đź§ľ Etichette nutrizionali: la bussola per scegliere consapevolmente
Ti è mai capitato di comprare un prodotto “light” o “senza zuccheri” convinto di fare una scelta salutare…e poi scoprire che non lo era affatto?
Le etichette nutrizionali sono lo strumento più potente per capire cosa stiamo davvero mangiando, ma spesso risultano complicate, piene di sigle e numeri. Imparare a leggerle ti permette di scegliere meglio e, soprattutto, di capire se un alimento è coerente con i tuoi obiettivi di salute.
Sull’etichetta troverai la dichiarazione nutrizionale: indica quante calorie e nutrienti contiene il prodotto per 100 g (o 100 ml). Le voci principali da osservare sono:
Energia (kcal/kJ) → indica quanta “benzina” fornisce, non è tutto, ma dà un’idea della densità calorica.
Grassi totali → non tutti i grassi sono uguali, occhio ai grassi saturi, che vanno limitati.
Carboidrati → controlla soprattutto la voce “di cui zuccheri”, se è alta, può trattarsi di zuccheri aggiunti.
Fibre → più ce ne sono, meglio è perché aumentano sazietà e aiutano il microbiota.
Proteine → fondamentali per massa magra, metabolismo e senso di sazietà .
Sale (sodio) → non dovrebbe superare 1 g per 100 g di prodotto, un eccesso favorisce ipertensione e ritenzione.
👉 Trucco del nutrizionista: confronta sempre i valori per 100 g, non quelli “per porzione”.
L’elenco ingredienti è l’anima del prodotto: dice cosa contiene davvero e in quale ordine, dal più presente al meno presente. Alcuni consigli pratici:
Poche voci = prodotto semplice e meno processato.
Se lo zucchero (o suoi simili come “sciroppo di glucosio”, “maltodestrine”, “fruttosio”) compare tra i primi ingredienti, vuol dire che ne contiene parecchio.
Evita prodotti con troppi additivi o grassi idrogenati.
Diffida dei nomi “furbi”: “yogurt alla frutta” spesso ha più zucchero che frutta.
Il marketing alimentare gioca molto sulle parole, ma ecco come decifrare gli slogan piĂą comuni:
“Senza zuccheri aggiunti”: può comunque contenere zuccheri naturali (es. da frutta o latte).
“Light” o “a ridotto contenuto di grassi”: spesso contiene più zuccheri per compensare il gusto.
“Fonte di fibre” o “ad alto contenuto di proteine”: è un’indicazione utile, ma guarda sempre l’intero profilo nutrizionale.
“Biologico”: non significa automaticamente “meno calorico” o “più sano”, la qualità nutrizionale dipende anche da quantità e frequenza.
Leggere le etichette non serve solo per “fare la dieta”, ma per imparare a conoscere ciò che mangi. Più impari a osservare e confrontare, più diventa naturale capire quali prodotti ti fanno bene e quali no.
Le etichette non devono spaventarti: sono il tuo alleato di salute.
Se vuoi imparare a leggerle in modo personalizzato, capire quali alimenti sono davvero adatti al tuo metabolismo o scoprire alternative piĂą sane, đź“© scrivimi: insieme possiamo costruire un percorso di educazione alimentare su misura per te.