Il caffè per molti è un rito, per altri un carburante, per altri ancora un momento di pausa. In realtà, dentro quella tazzina troviamo caffeina, polifenoli, antiossidanti e composti bioattivi che influenzano metabolismo, infiammazione, intestino e salute cardiovascolare.
Energia e concentrazione, la caffeina stimola il sistema nervoso centrale, migliorando attenzione, reattività e lucidità mentale;
Metabolismo e prevenzione, il consumo moderato è associato a una minore incidenza di diabete T2 grazie al miglioramento della sensibilità insulinica e i polifenoli contribuiscono alla riduzione dell’infiammazione di basso grado;
Umore e cervello, la caffeina può aumentare dopamina e serotonina, sostenendo il tono dell’umore e aiutando nel mantenimento delle funzioni cognitive nel lungo periodo;
Intestino e microbiota, il caffè apporta polifenoli utili ai batteri “buoni” dell’intestino, migliorandone la diversità.
⚠️ Quando serve attenzione
Ci sono, però, anche delle controindicazioni correlate a:
Ansia e sonno, troppa caffeina può aumentare agitazione, tachicardia o disturbare il riposo (il tal caso, evitare il caffè dopo metà pomeriggio);
Pressione e cuore, in persone predisposte può causare un aumento temporaneo della pressione arteriosa;
Gastrite e reflusso, il caffè stimola la secrezione gastrica, se si soffre di reflusso o gastrite, è necessario valutare quantità, orari e tipologie meno aggressive;
Gravidanza, la caffeina attraversa la placenta, quindi è meglio non superare 100–200 mg/die (circa 1–2 caffè), seguendo sempre le indicazioni del medico;
Genetica, il gene CYP1A2 determina quanto velocemente viene metabolizzata la caffeina, i "metabolizzatori lenti” sono più sensibili agli effetti collaterali e negli sportivi si ha una riduzione del rendimento.
Per la popolazione generale, un consumo fino a 3-4 caffè al giorno è considerato sicuro e potenzialmente benefico, tenendo a mente alcuni consigli pratici:
meglio il filtrato per colesterolo alto o predisposizione cardiovascolare,
evitare lo zucchero, altera la glicemia e alimenta la fame nervosa,
se si ha la sensazione di agitazione o reflusso, ridurre le quantità o evitarlo.
Il caffè è un alleato prezioso, ma come tutto va personalizzato: metabolismo, sonno, stress, intestino e genetica influenzano la risposta individuale.
Se vuoi capire come integrarlo al meglio nella tua routine, senza rinunciare al piacere della tazzina, 📩 scrivimi, possiamo parlarne insieme.