#RI-EDUCARE AL DIGITALE.

Per una sostenibilità civile dell'innovazione.

Dal disegno artistico di don Milani alla performance dei millenials.

Youth Multimedia Contest - 2019/2020

I GIOVANI E L'INNOVAZIONE

I giovani di oggi utilizzano, fin da bambini, i principali strumenti digitali presenti e diffusi a livello di massa. La loro rapida evoluzione porterà le future generazioni ad avere tra le mani dei mezzi sempre più sofisticati e innovativi, che condizioneranno tutta la loro vita, cognitiva e relazionale, professionale ed emotiva, personale e sociale. Divenuti una specie di ‘prolungamento’ del corpo, se non addirittura una parte integrante delle modalità espressive e relazionali della vita quotidiana, le “appendici digitali” hanno già avviato una mutazione “genetica” nella comunicazione e nell’interazione, attraverso una nuova formula dialogica, breve – immediata – concisa – spontanea, e una altrettanto nuova grammatica, intuibile ma non visibile, con un risultato meramente funzionale a un determinato momento per una precisa situazione. E il dialogo si trasforma in chat, la comunicazione in un sms, la riflessione in un tweet. In questo modo la relazione è più veloce, brillante e soprattutto sempre mirata a qualcosa di definito, detto in una parola: smart.

In questo modo, sotto la spinta della continua innovazione, non solo tecnologica, e dell’offerta di servizi efficaci, funzionali, applicabili ad una vasta gamma di discipline, per il soddisfacimento di bisogni o di desideri, la presenza dei new digital tools, i nuovi strumenti digitali, ed il loro utilizzo, risultano ormai indispensabili, mettendo inesorabilmente in discussione le tradizionali forme di comunicazione, di trasmissione di informazioni e dei saperi.

FINALITA' E OBIETTIVI DEL CONCORSO

Visto il successo della prima e della seconda edizione, questo terzo intervento progettuale si presenta, ancora una volta, come un Concorso per le scuole secondarie, di primo e secondo grado. Il Concorso si pone l’obiettivo di coinvolgere gli studenti nel prendere coscienza di questa realtà, ri-educando agli aspetti positivi del mondo digitale:

- le potenzialità creative ed espressive dei new digital tools;

- le potenzialità integrative, proprio attraverso l’operazione digitale, degli strumenti

più tradizionali dell’apprendimento in una elaborazione nuova e accattivante, capace di continuare il movimento esplorativo, quale tratto caratterizzante la natura umana, volto alla scoperta e alla conquista di quelle conoscenze fondamentali utili alla comprensione del mondo contemporaneo;

- le potenzialità meta-cognitive, aumentando la ‘conoscenza di sé’, delle proprie abilità cognitive attraverso la consapevolezza del valore delle risorse digitali;

- le potenzialità meta-cognitive ‘di controllo’, per un’autoregolazione cognitiva e comportamentale relativa all’uso dei new digital tools.

Il Concorso, propone un approccio positivo e costruttivo mirato a stimolare gli studenti al fine di:

- aprire una riflessione sulla evoluzione tecnologica nella trasmissione dei pensieri, dei saperi (dal 'segno' sulla roccia, alla scrittura, alla stampa, alla tipografia, al digitale, alla pittura, al cinema ..., al videogames, non tralasciando le arti come la pittura e la scultura);

- comprendere le potenzialità e le criticità degli strumenti digitali;

- attivarsi per trovare, loro stessi, delle possibili soluzioni per fronteggiare le dipendenze dal digitale (esprimendole con: slogan, jingle, spot, cortometraggi, aforismi, vignette, videogames);

- tracciare (costruire insieme) una 'regolamentazione' dell'uso del digitale, educarsi all’autocontrollo e alla responsabilità;

- allargare l’orizzonte oltre se stessi, acquisire la consapevolezza di avere in mano strumenti capaci di innovare, arricchire in modo autentico un progresso diffuso, un bene comune, le buone relazioni, lo 'star bene' insieme;

- comprendere il valore della tecnologia, imparare a usarla come opportunità aperta tutti, davvero inclusiva e soprattutto innovativa;

- sostituire alla dipendenza dal digitale, che rende passivi amorfi e vulnerabili, la passione per un percorso di ricerca volto all’utilità collettiva, in cui il giovane da fruitore diviene cittadino interessato, coinvolto, impegnato nella realizzazione di un progetto comune, un piano di cittadinanza attiva. “Appassionarsi” è la parola chiave di questa “rivoluzione" anti-dipendenza, per la libertà di pensiero e di azione, vissuta in modo consapevole e orientata al bene sociale. “Appassionarsi” è anche un modo per tradurre nella pratica l’ “I CARE” di Don Lorenzo Milani.

Durante il percorso verrà rilevata e valorizzata ancora una volta la figura di Don Milani, maestro di vita, conosciuto in questi due anni, dapprima mediante l’esperienza della scuola di Barbiana e successivamente analizzando il suo modo di affrontare, con i suoi ragazzi, 4 temi esistenziali e fondamentali come quelli della non-violenza, dell’obiezione di coscienza, della guerra.

In questa ulteriore occasione d’incontro verrà proposto ai giovani, quale spunto di riflessione, non il priore di Barbiana, ma un Lorenzo Milani diverso: il giovane Lorenzo, più vicino a loro, non il 'maestro' ma il 'compagno' di banco, di strada. Si tratta di riscoprire Lorenzo studente, con i suoi sogni, i suoi problemi giovanili, le sue passioni; Lorenzo inquieto, alla ricerca del senso della sua vita; Lorenzo adolescente, alle prese con lo sforzo di trasmettere quello che ha dentro, quello che è, anche attraverso la pittura.