, nel merito, appena di seguito, la mia replica.


La relatività speciale è una teoria matematica autoreferenziale.


Ovvero: la relatività speciale fa riferimento esclusivamente a se stessa, perdendo ogni rapporto con la realtà esterna e la complessità dei problemi che la caratterizzano.


Insomma: la relatività speciale è corretta come ad esempio è corretta una radice quadrata, e non esistono, perché non possono esistere, esperimenti che sono in grado di dimostrare che la radice quadrata è sbagliata.


Solo uscendo dall'epico errore sistematico commesso da Einstein di impiegare un'onda per misurare la simultaneità (che si rivela infatti falsamente relativa), epico errore sistematico che, ripeto, è come voler misurare l'altezza di una persona usando una bilancia, è possibile dimostrare che la simultaneità è assoluta.


Appena di seguito la fattibile misura senza l'epico errore sistematico di Einstein del 1905.


Il capostazione Bob è fermo al centro della stazione e la capotreno Alice è ferma al centro del famoso treno di Einstein, treno in movimento relativo rispetto alla stazione.


Quando Alice è esattamente di fronte a Bob, per Bob, 2 pietre, venute giù dall'alto, colpiscono simultaneamente la testa e la coda del treno.


Siccome in testa al treno e in coda al treno, sono posizionati 2 dispositivi elettronici che rilanciano le 2 pietre, venute giù dall'alto, verso Alice, finisce che le 2 pietre rilanciate raggiungono simultaneamente Alice sia per Alice e sia per Bob.


Il motivo è perché, secondo la fisica universalmente riconosciuta e condivisa, la pietra rilanciata e proveniente dalla testa del treno, percorre uno spazio inferiore ad una velocità diminuita di quella del treno, mentre la pietra rilanciata e proveniente dalla coda del treno, percorre uno spazio maggiore ad una velocità questa volta aumentata di quella del treno.


Ebbene: sparito l'epico errore sistematico di Einstein del 1905, la simultaneità si rivela essere per quella che realmente è, e cioè assoluta, ed infatti le 2 pietre venute giù dall'alto, cadono simultaneamente in testa e in coda al treno, non solo per Bob, il che è vero per ipotesi, ovvero: il che è vero essendo un dato del problema, ma le 2 pietre, venute giù dall'alto, cadono simultaneamente in testa e in coda al treno anche per Alice, ed infatti le medesime 2 pietre e rilanciate dai 2 dispositivi elettronici, sfiorano Alice nello stesso istante, non solo per Alice, ma anche per Bob.


Ecco un esempio numerico che utilizza la formula unica, e che applicano infatti sia Alice e sia Bob, presente in un mio precedente file, e che trovate allegato alla fine di questa pagina web, file allegato con ovviamente la mia dimostrazione fisica-matematica di tutto ciò. 


Formula identica sia per Alice, che per Bob, appunto utile per calcolare il tempo di arrivo simultaneo su Alice delle 2 pietre rilanciate dai 2 dispositivi elettronici.


La formula è "t=S/Vpa" dove "S" è la lunghezza di mezzo treno e dove "Vpa" è la velocità di una delle 2 pietre rispetto ad Alice.


Se fissiamo il treno ad esempio lungo "2 km" per cui è "S=1 km", e che "Vpa=1 km/sec" è:


t = S/Vpa = 1/1 = 1 sec


Per cui Alice dice, fissando ad esempio una velocità del treno pari "vt=0,5 km/sec":


- caro Bob i 2 eventi relativi alle 2 pietre venute giù dall'alto e che dici hanno colpito simultaneamente la testa e la coda del treno, e io ci credo (trattandosi di un dato del problema e quindi vero per ipotesi), sono simultanei anche per me


*perché dal mio punto di vista, secondo la fisica universalmente riconosciuta e condivisa, le due pietre rilanciate dai 2 dispositivi elettronici, avendo la stessa velocità, mi raggiungono entrambe, ovvero si incrociano al centro del treno dove sono io, in "t=1 sec" e in un punto distante da Bob pari alla suddetta velocità del treno "vt=0,5 km/sec" moltiplicata "t=1 sec", e quindi ad una distanza da Bob pari a "0,5 km"


*e perché dal tuo punto vista, caro Bob, identicamente ottieni la stessa formula e quindi lo stesso suddetto tempo numerico di incrocio "t" pari a "1 sec" e la stessa distanza numerica di incrocio da Bob di "0,5 km" perché, secondo la fisica universalmente riconosciuta e condivisa, dal tuo punto di vista, la pietra rilanciata e proveniente dalla testa del treno, percorre uno spazio inferiore a "S=1 km", ovvero lo spazio "1 km - 0,5 km/sec * 1 sec = 0,5 km" ad una velocità diminuita di quella del treno "vt=0,5 km/sec", ovvero la velocità "1 km/sec - 0,5 km/sec = 0,5 km/sec", mentre la pietra rilanciata e proveniente dalla coda del treno, percorre uno spazio maggiore di "S=1 km", ovvero lo spazio "1 km + 0,5 km/sec * 1 sec = 1,5 km" ad una velocità questa volta aumentata di quella del treno "vt=0,5 km/sec", ovvero la velocità "1 km/sec + 0,5 km/sec = 1,5 km/sec"

La dimostrazione che Alice e Bob concordano sul fatto che 2 proiettili, sparati sul famoso treno di Einstein, si incrociano, in corrispondenza di Alice, nello stesso istante