Per il grande pubblico:
L’architettura tra dibattito, divulgazione e strategie narrative
For the General Public:
Architecture Between Debate, Dissemination, and Narrative Strategies
Ernesto Nathan Rogers durante le riprese della trasmissione televisiva La casa dell’uomo, (1954) Ernesto Nathan Rogers during the filming of the TV program La casa dell’uomo (The house of man, 1954)
Comunicare l’architettura a un pubblico di non esperti significa non solo tradurre concetti, ma anche saper costruire narrazioni accessibili, capaci di coinvolgere e stimolare, raccontare storie, costruire un immaginario condiviso. Rendere l’architettura un argomento di interesse collettivo, sensibilizzando i non addetti ai lavori alla qualità del progetto, della costruzione e dello spazio urbano, ha richiesto, nel tempo, un’evoluzione continua delle strategie narrative. Se in passato la divulgazione si affidava prevalentemente alla scrittura specialistica e alla mediazione di intellettuali, oggi i media sono estremamente diversificati, includendo linguaggi visivi, audiovisivi, performativi e digitali.
Il convegno intende promuovere una riflessione storica e critica sull’impatto che l’evoluzione dei linguaggi, dei formati e delle piattaforme comunicative ha avuto – e continua ad avere – sulla costruzione di narrazioni architettoniche rivolte al grande pubblico, analizzando casi studio e modelli che evidenzino trasformazioni, continuità e nuove sfide della comunicazione, coprendo un arco temporale che va dai primi anni del Novecento fino al variegato e complesso panorama multimediale attuale, caratterizzato da una pluralità di linguaggi e piattaforme.
Un invito, dunque, a interrogarsi criticamente su come sia cambiato, e continui a evolversi, il rapporto tra architettura e grande pubblico, considerando le modalità attraverso cui il racconto e la divulgazione sono stati costruiti e veicolati nei diversi media, tradizionali e digitali.
Communicating architecture to a non-specialist audience means not only interpreting and clarifying complex ideas but also developing accessible narratives capable of engaging and stimulating. Positioning architecture as a matter of collective relevance, and raising awareness among non-experts about the quality of design, construction, and the urban environment, has required a continuous evolution of narrative strategies over time. In the past, architectural dissemination relied primarily on specialists or on the mediation of intellectuals. Today, however, media have multiplied and diversified, embracing visual, audiovisual, performative, and digital languages.
The conference aims to foster a historically grounded and critically engaged reflection on the impact that the evolution of languages, formats, and communication platforms has had - and continues to have - on the construction of architectural narratives intended for the general public. It seeks to examine case studies and models that reveal processes of transformation, continuity, and emerging challenges in architectural communication, spanning a timeline from the early 20th century to today’s diverse and complex media environment, characterized by a multiplicity of languages and platforms.
This is therefore an invitation for a critical examination of how the relationship between architecture and the general public has transformed and continues to evolve, considering the ways in which architectural narratives and modes of dissemination have been constructed and conveyed across various traditional and digital media.