Gli autori di questo testo, tutti professori di ruolo universitario, insegnano da anni Chimica in corsi di laurea (CdL) in Medicina e Chirurgia di importanti atenei italiani ed hanno intrapreso la stesura di questo libro nella convinzione che una buona comprensione delle basi della Chimica sia non solo un importante ausilio per affrontare lo studio di altre importanti discipline biomediche, come la Biochimica, la Fisiologia e la Farmacologia (solo per citare quelle che pi si fondano sui concetti basilari della Chimica), ma rappresenti anche una tappa fondamentale per la formazione di una mentalit scientifica negli studenti dei CdL in Medicina e Chirurgia.
Negli attuali CdL di Medicina e Chirurgia la Chimica inserita, di solito, al primo semestre del primo anno di corso, al quale gli studenti accedono con un bagaglio di cultura scientifica acquisita negli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo grado e non sempre adeguata al programma che viene loro proposto dai docenti di questa disciplina.
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A loro volta, i docenti hanno a disposizione un numero di ore di insegnamento e di crediti formativi universitari (CFU) non adeguati alla vastit e complessit della disciplina. Di conseguenza, in un arco temporale di breve respiro, essi devono assumersi il compito di svolgere un programma il pi completo possibile e mirato a fornire una corretta visione di insieme della Chimica. Essi devono, pertanto, perseguire il fi ne di coniugare chiarezza di esposizione con un equilibrato compromesso tra divulgazione e quel rigore
scientifico che la Chimica, centrale tra le scienze naturali, richiede.
La Chimica Generale, fortemente connessa con la Fisica, ha come obiettivo quello di sviluppare i principi scientifici che sono alla base delle propriet fi siche e chimiche dei sistemi chimici che compongono la materia e che sono oggetto di studio pi approfondito in settori specifici della Chimica come quello della Chimica-Fisica. Essa include anche i metodi per stabilire le variazioni
quantitative che si verificano in seguito a trasformazioni chimiche.
Gli autori rivolgono un sentito ringraziamento ai colleghi che, in specifiche occasioni, hanno fornito utili suggerimenti per realizzare una pi corretta esposizione di alcuni contenuti del libro e saranno grati a chiunque vorr sottoporre loro valutazioni critiche del testo e segnalare eventuali errori.
I laureati del CdS in Dietistica devono acquisire conoscenze, abilit e attitudini per esercitare la professione di Dietista. A tal fine, il CdS ha predisposto un impianto formativo tale da consentire allo studente di acquisire adeguate e avanzate conoscenze negli ambiti che saranno di sua competenza nel mondo del lavoro.
Gli obiettivi formativi saranno principalmente perseguiti e monitorati attraverso lezioni frontali, seminari, laboratori, previsti all'interno dei corsi d'insegnamento che rientrano nelle attivit formative di base, caratterizzanti, affini e integrative.
Il laureato in Dietistica acquisisce conoscenze:
- di fisica, statistica, informatica, istologia, anatomia umana, fisiologia umana, chimica e biochimica generale, biochimica clinica e biologia molecolare clinica, genetica medica, biologia applicata, chimica degli alimenti, tecnologie alimentari, microbiologia e microbiologia clinica, igiene generale e applicata;
- relative ai rischi di acquisizione delle malattie a trasmissione alimentare e sugli interventi di prevenzione e valutazione della qualit igienica degli alimenti;
- di base su management sanitario, legislazione e problematiche connesse con l'applicazione delle normative nazionali e internazionali relative alla nutrizione ed alla dietetica;
- sui caratteri bromatologici e organolettici degli alimenti crudi e sulle variazioni conseguenti alla conservazione e alla cottura;
- sui meccanismi biochimici e fisiologici che regolano la digestione degli alimenti, l'assorbimento, l'utilizzazione metabolica dei principi nutritivi e sulle basi fisiopatologiche che caratterizzano le varie fasi della vita, dalla prima infanzia all'et geriatria e le indicazioni nutrizionali necessarie;
- su funzioni e processi cognitivi, emotivi e motivazionali e sulla loro influenza sul comportamento e sulle tecniche di valutazione del comportamento con particolare riferimento a quello alimentare; nello specifico sulle dinamiche relazionali nel rapporto assistenziale e sulle principali patologie neuropsichiche con particolare attenzione all'approccio dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA);
- relative alle patologie indotte e correlate alla alimentazione;
- di nutrizione di popolazione e di ristorazione collettiva nel sano e nel paziente con patologia;
- di eziopatogenesi e di clinica delle principali malattie e sulle modalit di intervento dietetico nutrizionale nell'ambito delle stesse, nelle diverse fasce di et;
- sugli effetti terapeutici e tossici dei farmaci con particolare riferimento al trattamento dei disordini metabolici e sulle interazioni tra i farmaci e nutrienti;
- su indicazioni, aspetti tecnici e metabolici e sulle complicanze della nutrizione artificiale nelle diverse condizioni patologiche.
Ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 3, comma 1, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l'individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della Sanit, il Dietista laureato un operatore delle professioni sanitarie dell'area tecnico-assistenziale che svolge, con autonomia professionale, attivit tecnico-assistenziale nell'ambito specifico dell'alimentazione e della nutrizione umana. Di conseguenza, pu svolgere la sua attivit nei settori specifici indicati in questa scheda tra gli obiettivi formativi e trovare occupazione in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
La formazione professionale del futuro dietista si svolge attraverso quattro aree di argomenti che si intersecano e si completano. Le aree sono biomedica e propedeutica, scienze della dietistica, scienze mediche, scienze umane e gestionali e della sicurezza alimentare.
Le attivit teoriche e pratiche permettono una formazione completa per svolgere in piena autonomia attivit clinica e ambulatoriale proprie del profilo professionale. Gli argomenti di studio sono stati raggruppati in insegnamenti che forniscono competenza e comprensione dei diversi argomenti, oltre la capacit di applicare, attraverso attivit di laboratorio o di ricerca e di sperimentazione nelle specifiche materie.
Tutto ci al fine di ottenere risultati che permettano una autonomia di giudizio sui diversi argomenti. Il perseguire degli obiettivi descritti nelle schede insegnamento, associato dal continuo confronto con docenti e tutor, permette lo sviluppo di abilit di ragionamento e comunicative fondamentali nella pratica futura della professione. 152ee80cbc
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