L’invecchiamento non è solo la somma delle candeline sulla torta, è soprattutto la storia che le nostre cellule raccontano nel tempo. Alcune accumulano danni, altre rallentano il loro lavoro, altre ancora entrano in una fase chiamata senescenza, una sorta di “stand-by biologico” che però influisce sull’intero organismo. Molte di queste dinamiche sono influenzabili e lo stile di vita può fare più della genetica.
Ogni giorno le nostre cellule affrontano stress ossidativo, infiammazione, errori replicativi e piccoli urti che, col tempo, si sommano. A un certo punto entrano in modalità “protezione”: invece di dividersi continuano a vivere, ma non funzionano più come dovrebbero. Questo rallenta il metabolismo cellulare, altera i tessuti e contribuisce all’invecchiamento dei vari organi. La causa principale è spesso una combinazione di:
radicali liberi,
infiammazione silente,
dieta squilibrata,
poca attività fisica,
sonno irregolare,
stress cronico.
I telomeri sono porzioni di DNA che proteggono le estremità dei nostri cromosomi, ogni volta che una cellula si divide, questi cappucci si accorciano un pochino. Quando diventano troppo corti, la cellula entra in senescenza o muore.
Ecco perché i telomeri sono considerati un orologio biologico: più riesci a mantenerli lunghi e integri, più rallenti l’invecchiamento cellulare. Alimentazione, stress, sonno, peso corporeo e attività fisica li influenzano direttamente.
alimentazione ricca di vegetali colorati,
omega-3 (pesce azzurro, semi di lino, noci),
cereali integrali,
grassi buoni (olio extravergine di oliva),
pochi zuccheri e farine raffinate.
favorisce la riparazione cellulare,
migliora la sensibilità insulinica,
riduce l’infiammazione.
L’invecchiamento cellulare non si ferma, ma può rallentare sensibilmente.
Un passo alla volta, ma nella direzione giusta.
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