5^ canto

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“ Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte,

che, come vedi, ancor non m’abbanbona.

Noi leggiavamo, un giorno, per diletto, di Lancilotto, come amor lo strinse: soli eravamo e sanza alcun sospetto.

….

Quando leggemmo il desiato riso esser baciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso,

la bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo”.